The Hateful Eight

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  1. Crispilla
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    Titolo: The Hateful Eight
    Regia: Quentin Tarantino
    Genere: western
    Anno: 2015
    Nazione: USA
    Cast:
    Samuel L. Jackson: Magg. Marquis Warren
    Kurt Russell: John Ruth
    Jennifer Jason Leigh: Daisy Domergue
    Walton Goggins: Chris Mannix
    Demián Bichir: Bob
    Tim Roth: Oswaldo Mobray
    Michael Madsen: Joe Gage
    Bruce Dern: Gen. Sanford Smithers
    Channing Tatum: Jody
    James Parks: O. B. Jackson
    Zoë Bell: Six-Horse Judy
    Trama: Qualche anno dopo la Guerra civile americana, una diligenza si fa strada nel paesaggio invernale del Wyoming; i passeggeri, il cacciatore di taglie John Ruth e la latitante Daisy Domergue, sono diretti verso la città di Red Rock, dove l'uomo, meglio conosciuto come "il boia", consegnerà la ricercata alla giustizia.

    Uscita italiana: 4 Febbraio

    Video

    Tratto da wikipedia
     
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  2. Merope Wood
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    Qua praticamente c'è solo da dire Tarantino e già si sa dove si arriverà l'attesometro.
    Spero in qualcosa che sia più scorrevole di Django, il quale, per quanto bello, aveva una trama un po' troppo "srotolata"; mi piacerebbe una cosa intuitivamente più compatta come era stato Inglorious Basterds e come prima erano stati i suoi film più riusciti.
    Attesometro: 8.5/10
     
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  3. Crispilla
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    Più che altro non sono ancora riuscita a farmi un'idea precisa della trama... con Django era più lampante come cosa; qui al momento si capisce che c'è questo cacciatore di taglie che deve scortare una detenuta, poi incontrano un mucchio di altra gente... e poi? Qualcosa deve pur succedere anche perché il film dura tre ore, dunque...
    Comunque a Tarantino si concede sempre il beneficio del dubbio: poi, voglio dire, colonna sonora di Morricone, scenari fantastici e un cast che più "figo" di così si muore... Christoph Waltz sarebbe stato la ciliegina sulla torta (e probabilmente avrebbe vinto un altro Oscar), ma non si può avere tutto dalla vita.
    Attesometro: 8,5/10
     
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    Ho sentito che è addirittura il più bello di Tarantino. Attesometro: 10/10
     
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  5. Crispilla
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    Per me non è il migliore di Tarantino (la mia personale triade rimane ancora Kill Bill, Inglorious Basterds, Le Iene), però mi è piaciuto veramente tantissimo! Avevo letto parecchie critiche tendenti al negativo, quindi mi aspettavo il peggio e invece sono uscita dalla sala veramente soddisfatta!
    E' un giallo travestito da western e lo si intuisce immediatamente, grazie alla FANTASTICA colonna sonora di Morricone. Poteva partire benissimo un horror anni '70 di Dario Argento, la musica era quella. Questa commistione di generi è stata la carta vincente per me; già Django tentava di unire il western alla storia di riscatto dello schiavo liberato, stile "Radici", ma restando più fedele ai canoni del genere. Qui, invece, l'emporio di Minnie potrebbe benissimo essere una villa nella campagna inglese e i personaggi, se vestissero secondo lo stile di una cinquantina di anni più tardi, ricalcherebbero in pieno le tipologie del giallo classico alla Agatha Christie. Non a caso in molti hanno paragonato il film a Dieci piccoli indiani, che è azzeccato soprattutto perché è uno dei pochi romanzi della Christie dove manca la figura del detective: sono i personaggi stessi che indagano sulla serie di misteri e delitti. Ed è proprio come un giallo classico che il film si sviluppa, con l'azione che inizia soltanto dopo una (lunga, ma non noiosa) parte iniziale dedicata alla presentazione dei personaggi. La maggior parte delle recensioni che ho letto accusa il film di essere eccessivamente prolisso e lento, ma io non sono d'accordo: è lungo, non si può dire di no, ma per essere un film che dura quasi 3 ore non è per niente tedioso né pesante. E a livello di costruzione, l'ho trovato decisamente più coeso e coerente di Django. In quello c'erano forse scene più memorabili e momenti d'azione vera e propria più coinvolgenti, però rimane il fatto che si tratta di due film legati insieme in modo non troppo efficace. Qui, invece, la prima parte è funzionale alla seconda, quindi non si avverte questo stacco così forzato. E Tarantino ha piazzato i flashbacks al momento giusto, senza dubbio. Però mi sto tormentando su un pensiero da ieri sera...
    Mi sto chiedendo se sia stata una mossa vincente dirci che il caffè era avvelenato prima che si scatenasse il finimondo. Se ragioniamo nelle logiche del giallo, nessuno scrittore sano di mente rivelerebbe il colpo di scena prima che se ne vedano gli effetti. E non sto dicendo che la scena non funzioni, anzi! E' veramente uno spasso star lì ad aspettare che il Boia e il povero cocchiere tirino le cuoia, però... se ci avessero detto dopo che era colpa del caffé? Che era quello il segreto di Daisy? Boh... queste sono le mie pare mentali...

