Inside Out

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Crispilla
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Inside_Out_2015_film_poster



    Titolo: Inside Out
    Regia: Pete Docter
    Genere: animazione
    Nazione: USA
    Anno: 2015
    Casa di produzione: Pixar Animation Studios
    Cast di voci originale:
    Amy Poehler: Gioia
    Lewis Black: Rabbia
    Mindy Kaling: Disgusto
    Bill Hader: Paura
    Phyllis Smith: Tristezza
    Kaitlyn Dias: Riley Anderson
    Diane Lane: madre di Riley
    Kyle MacLachlan: padre di Riley
    Richard Kind: Bing Bong
    Trama: Riley ha undici anni e una vita felice. Divisa tra l'amica del cuore e due genitori adorabili cresce insieme alle sue emozioni che, accomodate in un attrezzatissimo quartier generale, la consigliano, la incoraggiano, la contengono, la spazientiscono, la intristiscono, la infastidiscono. Dentro la sua testa e dietro ai pulsanti della console emozionale governa Joy, sempre positiva e intraprendente, si spazientisce Anger, sempre pronto alla rissa, si turba Fear, sempre impaurito e impedito, si immalinconisce Sadness, sempre triste e sfiduciata, arriccia il naso Disgust, sempre disgustata e svogliata. Trasferiti dal Minnesota a San Francisco, Riley e genitori provano ad adattarsi alla nuova vita.

    Video

    Tratto da wikipedia e MyMovies.it
     
    .
  2.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar


    ◆◆◆◆◆◆◆◆

    Group
    Admin
    Posts
    3,899
    Location
    Hobbiton

    Status
    Offline
    Non vedo l'ora!!! :D
     
    .
  3.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar


    ◆◆◆◆◆◆◆◆

    Group
    Admin
    Posts
    3,899
    Location
    Hobbiton

    Status
    Offline
    Anzi, mettiamoci pure l'attesometro: 10/10!
     
    .
  4. Crispilla
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Eh sì brava aly! C'è l'attesometro questo mese! Ovviamente anche per me è 10/10!
     
    .
  5. Merope Wood
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Yay. L'ultima volta era andato abbastanza bene.
    E questo è un 10/10, ho anche già sbirciato qualche clip e lo ribadisco
     
    .
  6.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar


    ◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆

    Group
    Utente Fedele
    Posts
    73,637
    Location
    Taranto

    Status
    Offline
    Visto e mi è piaciuto tantissimo :) sia come idea che come morale *_* E' fantastico il modo divertente che hanno trovato per raccontare la realtà della vita, della crescita, il passaggio dall'infanzia all'adolescenza, come il tempo cambia i ricordi e le emozioni..
    Credo che ognuno di noi si ritroverebbe in questo film :)
    Assolutamente consigliato!
     
    .
  7. Crispilla
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Ecco, non riuscirò mai a commentare questo film in maniera seria, ordinata e critica. Già lo so, quindi portate pazienza.
    L'ho amato! Tanto, tanto, tanto amore alla Pixar per aver partorito l'idea che sta alla base di tutto, per aver costruito intorno ad essa una storia convincente, per averla imbevuta come una spugna di momenti esilaranti e di altri strazianti, e di aver creato un legame così profondo e diretto con lo spettatore. Ma voi l'avevate mai sentito un contatto così con un film d'animazione? Dico d'animazione per restringere il campo e perché c'è ancora qualcuno che pensa che i "cartoni" siano solo roba da bambini, ma la domanda potrebbe essere estesa ai film in generale. Forse, sempre pensando in termini Pixar, solo la scena finale di Toy Story 3 mi aveva colpito così da vicino (tanto da farmi correre in soffitta a tirare fuori tutti i miei vecchi peluches il giorno dopo, così per vedere come se la passavano), ma lì era appunto una scena di forse 5 minuti, qui parliamo di un film intero. Dal primo all'ultimo fotogramma si ha la netta sensazione che il film stia parlando proprio a te, che quella sia la tua testa, che quelle siano le tue emozioni. Ma poi succede una cosa stranissima, perché questo legame fa sì che tu, spettatore, ti identifichi allo stesso tempo con Riley e con le emozioni, specialmente Gioia.
    C'è questa scena stupenda, quando Gioia e Bing Bong sono caduti nella "discarica" dei ricordi, e lei ritrova i primissimi ricordi dell'infanzia di Riley e se li stringe al petto come se fossero la cosa più preziosa al mondo, e piange. Piange! Gioia piange, non so se mi spiego! Cacchio è la personificazione della gioia, dovrebbe essere solo quello, invece si commuove perché ama la bambina di quei ricordi, l'ha vista crescere e non vuole che lei stessa dimentichi quei momenti, anche se magari sono solo cose all'apparenza semplici come un gioco, una filastrocca, o non so nemmeno io cos'altro. Vi dirò una cosa: nel 99% dei casi, quando in qualche film c'è un momento particolarmente strappalacrime, quasi ad obbedire ad una regola non scritta del comportamento in sala, state pur sicuri che salta su qualche idiota che fa un commento o una battuta cretina. Non so quante volte mi sia capitato. Roba che vorresti alzarti e spaccargli tutti i denti, poi farglieli ingollare come fossero pop corn! Hunger Games, Les Miserables, Lo Hobbit, solo per citare alcuni casi... e invece con questo film, durante quella particolare scena, mentre Gioia si disperava su quei ricordi condannati ad essere dimenticati, non volava una mosca in sala! E' stata un'esperienza quasi paranormale! Io non ci potevo credere! Ero lì sull'attenti che mi dicevo "adesso qualcuno la spara, la cavolata" e invece tutti muti! Anche quelli che si erano sbizzarriti con il corto, "Lava", ma quello meriterebbe un discorso a parte. Ed è lì che ho capito che il film aveva il potere di parlare a tutti in modo universale e al contempo personale. Ed è lì che ho avuto la conferma che fosse straordinario.


