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Il libro
Titolo originale Wuthering Heights
Autore Emily Brontë
1ª ed. originale 1847
Genere romanzo
Lingua originale inglese
Ambientazione 1757 -1802
Trama
Il romanzo di Emily Brontë narra la storia di Heathcliff, del suo amore per Catherine, e di come questa passione alla fine li distrugga entrambi: tema centrale del libro è difatti l'effetto distruttivo che il senso di gelosia e lo spirito di vendetta possono avere sugli individui. La storia è raccontata a ritroso come una sorta di lungo racconto che Ellen Dean, o Nelly (la governante della famiglia) racconta al signor Lockwood, il nuovo affittuario di Thrushcross Grange; il finale è invece ambientato l'anno successivo alla partenza di Mr. Lockwood.I film
Titolo originale Wuthering Heights
Titolo italiano La voce nella tempesta
Paese di produzione Stati Uniti
Anno 1939
Durata 103 min
Genere drammatico, sentimentale
Regia William Wyler
Soggetto Emily Brontë (romanzo)
Sceneggiatura Charles MacArthur, Ben Hecht, John Huston
Produttore Samuel Goldwyn
Fotografia Gregg Toland
Montaggio Daniel Mandell
Musiche Alfred Newman
Interpreti e personaggi
Merle Oberon: Cathy Linton
Laurence Olivier: Heathcliff
David Niven: Edgar Linton
Flora Robson: Ellen Dean
Donald Crisp: Dr. Kenneth
Geraldine Fitzgerald: Isabella Linton
Leo G. Carroll: Joseph Earnshaw
Miles Mander: Lockwood
Cecil Kellaway: sig. Earnshaw
Hugh Williams: Hindley Earnshaw
Trama
Gli Earnshaw vivono nella Casa Nera, in una landa della brughiera dello Yorkshire. Un giorno il signor Earnshaw torna a casa dai suoi due figli Hindley e Cathy portando con sé un trovatello, Heathcliff. Hindley male accoglie il nuovo arrivato, che però diventa ben presto l'anima gemella di Cathy. Morto il padre, Hindley, che ha sempre odiato Heathcliff, lo mette alle stalle, mentre Cathy non rinuncia ai propri sentimenti verso d lui. Ma la condizione sociale della ragazza impedisce le desiderate nozze e Heathcliff, ritenendosi non più amato da Cathy, abbandona la casa e parte per l'America mentre lei sposa il vicino, il gentiluomo Edgar Linton. Hindley diventa un alcolizzato e si copre di debiti ed un giorno Heathcliff torna, arricchito e nuovo padrone della Casa Nera. Egli cerca in ogni modo di vendicarsi di quanto ha sofferto: tiene in casa Hindley per rinfacciargli gli antichi soprusi e tenta di risvegliare nella sua compagna d'infanzia il vecchio amore, facendola ingelosire sposando Isabella, sorella di Edgar. Ma il contrasto di sentimenti in Cathy, che vuole ad ogni costo essere fedele al marito, la conduce in breve a morte. Heathcliff continua a vivere aspettando il momento in cui la raggiungerà.
