Il Gattopardo

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  1. Crispilla
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    IL LIBRO:
    Il_gattopardo



    Titolo: Il Gattopardo
    Autore: Giuseppe Tomasi di Lampedusa
    Genere: storico
    Anno: 1958
    Nazione: ITALIA
    Edito da: Feltrinelli
    Trama: Unico romanzo di Tomasi di Lampedusa, racconta il tramonto della nobiltà siciliana di fine '800 attraverso la carismatica e malinconica figura del Principe Fabrizio di Salina; all'arrivo dei Garibaldini, egli sente inevitabile il declino e la rovina della sua classe. Approva il matrimonio del nipote Tancredi, senza più risorse economiche, con la figlia, che porta con sé una ricca dote, di Calogero Sedara, un astuto borghese.

    Libro sottoposto a Lettura collettiva ad Ottobre 2013.

    IL FILM:
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    Titolo: Il Gattopardo
    Regia: Luchino Visconti
    Genere: drammatico, storico
    Anno: 1963
    Nazione: ITALIA, FRANCIA
    Cast:
    Burt Lancaster: Principe Don Fabrizio di Salina
    Claudia Cardinale: Angelica Sedara/Donna Bastiana
    Alain Delon: Tancredi di Falconeri
    Paolo Stoppa: Don Calogero Sedara
    Rina Morelli: Principessa Maria Stella di Salina
    Romolo Valli: Padre Pirrone
    Terence Hill: Conte Cavriaghi
    Pierre Clémenti: Francesco Paolo di Salina
    Lucilla Morlacchi: Concetta
    Giuliano Gemma: Generale di Garibaldi
    Ida Galli: Carolina
    Ottavia Piccolo: Caterina
    Carlo Valenzano: Paolo
    Brook Fuller: Principe
    Anna Maria Bottini: Mademoiselle Dombreuil, Governante
    Premi:

    David di Donatello 1963
    Miglior produttore a Goffredo Lombardo
    Nastri d'argento 1964
    Migliore fotografia a colori a Giuseppe Rotunno
    Migliore scenografia a Mario Garbuglia
    Migliori costumi a Piero Tosi
    Nomination Regista del miglior film a Luchino Visconti
    Nomination Migliore sceneggiatura a Suso Cecchi D'Amico, Luchino Visconti, Massimo Franciosa, Pasquale Festa Campanile ed Enrico Medioli
    Nomination Migliore attrice non protagonista a Rina Morelli
    Nomination Migliore attore non protagonista a Romolo Valli
    Premio Feltrinelli 1963
    Premio per le arti - Regia cinematografica
    Festival di Cannes 1963
    Palma d'oro a Luchino Visconti
    Premi Oscar 1964
    Nomination Migliori costumi a Piero Tosi
    Golden Globe 1964
    Nomination Miglior attore debuttante ad Alain Delon
    National Board of Review Awards 1963
    Migliori film stranieri