    E mi sono persa il filo del discorso... vabbé, parliamo della storia e dei personaggi va'.
    La trama in sé e per sé è molto semplice, nulla di straordinario, ma non poteva essere altrimenti, vista invece la complessità di come viene narrata. E' proprio il discorso che facevamo io e Merope quando uscì il primo trailer: "Ma ti sembra normale che siamo su di giri per questo film e non sappiamo nemmeno di cosa parla realmente? Qualcuno ha capito di cosa tratta la trama?"
    E la trama è questa: c'è una ragazzina, si chiama Riley, va d'accordo con i genitori, è felice. Poi si deve trasferire in un altro stato, non è più felice. Il finale non ve lo dico perché magari dovete ancora vederlo.
    Il succo è questo, non c'è molto altro. Ma d'altra parte sarebbe stato impossibile dedicare tanto spazio all'introspezione (nel vero senso della parola) se gli eventi esterni fossero stati più complessi. Non si poteva fare l'analisi emozionale, che ne so... di una ragazzina orfana che cresce tra mille difficoltà, poi un bel giorno scappa, e poi boh... si unisce ad un circo itinerante, si innamora di uno dei girovaghi, poi scopre di essere l'ultima erede di una famiglia facoltosa e deve fuggire da qualcuno che le sta dando la caccia per eliminarla. Insomma, mi sono spiegata? Oppure, immaginatevi la famosa sequenza iniziale di Up (sì, quella lì) resa alla maniera di Inside out... saremmo morti tutti in sala, o no? Per questo serviva una trama molto lineare e semplice, che comunque non risulta banale; questo poteva essere il maggiore rischio, che è stato abilmente scongiurato. Alla fine ci si identifica così tanto nella storia della protagonista, proprio per la sua estrema plausibilità e quotidianità.
    E sempre su questa linea di pensiero, il finale funziona appunto perché non è conciliante. Non appare dal nulla una bacchetta magica che aggiusta tutti i problemi. Riley alla fine fa la cosa più difficile del mondo, molto più difficile di scappare: affronta il problema e parla, si confida. Guardate che parlare, dire ad un altro che stai soffrendo può richiedere uno sforzo psicologico quasi immane. In tanti non ce la fanno e da qui hanno origine i disturbi più gravi. E poi, una volta che si è confidata (con quell'immagine stupenda del sorriso tra le lacrime, che porta alla creazione del primo ricordo base misto, fatto di tristezza e gioia fuse insieme) e che i genitori hanno compreso il suo disagio, la famiglia non torna mica alla vecchia vita. Quello sarebbe stato un finale conciliante (e stupido). No, rimangono lì, affrontano il cambiamento e i problemi che ne derivano giorno per giorno, fino a trovare un equilibrio, una nuova armonia.