Premi
1940 - Premio Oscar
Migliore fotografia a Gregg Toland
Nomination Miglior film alla Samuel Goldwyn Production
Nomination Migliore regia a William Wyler
Nomination Miglior attore protagonista a Laurence Olivier
Nomination Miglior attrice non protagonista a Geraldine Fitzgerald
Nomination Migliore sceneggiatura non originale a Ben Hecht e Charles McArthur
Nomination Migliore scenografia a James Basevi
Nomination Miglior colonna sonora a Alfred Newman
1939 - National Board of Review Award
Migliori dieci film
1939 - New York Film Critics Circle Award
Miglior film
Titolo originale Abismos de pasión
Titolo italiano: Cime tempestose
Paese di produzione Messico
Anno 1954
Durata 90 min
Genere drammatico, fantastico
Regia Luis Buñuel
Soggetto Emily Brontë
Sceneggiatura Luis Buñuel, Julio Alejandro
Fotografia Agustín Jiménez
Montaggio Carlos Savage
Musiche Richard Wagner (Tristano e Isotta)
Scenografia Raymundo Ortiz
Interpreti e personaggi
Irasema Dilian Catalina
Jorge Mistral Alejandro
Lilia Prado Isabel
Ernesto Alonso Eduardo
Francisco Reiguera José
Hortensia Santoveña María
Jaime González Quiñones Jorge
Luis Aceves Castañeda Ricardo
Trama
Tratto dal romanzo famosissimo (1847) di Emily Brontë, è la disperata, tempestosa storia dell'amore ardente tra Alejandro e Catalina. L'inquieta ragazza cerca la serenità e l'amore nella normalità senza sapere che il suo destino è segnato. Resta a tutt'oggi l'opera più inclassificabile di L. Buñuel. È un film duro, senza concessioni dove Buñuel è fedele allo spirito più che alla lettera del romanzo il cui senso profondo "sta nell'esaltazione dell'amour fou anche se egli ne sottolinea gli aspetti pessimistici e mortali" (Auro Bernardi). Purtroppo gli interpreti, imposti dai produttori, sono mediocri. I. Dilian, prima di trasferirsi in USA, lavorò in Italia. Altro titolo originale: "Cumbres borrascosas".
Titolo originale Wuthering Heights
Titolo italiano Cime tempestose
Lingua originale inglese
Paese di produzione Gran Bretagna
Anno 1970
Durata 104 min
Genere drammatico
Regia Robert Fuest
Soggetto dal romanzo Wuthering Heights di Emily Brontë
Sceneggiatura Patrick Tilley
Casa di produzione American International Pictures (AIP)
Fotografia John Coquillon
Montaggio Ann Chegwidden
Musiche Michel Legrand
Interpreti e personaggi
Timothy Dalton: Heathcliff
Anna Calder-Marshall: Catherine Earnshaw Linton
Harry Andrews: Mr. Earnshaw
Pamela Brown: Mrs. Linton
Judy Cornwell: Nelly Dean
James Cossins: Mr. Linton
Rosalie Crutchley: Mrs. Earnshaw
Hilary Heath: Isabella Linton
Julian Glover: Hindley Earnshaw
Hugh Griffith: dottor Kenneth
Morag Hood: Frances Earnshaw
Ian Ogilvy: Edgar Linton
Trama
Il grande amore, avvelenato dalla vendetta, tra il trovatello, selvaggio Heathcliff e la bella, ambiziosa Cathie, figlia del proprietario terriero nell'Inghilterra dell'Ottocento. Tratto dal romanzo (1847) di Emily Bronte, filmato anche da William Wyler (La voce nella tempesta, 1939), il film ne costituisce una illustrazione non più che decorosa.
Titolo originale Emily Brontë's Wuthering Heights
Titolo italiano Cime tempestose
Paese di produzione Regno Unito, Stati Uniti
Anno 1992
Durata 105 min
Genere drammatico, romantico
Regia Peter Kosminsky
Soggetto Emily Brontë
Sceneggiatura Anne Devlin
Casa di produzione Paramount Pictures
Fotografia Mike Southon
Montaggio Tony Lawson
Musiche Ryûichi Sakamoto
Interpreti e personaggi:
Ralph Fiennes: Heathcliff
Juliette Binoche: Cathy Earnshaw Linton / Catherine Linton
Jeremy Northam: Hindley Earnshaw
Simon Shepherd: Edgar Linton
Sophie Ward: Isabella Linton
Janet McTeer: Nelly Dean
Jason Riddington: Hareton Earnshaw
Jonathan Firth: Linton Heathcliff
Trama
Heathcliff, figlio di ignoti, è stato allevato da Earnshaw. Alla sua morte, il figlio Hindley tormenta Heathcliff che trova conforto in Catherine, sorella del crudele ragazzo, di cui si innamora. Rifiutato dalla ragazza, fugge. Tornato dopo tre anni trova Catherine sposata a Edgar Linton di cui sposa la sorella per vendicarsi. Catherine intanto muore, tormentata dal rinato amore per Heathcliff, dopo aver avuto una bambina. La rabbia di Heathcliff si scatena anche contro Hareton, il figlio di Hindley, ormai ridotto in suo potere. Heathcliff muore distrutto dal suo stesso odio.
