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Crispilla.
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IL LIBRO:
Titolo: Il silenzio degli innocenti
Autore: Robert Harris
Genere: thriller
Anno: 1988
Nazione: USA
Edito da: Mondadori
Trama: La comparsa di un assassino seriale con la brama di scuoiare le sue giovani vittime, spinge Jack Crawford ad assegnare alla promettente Clarice Starling il compito di risolvere il caso. E la chiave è interrogare il serial killer Hannibal Lecter, ex psichiatra e criminologo recluso da oltre otto anni nel Chesapeake State Hospital, diretto dal "dottor" Chilton, con l'accusa di aver ucciso alcuni suoi pazienti e di averne divorato i corpi (da cui il soprannome Hannibal the Cannibal). L'FBI ritiene che Lecter possa sapere molte cose su "Buffalo Bill", e poiché rifiuta di aprire la sua mente, forse una giovane donna può far leva sulla sua folle genialità.IL FILM:
Titolo: Il silenzio degli innocenti
Regia: Jonathan Demme
Genere: thriller
Anno: 1991
Nazione: USA
Cast:
Jodie Foster: Clarice Starling
Anthony Hopkins: Hannibal Lecter
Scott Glenn: Jack Crawford
Anthony Heald: Dr. Frederick Chilton
Ted Levine: Jame Gumb
Charles Napier: Tenente Boyle
Frankie Faison: Barney Matthews
Kasi Lemmons: Ardelia Mapp
Brooke Smith: Catherine Martin
Premi:
1992 - Premio Oscar
Miglior film a Edward Saxon, Kennetth Utt e Ronald M. Bozman
Migliore regia a Jonathan Demme
Miglior attore protagonista a Anthony Hopkins
Miglior attrice protagonista a Jodie Foster
Migliore sceneggiatura non originale a Ted Tally
1992 - Golden Globe
Miglior attrice in un film drammatico a Jodie Foster
Miglior attore protagonista a Anthony Hopkins
Miglior attrice protagonista a Jodie Foster
1992 - Saturn Award
Miglior film horror
Miglior attore protagonista a Anthony Hopkins
Migliore sceneggiatura a Ted Tally
Miglior trucco a Carl Fullerton e Neal Martz
1992 - Chicago Film Critics Association Award
Miglior film
Migliore regia a Jonathan Demme
Miglior attore protagonista a Anthony Hopkins
Miglior attrice protagonista a Jodie Foster
Migliore sceneggiatura a Ted Tally
1991 - National Board of Review Award
Miglior film a
Migliore regia a Jonathan Demme
Miglior attore non protagonista a Anthony Hopkins
1992 - Kansas City Film Critics Circle Award
Miglior film
Migliore regia a Jonathan Demme
Miglior attore protagonista a Anthony Hopkins
Miglior attrice protagonista a Jodie Foster
1991 - Boston Society of Film Critics Award
Miglior film
Migliore regia a Jonathan Demme
Miglior attore non protagonista a Anthony Hopkins
Migliore fotografia a Tak Fujimoto
1991 - Festival di Berlino
Migliore regia a Jonathan Demme
1991 - New York Film Critics Circle Award
Miglior film
Migliore regia a Jonathan Demme
Miglior attore protagonista a Anthony Hopkins
Miglior attrice protagonista a Jodie Foster
Questo film è il terzo in assoluto (dopo Accadde una notte e Qualcuno volò sul nido del cuculo) ad aver vinto i 5 premi Oscar più importanti: miglior film dell'anno, regia (J.Demme), attore (Anthony Hopkins), attrice (Jodie Foster) e sceneggiatura non originale (di Ted Tally).
Differenze libro/film:SPOILER (clicca per visualizzare)- Nel film Hannibal asserisce di aver mangiato il fegato dell'addetto al censimento con "fave e del Chianti", nel libro con "fave e dell'Amarone"
- Buffalo Bill, ammette Hannibal, si chiama Louis Friend (anagramma di iron sulfite, la Pirite). Nel libro, lo nomina come Billy Rubina, chiaro riferimento alla bilirubina, sostanza contenuta nelle feci alle quali dà la classica colorazione marrone; nel romanzo Harris gioca con la formula della bilirubina per comporre il nome "Chilton".
- Hannibal usa un pezzo della penna a sfera di Chilton per aprire le sue manette. Nel libro, invece, usa un "apriporte" creato dal tubo dell'inchiostro di una penna e un punto di pinzatrice (che una distratta infermiera non aveva tolto) sottratto da alcuni fascicoli.
- Nel film, viene fatto intendere che Chilton verrà ucciso (divorato) da Lecter, al contrario del romanzo. La scomparsa di Chilton viene mostrata solo nel successivo libro "Hannibal".
- Nel film viene omesso qualunque riferimento alla moglie di Jack Crawford, Bella, ricoverata in casa in stato di coma a causa di una malattia allo stadio terminale.
- Nel libro, la testa che Clarice Starling trova nella macchina di Benjamin Raspail appartiene a un certo "Klaus", giovane amante svedese di Raspail. Nel film invece la testa è proprio quella di Raspail, e di "Klaus" non si parla neppure.