    Quindi è una storia semplice, ma perfettamente logica e convincente. Meglio così che complicata e troppo bizzarra (problemino di qualche altro prodotto Pixar).
    Tornando ai personaggi, di Riley abbiamo già parlato, funziona al 110% su entrambi i piani che abbiamo evidenziato prima, perché ti cali nei suoi panni e al tempo stesso le vuoi bene dall'esterno (o dall'interno, in questo caso). I genitori sono ottime figure di contorno e le brevi incursioni nei rispettivi cervelli sono esilaranti, oltre che molto verosimili. Le emozioni convincono tutte, anche se appare chiaro che Disgusto, Rabbia e Paura hanno una funziona più "d'intrattenimento", mentre Gioia e Tristezza sono i veri motori della storia. Anche il fatto che ad un certo punto si perdano nei labirinti della mente di Riley, comunque, mi è sembrato più un intelligente pretesto per mostrare i meccanismi del cervello umano (tra l'altro, è un film molto educativo) che un vero e proprio colpo di scena. La loro corsa contro il tempo per tornare al centro di comando con i ricordi base ti tiene col fiato sospeso, è vero, ma ti permette anche di esplorare i vari settori della mente e ha dato modo ai geni della Pixar di portare sullo schermo trovate geniali per rappresentare in maniera semplice e al tempo stesso divertente concetti complicatissimi, come l'inconscio. Una giungla! E' geniale! E vogliamo parlare dei sogni che vengono girati come film in studio? Quando ho visto il tizio con il secchio pieno di denti che faceva piovere davanti alla telecamera non ce l'ho fatta più! Io sogno sempre di perdere i denti! :lol: Geniale... non c'è altro da dire. E sapete cos'altro è geniale? La battuta "Lascia perdere, è la città delle nuvole" a seguito della quale si è levata una singola, solitaria risata in sala: la mia. Nessuno ha capito che era una citazione da Chinatown! Che delusione... :(
    E poi c'è lui.
    Un applauso sincero alla Pixar per l'abilità dimostrata nel tenere "segreto" il ruolo di Bing Bong. Non è apparso in nessun trailer, in nessuno spot, quindi nessuno si aspettava che potesse avere tutta questa rilevanza. E che rilevanza! Anche qui, non a livello di trama, di azione vera e propria, perché, anche come guida, diciamolo, non è che sia il massimo: è il suo significato simbolico ad essere importantissimo. E' lui il vero simbolo del film, perché di cosa parla questo film più di ogni altra cosa? Qual è la sua essenza? Parla della crescita. E anche se qui il momento immortalato è il passaggio dall'infanzia all'adolescenza, sappiamo benissimo che non si smette mai di crescere e che, allo stesso tempo, siamo stati tutti bambini, per questo ci sentiamo tirati in ballo così direttamente. E Bing Bong è esattamente il simbolo di tutto quello che ci lasciamo alle spalle crescendo, di quello che dimentichiamo, di ciò di cui dobbiamo, per forza di cose, spogliarci. Non possiamo rimanere per sempre ancorati agli amici immaginari, così come non possiamo ricordare a vent'anni le stesse cose che ricordavamo a due, così come non possiamo passare tutta la nostra vita catalogando ogni momento in base ad una singola emozione alla volta. E' un processo naturale, inevitabile ed essenziale... che però ci costa così tanto, e forse non l'avevamo mai preso in considerazione prima che questo film ci inducesse a riflettere.
    "Portala sulla Luna per me, d'accordo?" potrebbe diventare la battuta più triste della storia del cinema. Lì non ce l'ho proprio fatta a trattenere le lacrime... è un calcio volante sferrato da Chuck Norris dritto nei feels... ed era anche lunedì quando sono andata al cinema! ç___ç


    Bene, ho detto molto e adesso mi è venuta fame. Chiudo aggiungendo soltanto che le scenette sui titoli di coda sarebbero valse il prezzo del biglietto anche se il film fosse stato un flop! Ancora una volta geniali ed esilaranti come poche altre cose io abbia visto in vita mia. E la rappresentazione della mente del gatto potrebbe essere la cosa più realistica mai vista in assoluto! Vi dico solo che l'altro ieri la mia gatta stava camminando tranquillissima per la sala e ad un certo punto, così dal nulla, ha fatto una specie di salto mortale su se stessa, per poi tornare a camminare come se niente fosse. Mi sono piegata in due dal ridere!! :lol:
     