Titolo originale Wuthering Heights
Paese Gran Bretagna
Anno 1998
Regia David Skynner
Produzione: LWT London Weekend Television
Interpreti e personaggi
Robert Cavanah: Heathcliff
Peter Davison: Joseph Lockwood
Orla Brady: Cathy
Tom Georgeson: Joseph
Matthew Macfadyen: Hareton Earnshaw
Sarah Smart: Catherine Linton
Kadie Savage: Young Cathy
Ken Kitson: Mr. Earnshaw
Kevin Knapman: Young Hindley (as Kevin Jones)
Terry Clynes: Young Heathcliff
Polly Hemingway: Nelly Dean
Ian Shaw: Hindley
Trama
Bistrattato trovatello Heathcliff e la sua sorellastra Catherine s'innamorano, ma quando lei sposa un uomo benestante, Heathcliff diventa ossessionato dalla vendetta, anche nei confronti della generazione successiva.
Titolo italiano Cime tempestose
Paese Italia
Anno 1956
Genere sceneggiato televisivo
Puntate 4
Durata per un totale di 221' circa
Regia Mario Landi
Soggetto dal romanzo omonimo di Emily Brontë
Sceneggiatura Mario Landi - Leopoldo Trieste (adattamento televisivo di Enrico Piceni)
Produzione RAI
Prima TV Italia
Dal 12 febbraio 1956
Al 4 marzo 1956
Interpreti e personaggi
Massimo Girotti, Heathcliff
Annamaria Ferrero, Catherina / Cathe
Alberto Bonucci, Hindley
Giancarlo Sbragia, Edgar Linton
Irene Galter, Isabella Linton
Armando Francioli
Luigi Pavese, Lockwood,
Margherita Bagni, Ellen
Edoardo Toniolo, Joseph
Aleardo Ward
Paolo Foti, Heathcliff bambino
Ludovica Modugno, Catherina bambina
Titolo italiano Cime tempestose
Paese Italia
Anno 2004
Formato miniserie TV
Genere drammatico, storico
Puntate 2
Durata 200 min
Regia Fabrizio Costa
Produzione RAI
Prima TV in italiano (gratuita)
Dal 4 ottobre 2004
Al 5 ottobre 2004
Interpreti e personaggi
Alessio Boni: Heathcliff
Anita Caprioli: Catherine
Franco Castellano: Ivory
Trama
La fiction comincia con un viandante che, persosi durante una tempesta di neve, chiede ospitalità in una casa isolata. Qui l'uomo, spaventato dalle stranezze del giovane padrone di casa e terrorizzato dalla vista dello spirito di una donna che vuole entrare da una finestra, si fa raccontare la storia del misterioso spettro da una vecchia cameriera.
La donna comincia a narrare la vicenda di un piccolo zingaro che, senza un nome e senza un soldo, salva il padre di Catherine (lo spirito femminile), in viaggio per affari, dall'assalto di alcuni briganti. L'uomo sarà così riconoscente al piccolo che lo porterà a casa sua, lo tratterà con amore e gli darà il nome del figlio morto anni prima: Heathcliff.
Il tempo passa e tra Heathcliff e Catherine, figlia naturale dell'uomo che l'ha cresciuto, nasce un amore totalizzante ed intenso, che sarà terribilmente contrastato dal fratello maggiore di Catherine, Hindley, avido ed invidioso, che ha sempre odiato Heathcliff. Le convenzioni sociali dell'Ottocento, inoltre, impedivano un matrimonio tra uno zingaro e una ragazza "di buona famiglia".
Ad impedire la consacrazione dell'amore tra i giovani interverrà anche un destino avverso ed una serie di avvenimenti che culmineranno con la morte di Catherine e che impediranno ai due innamorati di stare insieme.