- Alla fine del film il dottor Lecter telefona a Clarice mentre nel romanzo egli le invia una lettera come pure a Crawford porgendogli anche le sue condoglianze per la morte della moglie, Bella.
Film sottoposto a Visione collettiva a Marzo 2016.SPOILER (clicca per visualizzare)Tratto da Wikipedia.
Edited by Crispilla - 5/3/2016, 20:30. -
**Claire**.
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Questo film mi ricordo che all'epoca fece davvero scalpore, ne parlavano tutti come un film crudo quasi da paura.
Devo dire invece che quando lo vidi sinceramente non mi fece tutta questa gran paura. Secondo me è la suspance che scatena nello spettatore che va venire i brividi (sempre se di brividi vogliamo parlare) .
Secondo me è stato uno di quei film in cui il cattivo ha un ruolo fondamentale, di primo piano, forse per la prima volta al cinema ho visto un lato diverso della medaglia, come lo strano rapporto che si crea tra Hannibal Lecter e l'agente Starling .
Lo reputo un bel film. -
Crispilla.
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L'ho rivisto ieri sera su La7, quindi direi che sarebbe anche ora di commentarlo.
Film eccezionale, che non mi stanco mai di rivedere e che ogni volta mi dà i brividi. Qualche anno fa mi è capitato tra le mani anche il libro e devo dire che, anche se la trasposizione è molto fedele alla trama, non mi ha dato le stesse emozioni. Il motivo è semplice: nel libro non c'è Anthony Hopkins. Hopkins è riuscito a dar vita al personaggio di Hannibal Lecter in maniera straordinaria; la sua è probabilmente una delle interpretazioni più iconiche della storia del cinema, impressionante in lingua originale, ma resa davvero molto bene anche dal doppiaggio. E' Lecter il vero protagonista della storia, anche se le vicende ruotano intorno all'agente Starling, interpretata da una giovanissima e convincente Jodie Foster. Regia e sceneggiatura (gli altri due elementi premiati con l'Oscar) compongono un thriller da manuale, capace di far gelare il sangue nelle vene dello spettatore sia nelle scene più cruente e tese (la fuga di Lecter dalla prigione è semplicemente perfetta, così come il confronto finale tra la Starling e il killer. Me le sono riguardate bene ieri sera e non potevo credere che fossero così perfette), sia durante i dialoghi tra Lecter e l'agente, ricchi di citazioni ormai celeberrime ("Quid pro quo, dottore" "Qualche volta porti L'Air du Temps... ma non oggi" "Mi mangiai il suo fegato con un bel piatto di fave e un buon Chianti." "Vola, vola, vola" "Sto per avere un vecchio amico per cena stasera", questa è la mia preferita su tutte).
Piccola parentesi sugli altri libri/film con il personaggio di Lecter. Manhunter è molto bello, nonostante l'handicap di non avere Hopkins. Red Dragon, il remake di Manhunter, è anch'esso piuttosto ben fatto. Il sequel de Il silenzio degli innocenti, intitolato semplicemente Hannibal, non mi aveva mai convinto troppo, se non altro prima di leggere il romanzo da cui è tratto. Beh, lasciatemi fare un applauso a Ridley Scott, specialmente per aver modificato il finale.
Meno parliamo di Le origini del male, meglio è.. -
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Anthony Hopkins è Il Silenzio degli Innocenti; è stato magnifico in questo film. Non ho letto il libro ma posso comprendere quello che dice Crispilla, riflettendo sul fatto che non ci sia questo straordinario interprete nel libro. Hopkins è riuscito a rendere reale una persona che rappresenta il male totale solo attraverso gli sguardi, il volto, le emozioni... rimanendo immobile. La sua figura fa paura ma allo stesso tempo attrae.
Jodie Foster poi è sempre stata una delle mie attrici preferite!. -
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Ho visto la serie dei film su Hannibal l'anno scorso e Il silenzio degli innocenti, il primo che ho visto, naturalmente, mi ha lasciato strabiliata: non credevo davvero mi sarebbe piaciuto così tanto, innanzitutto perché ero convinta che virasse molto più sull'horror, anche un po' truculento, genere che cordialmente detesto e ragion per cui l'ho accuratamente evitato per anni, quando invece è un perfetto thriller. Anche con questi ultimi per la verità sono un po' selettiva, ma di fronte a film come questi non c'è resistenza che tenga.
La regia è magistrale, la tensione incredibile, le scene di grande impatto e potenza, rimaste appunto iconiche (la fuga, spettacolare, mi ha lasciato tutto il tempo con il fiato sospeso... per non parlare della tensione insostenibile di quando Clarice si ritrova da sola al buio con l'assassino). Hannibal Lecter è un grande personaggio reso ancora più memorabile dallo sguardo ambiguo, folle e disturbante di Anthony Hopkins. Me lo riguarderò sicuramente in originale.
Red Dragon mi è piaciuto molto, è quasi all'altezza del primo, Hannibal è il primo a non essermi piaciuto, diventa quasi grottesco e sul filo del trash, poi mi è sembrato anche molto pesante come ritmo, però si lascia ancora apprezzare; Hannibal - Le origini del male invece è proprio brutto..