    Gli attori sono tutti bravissimi; si noti come Samuel L. Jackson, che ha fatto due terzi dei film di Tarantino, finalmente ha un ruolo da (quasi) protagonista, che gestisce da vero professionista, con stile e figaggine. Un plauso anche all'unica donna degli otto, Jennifer Jason Leigh, che veste i panni di un altro memorabile personaggio femminile nato dalla mente di Tarantino. L'unico personaggio che mi ha convinto poco è stato Mobray... perché onestamente mi è sembrato una pallida imitazione di Christoph Waltz in Django. Non so se sia stato proprio Tarantino a dire a Roth di recitare su quei toni lì, comunque l'ho trovato strano.

    E ora, non vorrei rattristarvi o spaventarvi, ma avete saputo che Tarantino ha dichiarato che dopo questo farà solo altri due film prima di ritirarsi?
     
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    Django l'ho visto tante altre volte e devo dire che la sensazione di due film legati insieme non l'ho più (se l'avevo riscontrata all'inizio, non ricordo) riscontrata.... lo reputo superiore a questo, ma in realtà non vorrei fare paragoni perché a modo suo ogni film di Tarantino merita... ho anche rivisto recentemente Le iene, che la prima volta mi era sembrato verboso e troppo sottotono rispetto agli altri, ma alla seconda visione mi è tipo piaciuto tantissimo.
    Sì è lungo (e questa è una delle critiche che ho maggiormente sentito riguardo al film), ma come dici tu non è per niente noioso... anzi. Come sempre i dialoghi sono utilizzati per dilatare la tensione; in più Tarantino attraverso di essi continua a tendere un filo rosso iniziato con Bastardi senza gloria politicizzando, pur in maniera dissacrante, la vendetta dei suoi personaggi o comunque inserendo dei riferimenti alla storia, alle sue guerre e alle sue lotte. In questo caso rimane costante sullo sfondo la guerra di secessione e la condizione dei neri; il personaggio interpretato da Jackson è un po' un erede di Django, diversissimo come caratterizzazione, ma pur sempre un vendicatore, un giustiziere di bianchi. Come fai notare poi Mobray ricorda tantissimo Schultz, ma in realtà anche Hans Landa; sembra quasi che Roth imiti Christoph Waltz e la cosa è piuttosto strana; mia sorella ha sentito dire che gli 8 personaggi richiamano gli 8 film di Tarantino e di conseguenza 8 personaggi già noti, ma guardando il film mi sembra che trovare delle corrispondenze per tutti quanti sia un po' forzato. Ho pensato più che altro che "Gli odiosi 8", a parte il riferimento all'ottavo film di Tarantino, l'assonanza e l'abbreviazione "simpatica" del titolo "The 8ful 8", faccia il verso a "I magnifici sette".

    Finora mi sono un po' persa... dicevo, film lungo, ma per una ragione; film molto sui generis, è un western, un giallo, un action, un drammatico, tutto insieme; la colonna sonora poi viene proprio da un film horror, ho letto che Ennio Morricone si è rifatto, in parte, a delle musiche composte per La cosa, che è proprio un horror, e guardacaso ambientato tra i ghiacci, in un luogo chiuso, mi pare che ci siano delle citazioni anche piuttosto puntuali a questo film. Solito pastiche di film e generi tarantiniano, ma così bizzarro ancora non l'avevo visto.

