Il ventaglio segreto

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  1. Crispilla
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    Il libro
    9788850216482g



    Titolo: Fiore di Neve e il ventaglio segreto
    Autore: Lisa See
    Genere: romanzo
    Anno: 2006
    Nazione: CINA
    Edito da: Longanesi/TEA
    Trama: Nella Cina del XIX secolo, quando mogli e figlie avevano i piedi bendati e vivevano in uno stato di isolamento quasi totale, le donne di una remota contea dell'Hunan ricorrevano a un codice segreto per comunicare tra loro: il "nu shu", "la scrittura delle donne". Le bambine venivano talora accoppiate come "laotong", "vecchie se stesse", in un vincolo di affetti destinato a durare per tutta la vita. Si scambiavano lettere tracciate a pennello sui ventagli o messaggi ricamati sui fazzoletti, e inventavano racconti, sfuggendo così alla propria reclusione per condividere speranze, sogni e conquiste. Ormai ottuagenaria e tormentata dai rimorsi, la protagonista ripensa al proprio passato e a Fiore di Neve, scomparsa ormai da molti anni.

    Libro sottoposto a Lettura collettiva a Luglio 2011.

    Fiore di Neve e il ventaglio segreto è stato Libro del mese a Luglio 2011.

    Il film
    Il-Ventaglio-Segreto



    Titolo: Il ventaglio segreto
    Regia: Wayne Wang
    Genere: drammatico
    Anno: 2011
    Nazione: USA/CINA
    Cast:
    Li Bingbing: Nina/Lily
    Jun Ji-hyun: Snow Flower/Sophia
    Archie Kao: Sebastian
    Hugh Jackman: Arthur
    Vivian Wu: Zia
    Trama: Il film racconta la storia di Fiore di neve e Lily, due bambine di sette anni, vissute ai tempi della Cina del 19° secolo, che subiscono la fasciatura dei piedi alla stessa età e nel medesimo giorno. Questo avvenimento unirà inesorabilmente i loro destini attraverso un legame conosciuto con il nome di laotong – un vincolo che le unisce assieme per l’eternità. In una storia parallela, ambientata nella Shanghai dei nostri giorni, Nina e Sophia, due discendenti del laotong, cercano di mantenere salda la loro amicizia, nata sin dai tempi della loro infanzia, nonostante le loro carriere impegnative e le loro vite amorose complicate, in una Shanghai in perenne smania di evoluzione.


    Tratto da ComingsoonTv.it e Ibs.it


    Edited by Crispilla - 5/4/2013, 16:01
     
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  2. Merope Wood
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    Voto 7/10
    Iniziato 3 giorni fa e finito ieri...sono molto contenta di aver preso la brutta abitudine di leggere fino a quasi l'alba perché è mi ha permesso di leggerlo tutto d'un fiato...ed è un libro che va assolutamente letto così...
    il punto forte di questo libro è che si capisce chiaramente che sono stati numerosi approfondimenti per renderlo veritiero e perciò si crea un'interessante spaccato di vita di una donna frutto di una cultura millenaria così diversa dalla nostra
    un altro punto forte è che l'autrice non giudica mai le antiche tradizioni cinesi, come sono lei le riporta...ad esempio non si dimostra contrariata alla fasciatura dei piedi, che non può non trovare brutale, così come non si scandalizza del trattamento che ricevono le donne...ecco...in un libro come questo, che parla di una di loro, sarebbe stato fuori luogo mostrare rifiuto per quelle tradizioni per quanto in cuore le si ritenga inaccettabili...ai fini della storia però è necessario, soprattutto in vista della narrazione in prima persona...che peraltro ho trovato la migliore scelta narrativa possibile (e direi anche l'unica)...
    storia interessante e scorrevole...un piacevole romanzo da leggere in una giornata autunnale davanti a una buona tazza di te per assaporare al meglio il contatto con una cultura così diversa e le riflessioni che ne conseguono e svagarsi un pò...
    al di là del rifiuto di certi passaggi davvero strazianti (il modo in cui si dilunga per pagine e pagine sulla fasciatura dei piedi, quasi dissezionando questa tradizione per mostrarla in tutta la sua essenza, con una dovizia di particolari così marcata, è qualcosa di raccapricciante a un certo punto) la storia risulta piacevole e "leggera"...un cosa che ho notato è che, quanto più sono dolorosi alcuni istanti della vita di una donna, tanto più l'autrice ci si sofferma dilatando il tempo della narrazione (la fasciatura dei piedi, la morte della Terza Sorella, la morte di Splendida Luna, il digiuno per il matrimonio, la morte di Fiore di Neve, i riferimenti alla tradizione quali le frasi dette dalle madri durante la fasciatura dei piedi, e le varie "una donna è buona solo a fare figli maschi", "una donna deve obbedire prima al padre, poi al marito, poi al figlio")...eppure devo dire che nel complesso è stata una scelta saggia perché sono questi fondamentalmente i passaggi del libro che danno una certa profondità alla storia e creano una maggiore empatia con la protagonista...
    Un'altro punto a favore è il fatto che Lisa See riesce a tenere a bada l'effetto "adesso basta però". In fondo racconta di donne completamente rassegnate, che credono fermamente e vedono addirittura come un bene cose della loro tradizione che ai nostri occhi risulterebbero barbare. All'inizio il sentimento che prevale è la compassione, ma poi c'è il rischio che ci si stanchi di vederle subire senza dir nulla rifugiandosi dietro tradizioni create dagli uomini. Uno potrebbe essere portato a dire "Se non sei capace di reagire arrangiati a un certo punto". Invece riesce a contrastare la cosa in parte con la narrazione in prima persona che ci tiene più vicni a Giglio Bianco e in parte seminando qua e là alcuni frangenti in cui la protagonista prende posizione in un modo o nell'altro o comunque si fa rispettare.
    Poi ovviamente ci sono tutte le constatazioni provate al contatto con tradizioni così impensabili...e qui ci sarabbe tanta carne da mettere sul fuoco...grosso modo sono tutti riassumibili con quest'immagine