    .
  8.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar


    ◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆

    Group
    Utente Fedele
    Posts
    73,637
    Location
    Taranto

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Crispilla @ 28/9/2015, 19:55) 
    C'è questa scena stupenda, quando Gioia e Bing Bong sono caduti nella "discarica" dei ricordi, e lei ritrova i primissimi ricordi dell'infanzia di Riley e se li stringe al petto come se fossero la cosa più preziosa al mondo, e piange. Piange! Gioia piange, non so se mi spiego! Cacchio è la personificazione della gioia, dovrebbe essere solo quello, invece si commuove perché ama la bambina di quei ricordi, l'ha vista crescere e non vuole che lei stessa dimentichi quei momenti, anche se magari sono solo cose all'apparenza semplici come un gioco, una filastrocca, o non so nemmeno io cos'altro. Vi dirò una cosa: nel 99% dei casi, quando in qualche film c'è un momento particolarmente strappalacrime, quasi ad obbedire ad una regola non scritta del comportamento in sala, state pur sicuri che salta su qualche idiota che fa un commento o una battuta cretina. Non so quante volte mi sia capitato. Roba che vorresti alzarti e spaccargli tutti i denti, poi farglieli ingollare come fossero pop corn! Hunger Games, Les Miserables, Lo Hobbit, solo per citare alcuni casi... e invece con questo film, durante quella particolare scena, mentre Gioia si disperava su quei ricordi condannati ad essere dimenticati, non volava una mosca in sala! E' stata un'esperienza quasi paranormale! Io non ci potevo credere! Ero lì sull'attenti che mi dicevo "adesso qualcuno la spara, la cavolata" e invece tutti muti! Anche quelli che si erano sbizzarriti con il corto, "Lava", ma quello meriterebbe un discorso a parte. Ed è lì che ho capito che il film aveva il potere di parlare a tutti in modo universale e al contempo personale. Ed è lì che ho avuto la conferma che fosse straordinario.

    Vero *_* anche da me è stato così e mi sono commossa. Per non parlare di quando Bing Bong si sacrifica per far sì che Riley torni ad essere felice. Fiumi di pianti :') perché mi ha fatto pensare a tutte quelle fantasie che crescendo ci lasciamo dietro per far posto a ciò che riteniamo più importante e possa renderci felici.


    CITAZIONE (Crispilla @ 28/9/2015, 19:55) 
    Non si poteva fare l'analisi emozionale, che ne so... di una ragazzina orfana che cresce tra mille difficoltà, poi un bel giorno scappa, e poi boh... si unisce ad un circo itinerante, si innamora di uno dei girovaghi, poi scopre di essere l'ultima erede di una famiglia facoltosa e deve fuggire da qualcuno che le sta dando la caccia per eliminarla. Insomma, mi sono spiegata

    Secondo me ci sta anche far capire che anche le situazioni "più semplici" possono causare un disagio interiore :) Non è necessario essere nelle peggiori delle sfortune per essere tristi, a volte (sempre!) è sufficiente una rottura del nostro equilibrio quotidiano, soprattutto in una fascia d'età critica.
     
    .
  9. Merope Wood
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Sono andata al cinema 2 volte. Ero andata quel famoso lunedì e ci sono tornata ieri per portare la bimba, ma l'ho fatto davvero molto volentieri.
    Non posso perdonare Pixar per il corto assolutamente indegno che ha presentato. Come diavolo è possibile che dei campioni di cortometraggio come loro, che hanno fatto Geri's Game, Night&Day, For the birds, l'esordio di Up e un sacco d'altre cose da manuale propongano una porcata del genere? Fa schifo!!! Sembra infinito dal gran che è brutto!!! Le animazioni sono curate così e così, giusto per arrivare alla sufficienza, la storia è di una banalità imbarazzante che io già con quella dello scorso anno degli ombrelli, che pure era graziosa, già mi ero chiesta se non si erano rotti le balle di animare oggetti che poi s'innamoravano. Abbiamo capito che lo sapete fare, ma basta, è sempre la stessa storia!!! Almeno l'anno scorso l'animazione era superlativa, stavolta è pure mezza sfocata. Il momento bello è stato quando ho ridotto in lacrime l'intera sala per il tanto ridere quando attorno alla vulcana sommersa si sono attivate delle bocche laterali dicendo "Oh, ha scoreggiato". Poi voglio seriamente prendere a cazzotti chi ha pensato alla canzone idiota d'accompagnamento che è di uno scontato decadente da non poterla sopportare con quel dannato ukulele e la metrica sballata completamente in italiano. Oh un ukulele e una voce dolce, che sorpresa! Poi canta la vulcana ed è Malika Ayane. PURE!!! Ma mi prendete in giro? Ci mancava solo che al posto di The End mi scrivessero "Eli insultaci". Che schifo! E poi cosa diamine c'entra col film? Ma che roba è? Che porcata!!!