    CITAZIONE
    Mi sto chiedendo se sia stata una mossa vincente dirci che il caffè era avvelenato prima che si scatenasse il finimondo. Se ragioniamo nelle logiche del giallo, nessuno scrittore sano di mente rivelerebbe il colpo di scena prima che se ne vedano gli effetti. E non sto dicendo che la scena non funzioni, anzi! E' veramente uno spasso star lì ad aspettare che il Boia e il povero cocchiere tirino le cuoia, però... se ci avessero detto dopo che era colpa del caffé? Che era quello il segreto di Daisy? Boh... queste sono le mie pare mentali...

    Il fatto secondo me è che a Tarantino non importa nulla di seguire le logiche del giallo, anzi... più può sovvertirle, più si diverte. Ho trovato molto ironico, se non sì, uno spasso, il fatto che irrompesse dal nulla la voce fuori campo (che ho scoperto essere in originale di Tarantino stesso) a svelarci il colpo di scena e che si attendesse il finimondo... oltretutto il modo in cui sono morti era così assurdo e grottesco da essere comico XD poi mi fa pensare che spesso nei film di Tarantino (così come nei film di Hitchcock ad esempio) noi sappiamo che sta per succedere qualcosa, ma non sappiamo quando, in Tarantino i personaggi nel frattempo continuino a parlare e parlare fino a logorare il povero spettatore... l'apice di questo espediente è raggiunto in Bastardi senza gloria!

    Altre cose mi avevano lasciato un dubbio... cioè in realtà tutto quello che è uscito dalla bocca di Warren :D la storia oscena che il maggiore Warren racconta al vecchio è vera o era solo per provocarlo? alla fine questa benedetta lettera è vera o falsa? (mi pare che alla fine avessi deciso che fosse vera), ma soprattutto... il fatto che Minnie avesse quel cartello sull'ingresso vietato ai messicani è vero o falso (e quindi detto ad hoc per far crollare il messicano)? pensato perché poi nel flashback fanno vedere che Minnie non aveva alcun problema con il messicano e anzi era una donna gentilissima.


    Cose random perché ho fame: Janeth Jason Leigh è stata una rivelazione, mi è piaciuta tantissimo... sì anche a me ha fatto piacere vedere Jackson in un ruolo da protagonista... anch'io comunque ho trovato spiazzante la somiglianza tra il modo di recitare di Waltz in Django e quello di Roth, tra l'altro accentuato da un aspetto esteriore abbastanza simile dei due, la barba, l'abbigliamento, e soprattutto nella caratterizzazione del personaggio... sicuramente sarà voluto, ma anche a me è parso strano...

    Dai speriamo che ne faccia qualcuno in più! Come fa ad essere così previdente??
     
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  7. Crispilla
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    mia sorella ha sentito dire che gli 8 personaggi richiamano gli 8 film di Tarantino e di conseguenza 8 personaggi già noti, ma guardando il film mi sembra che trovare delle corrispondenze per tutti quanti sia un po' forzato.

    Ma è una dichiarazione di Tarantino oppure l'interpretazione personale di un qualche critico? No, perché onestamente anche a me sembra tanto forzata come visione... Mobray richiama spudoratamente Schultz, questo sì, però per il resto... ovvio che guardi il mandriano e ti viene in mente Budd, è lo stesso attore! Così come in alcuni particolari momenti Jackson mi ha ricordato Pulp Fiction, quando cita Ezechiele. Ma questo non vuol dire che siano degli omaggi o delle personificazioni dei suoi film... che poi che senso avrebbe? I suoi 8 film che si uccidono a vicenda? Mah...

    Probabilmente hai ragione tu, Tarantino ha fatto così precisamente perché è l'ultima cosa che sarebbe successa in un giallo classico. E tutta la sala stava sganasciandosi dal ridere mentre il Boia e l'altro sputavano sangue. Questa violenza talmente eccessiva da risultare comica e grottesca è comunque una piccola svolta per Tarantino, che fino ad ora è stato sempre molto legato all'aspetto più splatter e crudo dei suoi film. Non riesco a pensare a nessun altro suo film in cui la violenza sia in qualche modo (anche se inquietante) divertente... quando Aldo Raine incide la svastica sulla fronte di Landa è un atto quasi liberatorio: lo guardi e pensi "Era ora!". Se ripenso invece alle scene più truculente di Django (lo schiavo sbranato dai cani o il combattimento tra i mandingo) mi rimane solo un senso di ripugnanza nei confronti della schiavitù, che è poi la ragione che ti fa approvare la rivincita finale di Django. Qui invece si ride... è tutto talmente grottesco e assurdo che non puoi fare altro che ridere. Interessante.