    piedi-del-loto

    una delle immagini più terribili mi è sembrata comunque quella della rottura del primo dito di Giglio Bianco...immagino un grosso crac, un male pazzesco e la madre che dice "finalmente i primi progressi"...devastante...e pensare che le si è rotto anche il tarso...maaaama...:s
    e che impressione pensare che io che ho i piedi piccoli li ho già il triplo di quelli di Giglio Bianco :s
    lo sapete che questa tradizione è nata come una moda? è stato il Confucianesimo a prmuoverne la diffusione perché era il modo più semplice ed efficace per relegare una donna in casa e tenerla in balia degli uomini...tutto quello che ne segue dopo è in fondo una conseguenza...
    comunque il fatto di avere le donne così menomate per un regno così grande in un periodo in cui la comunicazione non era certo veloce significava dimezzare il rischio di rivolte...il 50% della popolazione erano donne e pertanto erano fuori gioco...rendetevi conto della brutalità scaturita dal potere...
    e le donne se lo lasciavano fare per piacere agli uomini...ma in quelle condizioni uno può anche capirlo...ma la cosa terribile è paragonare le loro esistenze a quelle di donne occidentali di adesso...una ragazza della mia scuola è caduta rompendosi una caviglia perché portava tacchi troppo alti...questa cosa del tacco altissimo però non è affatto una tradizione secolare...è una cosa ingiustificata, folle, malata che le donne si autoimpongono...vi rendete conto?
    una cosa delle donne cinesi che mi ha molto colpito è il Nu shu, la scrittura delle donne...queste se ne stanno segregate in casa, maltrattate, spesso schiavizzate...eppure in quel frangente si crea una solidarietà tale da voler creare qualcosa solo per loro, per comunicare ad ogni costo...qui in occidente abbiamo possibilità pressochè illimitate di esprimerci, confrontarci, parlare...e la cosa che prevale, spesso e volentieri, è l'ostilità tra una e l'altra...impensabile...intollerabile