Dopo la morte della giovane donna Heathcliff impazzisce e si rifugia nella sua vecchia e spettrale casa, assieme a qualche inserviente, non riuscendo a rassegnarsi. Sente e vede il fantasma di Catherine, che vuole stare con lui, apparire ad ogni tempesta di neve.
La storia si conclude con la morte di Heathcliff e l'unione delle due anime, del giovane e di Catherine, che finalmente serene ed unite, si allontanano lentamente sotto gli occhi increduli del viandante.
Titolo originale Wuthering Heights
Titolo italiano Wuthering Heights
Paese di produzione Regno Unito
Anno 2011
Durata 129 min
Genere drammatico, romantico
Regia Andrea Arnold
Soggetto Emily Brontë (romanzo)
Sceneggiatura Olivia Hetreed
Produttore Robert Bernstein, Kevin Loader, Douglas Rae, Rosa Romero
Casa di produzione Ecosse Films
Fotografia Robbie Ryan
Montaggio Nicolas Chaudeurge
Interpreti e personaggi
Kaya Scodelario: Catherine Earnshaw
James Howson: Heathcliff
Oliver Milburn: Mr. Linton
Nichola Burley: Isabella Linton
James Northcote: Edgar Linton
Lee Shaw: Hindley Earnshaw
Amy Wren: Frances Earnshaw
Shannon Beer: Catherine Earnshaw da bambina
Solomon Glave: Heathcliff da bambino
Steve Evets: Joseph
Paul Hilton: Mr. Earnshaw
Simone Jackson: Nelly Dean
Trama
Il film è il tetro racconto di un amore appassionato e contrastato, rivalità tra fratelli e vendette. Un contadino dello Yorkshire in visita a Liverpool incontra per la strada Heathcliff, un ragazzo senzatetto. Decide di accoglierlo in famiglia, portandolo con sé tra le sperdute colline dello Yorkshire, dove il ragazzo instaura una relazione ossessiva con Catherine, la figlia del contadino. Mentre i ragazzi crescono, i familiari e i vicini rimangono invischiati negli spietati giochi di famiglia, alimentati da orgoglio e presunzione. Pur essendo un dramma d’epoca, la storia affronta temi attuali, come il razzismo e la dipendenza, ed eterni, come la gelosia, l’odio verso l’altro, l’amore e la famiglia. Il film è ambientato nelle aspre campagne dello Yorkshire, che di questa storia crudele e appassionata sono lo sfondo ideale e al tempo stesso uno dei protagonisti.
Premi
Festival di Venezia 2011: Premio Osella per il migliore contributo tecnico a Robbie Ryan per la fotografia
Seminci 2011: miglior fotografia, menzione speciale ai giovani attori (Shannon Beer e Solomon Glave)
Camerimage 2011: rana di bronzo
Altri adattamenti
La prima trasposizione cinematografica del romanzo è del 1920.
Un adattamento del 1953 per la BBC fu realizzato da Higel Kneale, diretto da Rudolph Cartier e interpretato da Yvonne Mitchell, nel ruolo di Cathy; questa versione non è più presente negli archivi della BBC.
Nel 2009 la Mammoth Screen ha prodotto la più recente trasposizione televisiva, per la regia di Coky Giedroyc, la sceneggiatura di Peter Bowker con Tom Hardy nel ruolo di Heathcliff e Charlotte Riley in quello di Cathy.SPOILER (clicca per visualizzare). -
Crispilla.
User deleted
Beh, complimenti per la scheda intanto! E' una di quelle che non mi è mai venuta voglia di aprire perchè sinceramente detesto Cime tempestose! Quindi approfitto per dire la mia così poi puoi fare altrettanto senza post consecutivi!