    Non sapevo che fosse Tarantino il narratore! Ha davvero senso, perché se non mi sbaglio in italiano il doppiatore è lo stesso che fa Mannix... e io mi chiedevo: perché dovrebbe essere lui a narrare la vicenda? Cos'è? Ci sta scrivendo sopra un romanzo?

    CITAZIONE
    la storia oscena che il maggiore Warren racconta al vecchio è vera o era solo per provocarlo? alla fine questa benedetta lettera è vera o falsa?

    Io penso che la lettera sia falsa, così come potrebbero esserlo tutte le altre cose che dice e che tu menzioni. Ad un certo momento dice che quella lettera è il modo in cui inganna i bianchi, in un certo senso pensare che Lincoln possa avergli scritto ispira una sorta di fiducia, o di ammirazione, che fa abbassare la guardia ai bianchi, ed è solo in quel momento che lui può sentirsi sicuro. C'è un parallelismo da fare con Django qui: lo schiavo liberato dominava i bianchi con la violenza, era quella la sua rivincita, mentre Warren li domina con le menzogne, siano esse la finta lettera o quella storia del cartello anti messicani (ovvio che fosse una farsa! L'hai vista Minnie?? E di certo il messicano se l'è bevuta perché era entrato all'emporio poche ore prima, cosa ne poteva sapere lui di cartelli?).


    CITAZIONE
    anch'io comunque ho trovato spiazzante la somiglianza tra il modo di recitare di Waltz in Django e quello di Roth, tra l'altro accentuato da un aspetto esteriore abbastanza simile dei due, la barba, l'abbigliamento, e soprattutto nella caratterizzazione del personaggio... sicuramente sarà voluto, ma anche a me è parso strano...

    Tra l'altro avevano un cappotto identico! Assurdo...

    CITAZIONE
    Dai speriamo che ne faccia qualcuno in più! Come fa ad essere così previdente??

    Ha detto che a 10 si ferma... glielo potrei anche concedere se uno dei due rimanenti fosse Kill Bill vol. 3.
     
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  8. Francesco RS
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    Ci ho messo un po' di tempo prima di scrivere perché ho volute leggere le vostre risposte/recensioni.
    Inizio subito col dire (andando forse controcorrente) che non sono un estimatore di Tarantino, per quanto gli vada riconosciuto che è un regista più unico che raro.

    Per quanto riguarda il film, "The Hateful Eight" è esattamente quello che mi aspettavo, il che - per come la vedo io - non depone esattamente a favore del regista perché significa che sta diventando prevedibile. Il film non mi è dispiaciuto, anzi trovo che sia uno dei migliori di Tarantino, anche se avrei preferito più scene d'azione. Dico subito che per me Django resta migliore di questo per quanto riguarda la trama e la sceneggiatura, anche perché personalmente non amo questi finali aperti che lasciano tra l'altro decine di quesiti in sospeso. Per come la vedo io, un film deve rispondere alle domande, o quanto meno fornire gli elementi necessari per arrivare alle risposte. Invece il film finisce e noi non sapremo mai se la lettera era vera o falsa (secondo me è falsa) e se la storia raccontata da Warren sul figlio del generale era vera o falsa (secondo me è falsa).

    Il film comunque presenta tutti i marchi di fabbrica di Tarantino, che in definitiva non mi dispiacciono perché sono trovate che funzionano bene e danno ai suoi lavori un'impronta chiara e inimitabile: lo schema "answers first, questions later", unitamente ai dialoghi dilatati fino all'inverosimile e la solita commistione di generi diversi (western, giallo, noir), ne fanno un "Tarantino all'ennesima potenza". Lui poi è un genio nel creare "fisicamente" la scena, con quei dettagli che ti restano impressi, tipo il teschio di bovino appeso al muro, i cucchiai che affondano nello stufato e così via. Tutte cose che amo maledettamente.
    Un plauso va fatto anche ai personaggi. Tra l'altro non so come siano stati doppiati in italiano, ma in lingua originale alcuni personaggi come il messicano o Joe Gage sono semplicemente spettacolari.