    Edited by Merope Wood - 6/8/2011, 12:33
     
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  3. Crispilla
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    Commento a caldo che non c'entra nulla con la recensione, suscitato dalla vista di quella foto: soltanto una mente malata potrebbe trovare erotici dei piedi così menomati!
    Ok, torniamo alle cose serie:
    è un libro che racconta una realtà talmente lontana dalla nostra mentalità che potrebbe essere un fantasy, anzi, in certi passaggi sarebbe quasi auspicabile che lo fosse, per non pensare che certe atrocità (perchè non c'è altro modo per definirle) avvenissero davvero in un periodo che non è poi così tanto remoto. Perchè parliamo della metà del 1800.
    Mentre in Europa scrittrici come le sorelle Bronte, Jane Austen, Mary Shelley ed Emily Dickinson in America scrivevano le loro opere più famose, dimostrando che il talento di una donna può essere riconosciuto in tutto il mondo e che la sua massima espressione nella vita può non coincidere unicamente con la vita domestica, in Cina alle bambine venivano fasciati i piedi, limitando così le loro possibilità di spostarsi a piedi a pochi passi per tutta la vita, veniva loro ripetuto continuamente di essere "dei rami sterili", poichè non avrebbero potuto portare avanti il nome della famiglia d'origine, ma soltanto quello del marito, e che erano delle disgrazie per i loro genitori in quanto nate con il sesso sbagliato. A proposito, questa abitudine forse non è radicata quanto allora ma perdura ancora oggi; sapete quante bambine cinesi vengono rifiutate dalle famiglie e date in adozione? Una cosa vergognosa.
    La differenza è paradossale e l'abisso quasi incolmabile: per tutta una serie di donne votate alla conoscenza e alla libera espressione di sé, ne esisteva un'altra che si immolava ogni giorno sull'altare del dovere e della devozione ad un marito estraneo e ad una suocera crudele, dedita soltanto al silenzio, alle gravidanze (in numero spropositato) e alle umiliazioni.
    La scrittrice sceglie la via più saggia, non lasciando mai trapelare dalle pagine un giudizio negativo (Giglio Bianco non rimpiange mai la fasciatura dei piedi e sembra riuscire a tirare fuori un pallido amore persino da un matrimonio nel quale per legge tale sentimento non dovrebbe rientrare); ma io, da semplice lettrice, non posso che esprimere il mio disprezzo per simili barbare tradizioni e convenzioni. Purtroppo, per un'usanza che scompare, ne rimangono sempre altre. Vogliamo parlare dell'infibulazione? O del burqa, che non sarà una mutilazione fisica ma di sicuro lo è a livello simbolico?
    Vabbè, se continuo così rischio di farmi passare l'appetito a furia di rodermi su ste cose...
     
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  4. Merope Wood
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    Beh...è esattamente quello che penso anch'io...anche se ho cercato di commentare soprattutto il libro in sè...
    penso comunque che valga la pena leggerlo, soprattutto in momento come questo in cui la donna stessa si sta rendendo un oggetto...perché a me pare che ultimamente il messaggio che passa è che è tanto meglio far carriera a gambe larghe piuttosto che usando saggiamente altre qualità...è utile capire cosa vuol dire essere pressochè delle schiave, ospiti nella propria famiglia così come nella propria vita...tutte riflessioni che la See fa pur non dando loro la connotazione negativa che dovrebbero avere...ecco...mi è piaciuto soprattutto che abbia riposto fiducia nel lettore...non ne ha parlato negativamente confidando che il lettore capisse la portata di quello che stava dicendo...è un libro che doveva esserci, che doveva essere scritto proprio ora io penso...e beh...le parole magari arrivano a persone che già non hanno questo mito della donna-oggetto, però con questa storia della trasposizione...chissà...
    a me la cosa che fa tanto impressione è che queste cinese siano quelle "fortunate"...molte stavano peggio di Giglio Bianco...terribile...e molte altre venivano abbandonate...roba che da noi si faceva ai tempi dei romani...che impressione!
     
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  5. Crispilla
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    Sì esatto! La bambina che si faceva fasciare i piedi era quella fortunata! Torturata per poi aspirare ad un buon matrimonio, mentre quella che non aveva sofferto da piccola poteva diventare al massimo una piccola nuora, ovvero una schiava.
    Sì...son cose a cui veramente si fatica a credere...
    Io ho provato proprio del male fisico nel leggere della procedura della fasciatura dei piedi di Giglio Bianco. Prima un caldo pazzesco ai piedi e poi come una morsa che saliva fino alle ginocchia. Mi immaginavo questo piedino ripiegato su se stesso, e le bambine costrette a camminare fino alla rottura delle ossa. Che calvario! Poi per curiosità mi sono misurata i piedi: adesso, vabbé che ho il 41, però misurano quasi 27 cm. Vale a dire il quadruplo della misura di quelli di Giglio Bianco! Quella che viene descritta come un'andatura ondeggiante, non è altro che il misero tentativo della donna di reggersi in piedi su degli arti tanto minuscoli!