Ho letto questo romanzo qualche mese dopo Jane Eyre e lasciatemi dire che tra le due sorelle Bronte preferisco Charlotte tutta la vita! Emily può giusto lustrarle le scarpe! XD Ok, è scritto bene (è pur sempre un classico...), quindi anche se non mi è piaciuto quasi per niente, lo stile rimane superiore al pattume odierno, ed è per questo che mi pare di aver dato 3 stelle su anobii e che comunque incoraggerei chiunque a leggerlo. Detto questo, storia e personaggi sono due grossi problemi: per quanto sia meschino e diabolico, Heathcliff è l'unico personaggio sopportabile, perchè almeno è coerente cavolo! Cathy è una banderuola, non riesce a prendere una decisione che sia una senza pentirsene un secondo dopo e, soprattutto, dando la colpa del suo errore agli altri! Adesso spiegami: come puoi accusare Heathcliff di averti fatto soffrire se sei stata tu ad abbandonarlo e trattarlo come un pezzente nel momento stesso in cui hai conosciuto Edgar e ti hanno messo un vestitino carino?! (Oddio sto parlando con un personaggio letterario!XD)
Scusate, ma per me Cathy non è un'eroina romantica, è soltanto un'oca stupida. Ed estremamente stupide sono anche Isabel e la figlia di Cathy, un'altra povera scema che si fa raggirare in tutti i modi possibili ed immaginabili, arrivando persino ad acconsentire a sposare il figlio malato di Heathcliff! Ogni volta che leggevo di lei che tornava al suo capezzale (anche lui, tra l'altro, l'avrei ammazzato per quanto è lamentoso e odioso) mi veniva da urlare "Ma quanto scema sei da 0 a 100?? Cosa ci fai ancora lì porca miseria!".
Sì, insomma... una sofferenza.
L'unico elemento che salvo è quello gotico, che traspare dalla descrizione della brughiera, delle dimore, ma soprattutto dall'immagine del fantasma di Cathy alla finestra che torna a tormentare Heathcliff. Quello è vagamente intrigante, se non altro.
Ah, beh, al romanzo va anche attribuito il merito di aver ispirato la canzone Wuthering Heights di Kate Bush, che adoro!. -
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Che bello, tutta questa fatica per un libro che detesti! Non potevi dire cosa migliore XD
Scherzi a parte, è stato un sacrificio sopportabile perché al contrario di te ho adorato il libro... l'ho finito giusto un paio di giorni fa, anche se conoscevo bene la storia perché secoli fa avevo letto una riduzione in inglese di poco più di 100 pagine e avevo visto la fiction del 2004 (che è fedele al romanzo fino ad un certo punto). Però per quanto il libro che avevo letto fosse fedele, m'è sempre venuta voglia di leggere il romanzo per intero.
Ebbene al contrario di te si può dire che ami incondizionatamente questo libro!
E' uno dei romanzi ottocenteschi più atipici che conosca e forse questo lo riveste di una luce particolare ai miei occhi. Sebbene sia generalmente considerato un romanzo romantico (nel senso moderno del termine) in realtà la storia d'amore è solo una piccola parte del romanzo... l'amore è soffocato dalla vendetta, dal dolore, dalla violenza che avvolgono i personaggi in una spirale che li stritola... è uno dei romanzi più cupi e negativi che abbia mai letto, eppure ha dei momenti di luce straordinari... è selvaggio, è aspro, è tempestoso come la brughiera desolata che fa da sfondo alle vicende dei personaggi...
e io li capisco, avendo vissuto 5 mesi e mezzo nel North Yorkshire! Sono andata anche a vedere la casa delle sorelle Brontë, ho fiutato con il mio stesso naso l'"allegrezza" che pervade quei luoghi... silenzio, colori tetri, nuvolacce che si spostano nel cielo grigio, cimiteri su cimiteri con lapidi dissestate e ricoperte di muschio e licheni, aria fredda e pungente, distese di verde intenso e vegetazione selvatica e incolta, rocce, ruscelletti, villaggi dai colori fumosi... d'estate è un posto magico, silenzioso e coperto di fiori viola, ma d'inverno è un luogo profondamente inquietante. Cioè il posto perfetto per lasciare che l'umidità, il grigiume, l'asprezza e l'immensità dei luoghi corrodano l'anima, facciano macerare sentimenti e acuire violente passioni...