    Invece col film sono stati stratosferici; è diventato decisamente il mio secondo film Pixar preferito dopo Ratatouille, che, guarda caso, ha anch'esso come base un'idea strettamente legata ad un concetto filosofico-psicologico che rimane dominante per tutto lo sviluppo della trama, oltre al fatto che entrambi non cercano ad ogni costo il risvolto rocambolesco.
    Quest'ultima cosa in particolare secondo me è quella che degrada un tantino i prodotti Pixar sul finale. A volte ho come la sensazione che pensino che i bambini son tutti scemi e non possono capire se non c'è di mezzo un qualche avvenimento per cui d'improvviso, nella mezz'ora che chiude un crescendo narrativo ammirevole, capita praticamente sempre che ad esempio un vecchio che fino al momento prima soffriva di sciatica e girava col bastone da passeggio si trasformi come d'incanto in un perfetto Indiana Jones che s'arrampica su liane e si getta da palazzi. Così, a caso. Qui invece tutto questo non succede, o meglio, sì l'azione c'è, ma è logica, si trova né più né meno ciò che dovrebbe esserci fino all'ultimo fotogramma.

    La trama è molto easy: situazione felice (Riley e la vita perfetta), rottura della felicità (trasferimento), situazione di empasse e di malessere (non ho più i miei amici, sono lontana da casa, i miei sono distanti), ritrovamento di una stabilità e conclusione. Nulla che trascenda l'andamento di una fiaba o di un classico film d'animazione Disney/Pixar, quello che poi emerge è l'approfondimento filosofico/psicologico ad essa legato, molto articolato, compatto, sviluppato parecchio bene, senza mai perdere il filo del discorso o rendere labile il collegamento con la realtà.
    Il concetto sondato è quello delle emozioni primarie e secondarie sviluppato dallo psicologo statunitense Ekman (l'ho personalmente incontrato a Torino ad un seminario l'anno scorso ed è stato un momento decisamente avvincente) che appunto ha teorizzato l'esistenza di 6 emozioni primarie (quelle del film e una sesta che è la sorpresa) dalla commistione delle quali se ne generano di secondarie (allegria, nostalgia, gelosia, offesa, vergogna, ansia, rimorso, perdono, invidia, rassegnazione, speranza, offesa, delusione e me ne manca qualcun'altra che al momento non mi viene, comunque avete capito). Inizialmente ci sono delle emozioni innate, quelle primarie, comuni a tutti gli esseri viventi, che poi si sviluppano nelle secondarie più complesse attraverso la crescita e l'esperienza di interazione col mondo e con gli altri individui, formando l'individuo e la sua singolare personalità. C'e da dire che il film segue particolarmente bene e anche alla lettera questo processo, con uno slancio creativo ed emotivo che è da ammirare.
    E' molto curioso come Gioia parta da una situazione di cecità, intestardendosi nel suo sgargiante ottimismo, non ammettendo altra emozione che non sia appunto la felicità, per poi cadere essa stessa nello sconforto. Di contro ecco che tutte le altre emozioni, ostinatamente messe da parte, si uniscono e non si arrendono di fronte ai problemi ed al cambiamento, sforzandosi per donare non se stesse, ma gioia alla bambina. Carinissimo quando Disgusto, Ira e Paura provano ad essere Gioia, così come è deliziosa la scena in cui Tristezza aiuta BingBong a riprendersi proprio dalla tristezza; devi conoscere quel sentimento per superarlo e farlo superare agli altri insomma.
    La storia di BingBong è stata una sorpresa inaspettata e forte, c'è proprio da dire che sanno assolutamente come tenere nascosta la più grande sorpresa del film. Bing Bong è un amico immaginario, non è reale, non è un sentimento, è più che astratto eppure realizza di essere finito e si sacrifica per Riley. E' stato molto carino il fatto che la mia bimba mi abbia detto "Ma quindi BingBong è morto!?!" e l'essermi trovata a spiegarle "Sì, lui non c'è più perché Riley è cresciuta e non gioca più con lui, ma lei se lo ricorda ancora quindi da qualche parte nella sua testa è rimasto qualcosa di lui".
    Poi anche l'interazione tra sentimenti ed esterno è pazzesca così come tutto il comparto sonoro. Bestiale che le voci si sentano dirette o echeggianti in base alle inquadrature non trovate? Ma soprattutto... Che tempismo! Pensavo "E Riley?" Bam, eccola in scena; poi "E le emozioni?" Bam, di nuovo dentro la testa. E' stato incredibile. Così come è stato incredibile il fatto che protagoniste in realtà fossero proprio le emozioni mentre Riley facesse da spalla, ma anche no. Bello, bello, bello. Pixar ha indovinato tutto, ha fatto scelte capaci di soddisfare tutti: c'erano le cadute, i tuffi, le piroette, la stupideria e poi c'erano delle battute che devi avere già un bel po' di vissuto sul groppone per comprendere immediatamente dopo.
    Ero ad un cinema che mediamente ha 12 persone in sala - e fidatevi che lo dico con coscienza di causa contando che ci vado una volta a settimana almeno tra cineforum e martedì con ingresso a 4€ - eppure è stato giustissimo che fosse così perché, cavolo!, meritava. Era un pubblico vario ed è piaciuto a tutti: dal bambino di 4 anni alle mie spalle, a sua mamma, alle 3 ochette adolescenti che ho subito battezzato a inizio film perché non rompessero le scatole durante la proiezione, ai nonni degli altri bimbi, a noi giovani adulti... A tutti proprio!
    Ed è volato via anche alla seconda visione.
    Titoli di coda sempre geniali!!!
    Sono veramente entusiasta di questa pellicola!
     