    Comunque voglio precisare che prima esprimevo il mio disappunto verso le tradizioni in sé, non per il libro che mi è piaciuto molto!
    Facevo adesso un paragone mentale con "Memorie di una Geisha", che è stato un po' il romanzo che ha fatto nascere tutto questo interesse per la cultura orientale. Anche la Geisha non vive certo un'esistenza facile; anche se non le vengono fasciati i piedi, deve comunque sottostare a molte pratiche dolorose: mi viene in mente quando a Sayuri tirano i capelli fino a farli sanguinare, o a quando immerge le mani nel ghiaccio per suonare e ancora al dover dormire su quella specie di poggiatesta per non rovinare la pettinatura. Si potrebbe dire poi che la Geisha vende il proprio corpo, e che quindi la sua condizione dovrebbe essere peggiore; ma avere rapporti con un perfetto estraneo, anche se è legalmente tuo marito, non è forse la stessa cosa? Però la Geisha, almeno per quanto mi riguarda, conserva sempre quell'alone di magia, bellezza e fascino che, quando la vedi, con i kimono pregiati, l'acconciatura perfetta e il viso tutto bianco, ti fanno dimenticare o meglio sorvolare sulla sofferenza che c'è dietro a quella figura ammantata di mistero.
    Ecco, questo libro della See è utile in un certo senso pratico, perchè (anche se non parla di Geishe) depura la cultura che rappresenta da tutti quegli elementi affascinanti e misteriosi che ci possono offuscare la capacità di giudizio. Dice: le cose stanno così, non ci sono né magia né bellezza, soltanto donne che vivono nella sofferenza.
    Ti apre gli occhi in un certo senso.
     
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  6. Merope Wood
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    Sì...beh...io mi sono trovata a pensare le stesse cose...comunque sono contenta di averlo letto...forse è una cosa che sento di più in qualità di donna...perché cavolo...fossi nata nel momento e nel posto sbagliato sarei potuta essere io una di quelle donne...terribile...a me salivano i brividi lungo la schiena...
    la fasciatura dei piedi, come dicevo già prima, è descritta così dettagliatamente che fa paura...ha fatto sentir male anche me...soffrire come un cane e per di più rischiare la vita oppure perderla poco dopo aver terminato una così terribile pratica...ci sono rimasta davvero male per la Terza Sorella e Splendida Luna...
    che poi...anche questa cosa di non dire mai i nomi dei familiari...capisco Mama e Baba, ma mai che si sentano i nomi dei fratelli...non li sappiamo vi siete accorti? Tutti i momenti i fratelli sono definiti dalla posizione in cui sono nati e dal sesso...ogni momento trovarsi a ribadire che uno vale meno dell'altro...terribile...
    così come il fatto che pure le amicizie delle ragazze vengono scelte...tu frequenti qualcuno perché così è deciso e, anche doveste affezionarvi, dopo il matrimonio dell'ultima, bom, fine...terribile...se ti va bene ti scelgono una laotong che automaticamente deve diventare la tua migliore amica e restarlo per sempre, come da contratto...un contratto d'amicizia vi rendete conto?
    Io penso alla mia migliore amica che è la mia laotong perché ci siamo scelte noi, di persona, senza che i nostri genitori lo decidessero...e mi fa una gran pena questo tipo di amicizia...
    è un libro che mi ha fatto sentire male per empatia, ma al contempo mi sono sentita fortunata...perché ho scelto i miei amici, ho scelto il mio ragazzo, ho scelto...io scelgo, scelgo, scelgo...e cavoli se è bello...
     
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  7. Crispilla
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    Ho finalmente visto il film...e si poteva tranquillamente evitare.
    Già sulla carta la questione delle storie parallele che si intrecciano non mi convinceva, e nel film risulta davvero forzata, soprattutto perchè per raccontare di Nina e Sophia vengono tralasciati tantissimi aspetti dell'altra storia, quella di Fiore di Neve e Giglio Bianco, che dovrebbe essere quella più interessante.
    Credo forse di capire il meccanismo che c'è dietro a questa scelta: mettiamo a confronto due amicizie tra donne, una ai giorni nostri e una nel passato, le facciamo soffrire entrambe, allontanare e poi riavvicinare, altrimenti, senza il parallelo con il presente, nessuno riuscirebbe ad immedesimarsi nella storia.
    Grosso errore, perchè io mi sono sentita vicinissima alle protagoniste leggendo il libro, per quanto la loro realtà sia diversissima dalla mia... insomma, non avevo bisogno di due ragazze del XX secolo per capire che cosa la loro amicizia rappresentasse. Forse per qualcuno che non ha letto il romanzo è diverso...boh.
     
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  8. Merope Wood
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    Avrei detto esattamente le stesse cose...
    Infatti ho scordato di commentare perché non è sembrato rilevante come film...
    Francamente quando si mettevano in mezzo Nina e Sophia quello che mi veniva da dire "sì ok... state malissimo...siete delle povere tapine... abbiamo capito...ora cortesemente torniamo alle cose importanti" perché mi è troppo piaciuta la storia di Fiore di Neve e Giglio Bianco... non le avremmo dedicato una grafica altrimenti...
     
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7 replies since 1/7/2011, 13:47   615 views
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