Cime tempestose è un romanzo figlio di quei luoghi, ha una forza "primitiva" e autentica che si sente subito... sono stata subito travolta dalle ambientazioni, dai personaggi così vivi, dalle passioni così intense!
Anche se è un romanzo cupo, con personaggi tristi e spesso stupidi... anch'io condivido le tue impressioni su Catherine, anch'io penso che sia un personaggio poco intelligente e volubile... soprattutto viziato e superficiale, colpevole di aver trattato Heathcliff con troppa leggerezza... però non so come mai la sua incapacità (come quella di tutti gli altri personaggi) di agire, di farsi valere, di non lasciarsi ammorbare dall'atmosfera malsana e quasi velenosa di quel clima opprimente e di quelle terre tetre e popolate di spiriti, mi ha suscitato compassione... tutti i personaggi si lasciano andare ad un destino ineluttabile, una morte certa, un piano più alto... si avrebbe voglia di scuoterli, di farli reagire... uno che si ubriaca fino ad uccidersi, uno che si abitua a farsi trattare male e finisce con l'amare il suo aguzzino e via di questo passo. Ma trovo comunque che questi tetri burattini siano in ogni caso assolutamente affascinanti, soprattutto per quanto riguarda il delineamento della loro psicologia, così acutamente indagata, nelle sue sfumature... i diversi effetti che hanno su di loro la solitudine, le privazioni, la mancanza di una persona cara, l'atmosfera uggiosa della brughiera sono veramente tratteggiati benissimo. Soprattutto è il senso di solitudine che muove i personaggi... un'altra ambientazione avrebbe sicuramente cambiato il racconto... è affascinante per me vedere come la mente e il cuore s'adattano, s'abituano, si trasformano al cambiare del contesto... anche se sono storie d'abbruttimento e di degradazione...
E poi c'è il tormento dei personaggi a scavare dentro di loro e a manifestarsi anche concretamente sotto forma di fantasmi nel caso di Heathcliff ad essere descritto così bene.
Questo romanzo è impregnato di male e non è una lettura molto piacevole a pensarci... gli unici momenti piacevoli sono quelli in cui una passione positiva si apre uno spiraglio di luce in mezzo a tanta follia distruttrice... ma sono pochi momenti, sebbene per me bellissimi. Alcuni pensieri che Heathcliff e Catherine esprimono sul loro rapporto sono di una potenza e di una poesia emozionanti.
Penso che questo romanzo, o lo si ama, o lo si odia. E' troppo violento, è troppo estremo perché si abbiano vie di mezzo.
Conservo un brutto ricordo invece di Jane Eyre! Iniziato anni fa e lasciato a metà... al contrario del libro della sorella, l'ho trovato noiosissimo e prolisso, sebbene la protagonista femminile avesse tutto un altro spessore rispetto a Catherine... e non lascio praticamente mai i romanzi a metà...
ho anche visto il film di Zeffirelli, ma non mi ha detto molto... insomma è proprio la storia che secondo me non ha il fascino e la potenza di quella della sorella.. -
Crispilla.
User deleted
No no, Jane Eyre è certamente tra i miei 5 libri preferiti, mentre questo a malapena lo considero. E il motivo principale (mi sono dimenticata di dirlo che beota), oltre ai miei già citati problemi di sopportazione dei personaggi, è che io non riesco proprio ad accettare il concetto di un amore che ferisce e distrugge. Per me l'amore è il sentimento più positivo che esista, non tollero che una scrittrice o chiunque altro pretenda che io creda che due persone si amino realmente, quando non fanno altro che mortificarsi e farsi soffrire a vicenda. Addirittura l'amore che uccide... no, non esiste.
Ah, l'altra cosa che mi sono dimenticata di dire è che di tutti gli adattamenti ho visto solo quello con Juliette Binoche e Ralph Fiennes, che, essendo molto fedele, mi ha trasmesso esattamente le stesse sensazioni del libro. Mi è piaciuta solo la brughiera, anche lì..