    .
  10. Crispilla
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Non posso perdonare Pixar per il corto assolutamente indegno che ha presentato. Come diavolo è possibile che dei campioni di cortometraggio come loro, che hanno fatto Geri's Game, Night&Day, For the birds, l'esordio di Up e un sacco d'altre cose da manuale propongano una porcata del genere? Fa schifo!!! Sembra infinito dal gran che è brutto!!!

    Sì questo è il discorso a parte che intendevo per Lava! :lol: Veramente imbarazzante... strano poi, perché fino ad un secondo prima dell'happy ending sembrava la storia della mia vita, così tanta sfiga in amore ce l'abbiamo solo io e il vulcano al mondo! Quando la tipa emerge ed è girata dall'altra parte mi sono sbellicata! XD Però poi ci hanno rifilato il finale zuccheroso e beh, lasciamo perdere. -_-
    La Pixar ha un po' questa mania di voler dotare qualsiasi cosa di sentimenti (mancano solo gli acari della polvere ormai) sia nei film che nei corti, ma il problema non è quante volte lo fai, ma come lo fai. Il film in sé, Inside Out, parla di emozioni che provano emozioni, non so se mi spiego, ma è realizzato talmente bene che non ti accorgi del paradosso. Il corto è banale, stucchevole e sicuramente il fatto che sia interamente cantato non aiuta... anzi.

    CITAZIONE
    Il concetto sondato è quello delle emozioni primarie e secondarie sviluppato dallo psicologo statunitense Ekman (l'ho personalmente incontrato a Torino ad un seminario l'anno scorso ed è stato un momento decisamente avvincente) che appunto ha teorizzato l'esistenza di 6 emozioni primarie (quelle del film e una sesta che è la sorpresa) dalla commistione delle quali se ne generano di secondarie (allegria, nostalgia, gelosia, offesa, vergogna, ansia, rimorso, perdono, invidia, rassegnazione, speranza, offesa, delusione e me ne manca qualcun'altra che al momento non mi viene, comunque avete capito). Inizialmente ci sono delle emozioni innate, quelle primarie, comuni a tutti gli esseri viventi, che poi si sviluppano nelle secondarie più complesse attraverso la crescita e l'esperienza di interazione col mondo e con gli altri individui, formando l'individuo e la sua singolare personalità. C'e da dire che il film segue particolarmente bene e anche alla lettera questo processo, con uno slancio creativo ed emotivo che è da ammirare.

    Non conoscevo questa teoria, anche se immaginavo che gli sceneggiatori avessero attinto a qualche particolare fonte per sviluppare la storia. A me poi è piaciuta in modo particolare la scelta di rappresentare i tratti distintivi della personalità di un individuo con delle isole, che si modificano e si moltiplicano attraverso il processo di crescita. E se Riley ha creato così tante nuove isole in un anno di tempo soltanto, pensate a come potrebbe essere intricato l'arcipelago di un trentenne!

    CITAZIONE
    e poi c'erano delle battute che devi avere già un bel po' di vissuto sul groppone per comprendere immediatamente dopo

    Vero! E, cavolo, a momenti sembrava proprio che mi stessero leggendo nel pensiero! Certe considerazioni, certe battute, specialmente di Tristezza... sono veramente profonde e mature. Se Ratatouille resta il film Pixar più complesso dal punto di vista emotivo (e ti pareva che non era anche il tuo preferito? XD), Inside Out è sicuramente quello con il quale è più facile identificarsi.

    CITAZIONE
    Quest'ultima cosa in particolare secondo me è quella che degrada un tantino i prodotti Pixar sul finale. A volte ho come la sensazione che pensino che i bambini son tutti scemi e non possono capire se non c'è di mezzo un qualche avvenimento per cui d'improvviso, nella mezz'ora che chiude un crescendo narrativo ammirevole, capita praticamente sempre che ad esempio un vecchio che fino al momento prima soffriva di sciatica e girava col bastone da passeggio si trasformi come d'incanto in un perfetto Indiana Jones che s'arrampica su liane e si getta da palazzi.