    Detto ciò, ripeto che io avrei preferito qualche scena d'azione in più perché il film va avanti in modo un po' lento, anche se cattura l'attenzione fin dall'inizio e sinceramente penso che fra qualche giorno lo guardo di nuovo. Una cosa che non mi è piaciuta è il fatto che tutto si svolga quasi completamente all'interno della merceria, l'ho trovato un po' statico dal punto di vista delle ambientazioni, anche se penso sia stata una scelta quasi obbligata, vista la trama. Inoltre trovo che ambientare un western tra le montagne del Wyoming in mezzo alla neve sia stata una trovata geniale. Per quanto riguarda la colonna sonora, penso che Ennio Morricone abbia strameritato l'Oscar, ma mi aspettavo che la musica fosse più presente nel sottolineare i vari passaggi del film. Anche qui preferisco Django a The Hateful Eight. Secondo me Django aveva una colonna sonora spettacolare, ricca di citazioni e con tracce memorabili ad ogni passaggio fondamentale del film; The Hateful Eight invece è da segnalare quasi esclusivamente per "L'ultima diligenza di Red Rock".

    In definitiva il film mi è piaciuto molto, ma a giudicare dalla pubblicità estenuante e dall'attesa spasmodica con cui era stato presentato si erano create aspettative che forse erano superiori al risultato. Se dovessi dargli un voto, direi 8/10.
     
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  9. Crispilla
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    CITAZIONE
    Un plauso va fatto anche ai personaggi. Tra l'altro non so come siano stati doppiati in italiano, ma in lingua originale alcuni personaggi come il messicano o Joe Gage sono semplicemente spettacolari.

    Eh vorrei vederlo anche io in originale. Comunque il doppiaggio è ottimo, Luca Ward è sempre il primo della classe, ma anche gli altri sono ben curati. Ecco, forse l'unico che stona un po' è il messicano, perché tradurre gli accenti non è mai facile e si rischia sempre di far diventare il personaggio una parodia di se stesso.

    CITAZIONE
    Una cosa che non mi è piaciuta è il fatto che tutto si svolga quasi completamente all'interno della merceria, l'ho trovato un po' statico dal punto di vista delle ambientazioni, anche se penso sia stata una scelta quasi obbligata, vista la trama.

    Io ero molto preoccupata per questa cosa prima di andarlo a vedere. Pensavo che l'ambientazione così limitata avrebbe reso il film troppo monotono e pesante, invece è proprio l'ambiente che (assieme alla tempesta di neve) crea l'atmosfera di sospetto e mistero che aleggia attorno al gruppo dei personaggi.
    Poi è stato fatto un lavoro eccezionale nell'arredare questo emporio, che pur essendo piccolo sembra molto più grande dal momento che è diviso in varie zone (la cucina, il bar, il salottino, il centro con le panche, l'angolo caminetto, ecc) che sono come stanze senza pareti. Io una candidatura per la scenografia l'avrei data.

    CITAZIONE
    Secondo me Django aveva una colonna sonora spettacolare, ricca di citazioni e con tracce memorabili ad ogni passaggio fondamentale del film; The Hateful Eight invece è da segnalare quasi esclusivamente per "L'ultima diligenza di Red Rock".

    Django però puntava molto di più sul pezzo cantato, con un mix di brani country, western ma anche hip hop, tutti elementi che contribuivano al gioco di Tarantino sugli anacronismi storici (come dimenticare gli occhiali da sole di Django). The Hateful Eight invece è un film in cui la realtà storica è tenuta in altissima considerazione, è un film più classico e la colonna sonora quasi esclusivamente strumentale è in linea con questa scelta. Mi pare ci sia solo un brano conosciuto nella prima parte, oltre alla canzone di Daisy. No, forse ce n'è un altro durante il flashback della strage all'emporio, ma non sono sicura.
     
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8 replies since 3/1/2016, 16:17   320 views
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