    Tratto da wikipedia e ibs.it
     
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  2. Crispilla
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    Che romanzo straordinario! E' stata una vera rivelazione per me!
    Stile veramente sublime, scrittura scorrevole e piacevole, si legge comodamente in un paio di giorni. E' forse il miglior libro sull'800 italiano, e il fatto che sorprende di più è che sia stato scritto cent'anni dopo! Anche se probabilmente se fosse stato scritto mentre ciò che viene narrato stava ancora accadendo, non avremmo ricevuto un ritratto così completo e vivido della decadenza della nobiltà siciliana; perchè in effetti il romanzo inizia nel 1860 e termina nel 1910 e quei quasi 50 anni che intercorrono tra la fine della storia e l'epoca in cui viene scritta sono fondamentali per definire la forma e lo stile del romanzo. In alcuni punti l'autore partecipa alle vicende, anche emotivamente, mentre in altri punti (specialmente nel finale) sembra un osservatore distaccato, che conosce a fondo i sentimenti dei personaggi e legge nelle loro coscienze, quel che si definisce narratore onniscente.
    Probabilmente un punto di vista così comprensivo di tutto ma allo stesso tempo sensibile non si sarebbe potuto ottenere se Tomasi di Lampedusa fosse vissuto fianco a fianco con gli ipotetici Salina.
    Per quanto riguarda i personaggi, il Principe è sicuramente il perno intorno al quale ruota tutta la vicenda, ma tutte le figure presentate sono così realistiche, così piene di vita che sembrano trovare vita anche al di fuori delle pagine del romanzo. Raramente ho letto un brano che possedesse la forza evocativa di quello che descrive le avventure di Tancredi e Angelica attraverso le stanze dimenticate della villa dei Salina. Quello è l'unico capitolo in cui l'autore si sofferma sul legame tra questi due giovani, che poi ritroveremo insieme al ballo, prima che un salto temporale immenso ci riconsegni la sola Angelica vedova; e allora Lampedusa, con una scelta che io trovo geniale e crudele al tempo stesso, proprio mentre racconta un amore che sboccia, ci rivela anche come questa storia evolverà, e ci spiazza totalmente. E' così spietato, ma anche dolente nel confidarci che i due non saranno mai felici, che la loro vita matrimoniale sarà insoddisfacente, noiosa, che anche quella passione che tanto invocano e di cui hanno (come tutti) un sottile timore, si rivelerà passeggera. E' come un bellissimo fiore che appassisce prima ancora di sbocciare, e c'è così tanta struggente poesia in questo, nell'idea di due innamorati che sono, invece che consacrati, rovinati dal matrimonio, dalle imposizioni della società, dalle trame e dagli intrighi di chi li ha voluti unire; due giovani che sono sinceramente se stessi solo in stanze fatiscenti e disadorne, che proprio quando sarebbero liberi di fare qualsiasi cosa, lontano dagli sguardi di tutti, vengono frenati dalla paura e tornano quasi ad uno stadio di amore infantile. E', in fondo, l'idea stessa dell'innocenza, della purezza, che può vivere e manifestarsi solo nell'intimo, solo nell'ombra, per essere poi nascosta o addirittura calpestata alla luce del sole.

    Non vedo l'ora di vedere la versione cinematografica... ho già prenotato il dvd!
     
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  3. Silk.
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    Devo dire che raramente un libro mi ha preso in questo modo. É un classico della letteratura italiana che ci da uno scorcio di una Sicilia di cui io ho sentito solo parlare nei libri di scuola. É un libro eccezionale! Sembra di essere nel castello dei salina, di sentire i mormorii di Tancredi e Angelica mentre passano le giornate a girovagare per il palazzo. I personaggi sono tutti ben definiti, ben strutturati. Sembra di vivere in quel momento, quel periodo di transizione. Sentire i pareri dei vari personaggi sull'unità d'Italia, scoprire i problemi che gravavano in Sicilia in quel tempo. É quasi un documentario sulla vita di una ricca famiglia in un paese che ricco non é! La cosa che piú mi é piaciuto di questo romanzo é il tipo di scrittura, non é troppo articolato come ci si potrebbe aspettare da un periodo del genere, é molto chiaro e semplice. Non vengono usati grandi paroloni per descrivere. É un linguaggio semplice, comprensibile, che invoglia ad andare avanti. Il libro non é neanche troppo lungo! Ti dico la verità cri, io credevo sinceramente che fosse un mattone ( in senso di spessore, una cosa tipo " il conte di Montecristo"). Quando ho visto che era molto smilzo come libro, ho subito pensato che forse, se non fosse stato pesante come genere, in pochi giorni l'avrei finito. E in effetti non mi sbagliavo minimamente. Ovviamente a scuola lo fanno leggere e per questo viene molto odiato dai giovani, meno male allora che il mio professore non ci ha costretto a leggerlo, probabilmente non l'avrei amato cosí tanto e avrei schivato come la peste una seco da lettura. Per quanto ricguarda il film, non sono riuscita ancora a vederlo ma spero che non si sia distaccato molto dal libro. Credo che andrò in biblioteca a vedere se per caso ne hanno una copia, anche se credo che sará difficile!
     
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2 replies since 20/10/2013, 11:32   119 views
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