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Crispilla
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Ah sì concordo su tutta la linea! Anche su di me il film ha avuto lo stesso effetto, ovvero di farmi piangere e ridere insieme, di lasciarmi addosso questa sensazione di benessere, appagante, insieme però ad un velo di malinconia.
La cosa che mi ha commossa maggiormente, alla fine, è il fatto che la Travers sia stata capita da Disney; è una donna difficile da gestire, con la quale è quasi impossibile ragionare, che non ha filtri, dice quello che pensa senza nessuna esitazione, senza preoccuparsi di mancare di rispetto o ferire i sentimenti di qualcuno (lo sceneggiatore e i compositori, poverini, mi facevano una pena! In fondo, cercavano di fare del loro meglio per realizzare una buona trasposizione e puntualmente le loro idee venivano bocciate), che non accetta i compromessi, che in sostanza dice "O si fa come dico io, oppure non si fa nulla"... sarebbe stato più che comprensibile, credo, se Disney l'avesse semplicemente mandata al diavolo, rinunciando all'intero progetto. Per questo trovo la sua determinazione, la sua pazienza, davvero encomiabili, e sono la dimostrazione di quanto sentisse sua la storia di Mary Poppins. E' evidente che per lui non si trattava soltanto di un'operazione commerciale, altrimenti non avrebbe sopportato tutte le battaglie con la Travers. E penso che per uno scrittore, trovare qualcuno che dimostri di tenere anche solo la metà di quanto tu tieni alla tua storia (tanto quanto sarebbe impossibile), che capisca il messaggio che vuoi trasmettere e non cerchi di snaturarlo, che rispetti e ami il tuo lavoro, beh, non è possibile che esista una sensazione migliore al mondo. Ed è proprio di questo secondo me che la Travers si accorge durante la prima. Ed è per quello che io ho pianto come una fontana..
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