    Eccolo lì, il "problemino" della Pixar. Film come Up o Wall-E (che rimangono comunque belli) ti conquistano dalla prima scena, hanno una mezz'ora iniziale stratosferica, poi però la trama vira improvvisamente e il tutto diventa inverosimile e quasi surreale. Si potrebbe dire che non è più la vita, ma è un cartone.
    Anche per Inside Out ho letto qualche critica di personaggi non ben identificati che sostengono che anche qui dopo la prima mezz'ora il film declini, ma secondo me non è proprio vero. Anche perché Bing Bong non c'è nella prima mezz'ora. Bing Bong E' il film.
     
    .
  11.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar


    ◆◆◆◆◆◆◆◆

    Group
    Admin
    Posts
    3,899
    Location
    Hobbiton

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Non posso perdonare Pixar per il corto assolutamente indegno che ha presentato. Come diavolo è possibile che dei campioni di cortometraggio come loro, che hanno fatto Geri's Game, Night&Day, For the birds, l'esordio di Up e un sacco d'altre cose da manuale propongano una porcata del genere? Fa schifo!!! Sembra infinito dal gran che è brutto!!! Le animazioni sono curate così e così, giusto per arrivare alla sufficienza, la storia è di una banalità imbarazzante che io già con quella dello scorso anno degli ombrelli, che pure era graziosa, già mi ero chiesta se non si erano rotti le balle di animare oggetti che poi s'innamoravano. Abbiamo capito che lo sapete fare, ma basta, è sempre la stessa storia!!! Almeno l'anno scorso l'animazione era superlativa, stavolta è pure mezza sfocata. Il momento bello è stato quando ho ridotto in lacrime l'intera sala per il tanto ridere quando attorno alla vulcana sommersa si sono attivate delle bocche laterali dicendo "Oh, ha scoreggiato". Poi voglio seriamente prendere a cazzotti chi ha pensato alla canzone idiota d'accompagnamento che è di uno scontato decadente da non poterla sopportare con quel dannato ukulele e la metrica sballata completamente in italiano. Oh un ukulele e una voce dolce, che sorpresa! Poi canta la vulcana ed è Malika Ayane. PURE!!! Ma mi prendete in giro? Ci mancava solo che al posto di The End mi scrivessero "Eli insultaci". Che schifo! E poi cosa diamine c'entra col film? Ma che roba è? Che porcata!!!

    CITAZIONE
    Sì questo è il discorso a parte che intendevo per Lava! :lol: Veramente imbarazzante... strano poi, perché fino ad un secondo prima dell'happy ending sembrava la storia della mia vita, così tanta sfiga in amore ce l'abbiamo solo io e il vulcano al mondo! Quando la tipa emerge ed è girata dall'altra parte mi sono sbellicata! XD Però poi ci hanno rifilato il finale zuccheroso e beh, lasciamo perdere. -_-
    La Pixar ha un po' questa mania di voler dotare qualsiasi cosa di sentimenti (mancano solo gli acari della polvere ormai) sia nei film che nei corti, ma il problema non è quante volte lo fai, ma come lo fai. Il film in sé, Inside Out, parla di emozioni che provano emozioni, non so se mi spiego, ma è realizzato talmente bene che non ti accorgi del paradosso. Il corto è banale, stucchevole e sicuramente il fatto che sia interamente cantato non aiuta... anzi.

    Il film lo commento poi, perché ora non ho abbastanza tempo, intanto commenterò il corto (per il quale avevo intenzione di aprire la scheda, ma ormai... :D)

    ma come siete poco romantiche XD (ahahah a "ha scoreggiato" sarei morta dal ridere anch'io XD) io l'ho trovato dolcissimo, ero incantata *-* ok sapete ormai che adoro i musical, quindi per me ben vengano le parti cantate, adoro l'ukulele e quel motivetto gioioso l'avrei ascoltato all'infinito... anzi, per almeno una settimana io e mia sorella l'abbiamo cantato a ripetizione, in inglese perché il testo è più carino e meno stucchevole, e pure mia mamma che non aveva ancora visto il film l'ha imparato e s'è messo a cantarlo facendo la doppia voce... immagino che inferno sarebbe stato per voi casa mia quei giorni! :lol:
    La trama, lo riconosco, è banale e ha un finale mieloso che guasta la bellezza del corto, avrebbero semplicemente dovuto ideare un finale più dolceamaro. Ero un po' delusa alla fine, ma ripeto, la gioia che mi trasmette quel motivetto (ripeto, in inglese è meglio, oppure questa cover italiana, in cui viene creato un gioco di parole che ricordi LAVA-LOVE, cioè MAGMA-M'AMA) ha parzialmente cancellato quella per la trama scialbina. Un peccato!
    Però non si può dire che l'animazione non sia bella! È stupenda!!!
     
