Frankenstein

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  1. Crispilla
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    Madonna erano saltate tutte le immagini! :wacko:
    Comunque, torno sull'argomento perchè ieri ho visto il film di Branagh. Il pregio è sicuramente quello di essere molto fedele al libro, anche se qualche differenza c'è.
    La madre di Frankenstein nel libro muore di scarlattina e non di parto, così come Justine muore di prigionia e non impiccata dalla folla. Nel libro Victor e Krempe vanno d'amore e d'accordo, mentre nel film si odiano e il giovane tiene in considerazione solo le tesi di Waldman. Del libro viene tagliata tutta la parte della prigionia di Victor, accusato dell'omicidio del suo amico Henry, che tra l'altro non muore neanche nel film. La differenza più grande comunque rimane nel finale, dove Victor riporta in vita Elizabeth cucendo parti del suo corpo su quello di Justine e contendendosela con il mostro, mentre nel libro dopo la sua morte egli fugge in Inghilterra per creare una sposa per la creatura che distrugge prima di animare. Sinceramente preferisco la versione della Shelley. Il pensiero che Victor possa sfigurare la sua amata secondo me travisa un po' il personaggio e lo fa apparire più pazzo di quanto dovrebbe essere. Lui sa benissimo che l'esperimento non è riuscito alla perfezione la prima volta, perchè dovrebbe volere che Elizabeth viva come un mostro?

    Prendendo spunto dal film per fare una considerazione generale sul cinema di Kenneth Branagh, devo dire che lo preferisco come attore che come regista; non è molto coerente secondo me perchè alterna opere molto misurate e riuscite (come Molto rumore per nulla) ad altre dove si lascia prendere la mano. Se Thor risulta troppo kitsch per essere preso sul serio, credo che il suo Frankenstein in alcuni punti arrivi a sfiorare il grottesco e il gore...senza motivo tra l'altro, perchè il fulcro della storia è il confronto tra la creatura e lo scienziato. "Mi hai dato la vita solo per farmi soffrire" "Non conosco la pietà, perchè non mi è stata insegnata" sono tutte accuse che forniscono la chiave di lettura del romanzo: nessuno può giocare a fare Dio senza subirne le conseguenze, se crei qualcosa ne diventi responsabile. E' come una madre che si rifiuta di crescere il figlio che ha messo al mondo.
    Se poi devo confrontare la versione classica del Frankenstein in bianco e nero con il mostro con i bulloni nel collo e questa, e dal momento che la Shelley come dicevamo lascia molto spazio all'immaginazione riguardo il procedimento per riportare in vita un cadavere, trovo molto più credibile la classica tempesta di fulmini...ho trovato la vasca delle anguille di Branagh sicuramente originale, ma un tantino ridicola...
     
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14 replies since 12/5/2011, 12:02   317 views
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