    .
  12. Crispilla
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Però non si può dire che l'animazione non sia bella! È stupenda!!!

    Infatti io non ho criticato l'animazione, quella è stata Merope. Quella mi è piaciuta, specialmente l'inizio con le riprese panoramiche dell'isola e dell'oceano.
    Non ho avuto tempo di andare a cercare la canzoncina in originale, però non mi sorprende che sia migliore; non è certo una novità che la traduzione rovini in qualche modo le canzoni. Però lo stesso oh... troppo, troppo. Senza il lieto fine l'avrei apprezzato di più, dopo essermi tagliata le vene ovvio.
    Comunque se vuoi fare la scheda del corto poi facciamo copia e incolla di questi commenti! :D
     
    .
  13. Merope Wood
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Immagino che inferno sarebbe stato per voi casa mia quei giorni!

    Oh, anch'io l'ho cantata tanto... In maniera stridula eheheh la bimba si diverte un mondo.

    Peraltro le gag del film sono stupendissime, soprattutto certe; alcune sono anche banali, ma altre risultano particolarmente ispirate... E' come se, all'interno del film ci fossero delle parentesi che sono come piccoli corti in esso incastonati... Anche se poi si riconnettono in qualche maniera alla trama e danno per scontata una certa conoscenza dei personaggi preconcetta, ci sono degli episodi che veramente sembrano uno stacco; potrebbero tranquillamente non esserci ai fini della trama, ma arricchiscono parecchio il contenuto... Poi, va beh, hanno anche una loro utilità, non tanto per la trama, ma proprio per "recuperare il tempo perduto" facendo nascere più velocemente una simpatia per BingBong. E' sempre un problema inserire un nuovo obiettivo o un nuovo personaggio a film inoltrato (avevo di Django Unchained, che pareva essere 2 film attaccati insieme, e più volte ho ammirato Hitchcock per la sua capacità di dare 2 tempi al film mettendoci in mezzo un falso epilogo in maniera così brillante da riuscire a mantenere l'opera compatta) e Pixar è stata molto brava a farlo inquadrare subito allo spettatore, non per quello che rappresenta, ma ancor prima per la sua soggettività, sia attraverso le gag con Gioia che attraverso il momento di sconforto con Tristezza. Se BingBong non fosse stato reso così bene sarebbe crollato un buon 40% del film, quello avventuroso proprio, e di conseguenza tutto il resto, come un castello di carte.
    Una delle migliori scene di cui parlavo, se non proprio la più bella, è quella della camera del pensiero astratto, con le 4 fasi di destrutturazione del pensiero mostrate direttamente sui protagonisti attingendo all'arte... Bello, bello, bello...

    E' anche tanto bello che abbiano sviluppato ciascuna emozione su di una figura geometrica molto semplice, se non proprio essenziale; è una cosa che sta bene ovviamente col fatto che siano emozioni principali e che è proprio anche azzeccata per l'associazione forma-sentimento: paura è un rettangolo spiegazzato per farlo tremante (di paura appunto), disgusto è composto indicativamente da tre triangoli essenziali per farsi vedere snob, cosa poi potenziata dalle vesti scicchettose e dal ruolo che le viene assegnato, che non è quasi mai quello di disgustarsi in sé e per sé, ma piuttosto quello di discernere ciò che dovrebbe disgustare e ciò che dovrebbe piacere in base al trend dei coetanei Riley, Paura è una sorta di sfera che si lascia andare, molto carino contando come lei si butti a terra/abbatta (sembra una sorta di blob, quasi dicesse "Sono così triste da non avere la forza di mantenere una forma) e Gioia è una figura puntuna che ricorda tanto una stella o comunque qualcosa di brillante e frizzante.
    Lo studio dei personaggi è curato persino dal punto di vista delle forme base.
    E appunto, come dicevo prima, ma anche nel primo messaggio, non si può criticare il fatto che il film viri in altro... Primo perché, cosa volevano?, non poteva mica stare tutto il tempo attorno a un tavolo di comando (anche perché poi si sarebbero lamentati del fatto che fosse "lento" perché dire "ho una cultura cinematografica e generica troppo bassa per riuscire a godermi un film con ritmi diversi da quelli di un blockbuster per me è troppo") e secondo perché capita quello che deve capitare, quando deve capitare. Onestamente, chi non riesce a godersi nemmeno un po' questo film farebbe meglio a tornare a guardare Peppa Pig o i Teletubbies perché ha la testa tarata per quel genere di prodotto mentre questo è già troppo adulto.
     
    .
12 replies since 2/8/2015, 16:54   185 views
  Share  
.