Fratelli di Pagina

31 Libri per celebrare il 150° dell'unità d'Italia

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  1. Merope Wood
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    ok. Questo mese porteremo avanti un'iniziativa atta a celebrare il 150° anniversario dell'unità d'Italia. Tale iniziativa si svilupperà su due fronti: Fratelli di Pagina e Fratelli di Pellicola. Io mi occuperò della parte letteraria, mentre, come certamente avrete capito, Crispilla gestirà la parte cinematografica.
    Ogni giorno in home appariranno due nuovi titoli, uno di un libro e uno di un film, che hanno segnato la storia della letteratura e del cinema italiano. In qeusta e nella discussione "Fratelli di Pellicola" che presto aprirà Cri, potrete avere maggiori informazioni sui libri/film menzionati e commentare. Vi prego di commentare perché é una cosa che sento molto.
    Perché celebrare in questo modo l'Italia? Beh...Senz'altro perché siamo un forum di libri e cinema quindi questo é il modo più adeguato per farlo dati gli argomenti che trattiamo. Però quest'idea non é partita da questo, questo é solo il pretesto. Ora mi servirò di parole che senz'altro qualcuno di voi avrà sentito pronunciare da una grande personalità italiana (ma di lui avremo modo di parlare nel corso del mese). L'Italia é uno dei pochi Stati al mondo (se non l'unico il più importante) in cui la cultura (e che cultura!) é nata prima dello stato, quindi noi abbiamo un vantaggio su tutti e cioé quello di poter celebrare l'Italia per ciò che era ancora prima di essere. Mi seguite? Ecco. Io la trovo una cosa bellissima. E' quello per cui, nonostante tutto, provo un grande orgoglio nel dichiararmi italiana. :ChunChun6:
    Ora abbiate pazienza, ma mi sto commovendo quindi meglio che interrompa qui questa prefazione ^^

    Primo giorno. Prima opera. Per quello che é stato detto poco sopra, non vi dovreste spaventare nel constatare che le prime opere saranno precedenti all'unità d'Italia.

    Partiamo subito con roba forte.

    01. La Divina Commedia, Dante Alighieri (1321)
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    Considerato una delle più grandi opere dell'umanità, questo poema, scritto in terzine incatenate di versi endecasillabi, in lingua volgare fiorentina, é stato composto tra il 1303 e il 1321. Il poema è diviso in tre parti, chiamate cantiche (Inferno, Purgatorio e Paradiso), ognuna delle quali composta da 33 canti (tranne l'Inferno, che contiene un ulteriore canto proemiale).
    L'aggettivo Divina fu aggiunto in seguito da Boccaccio.

    Al di là dei dati tecnici, che fanno comunque impressione...ma ci credete? tutto in endecasillabi e in rima? Vi rendete conto? Tutto quanto. Non é un sonetto, é un racconto!!! In rima ed endecasillabi!?! Impressionante!!! comunque...
    Dante era un uomo stupendo. Vi rendete conto che nella divina commedia parla di persone ancora vive? Roba che la gente leggeva i canti mentre circolavano e trovava uno e diceva "Noooo...il figlio della Maria? All'Inferno? Chi poteva immaginarlo? Pensa te! Roba da matti". Dante era uno che se aveva da darti dell'asino ti dava dell'asino, se gli eri antipatico era finita per te. Ce l'aveva su col papa e ci ha fatto contro un'invettiva pazzesca. Al papà! Chissà cos'avrebbe detto della nostra situazione d'oggi.
    Comunque Dante era uno che amava la sua Firenze e per amor suo si é lasciato esiliare e ne ha sofferto moltissimo. Avrebbe amato anche questa nostra Italia, sarebbe stato indignato e probabilmente, ci fossero oggi persone come lui, noi avremmo una coscienza migliore.
    E a pensarci non é troppo lontano. 10 generazioni fa viveva lui e ti scriveva questo capolavoro. Ma vi rendete conto? Magnifico! Ed é nostro, é italiano, lui, secondo me l'Italia già la vedeva.
    Dovremmo essere tutti onorati di questo. Non siete fieri di poter dire "sono italiano come Dante"? Bellissimo!!!
    Evito di continuare, però voglio regalarvi una cosa, delle parole di qualcuno più bravo di me a dirlo (qualcuno di cui, come già detto, avremo ancora modo di parlare). Roberto Benigni in uno dei suoi tanti spettacoli su Dante faceva un discorso analogo a quello fatto da me ora e a un certo punto ha fatto questa affermazione:

    Chissà cos'abbiamo fatto di così buono per meritarci Dante. Chissà cos'ha visto in noi Dio per dire:"Siete stati così bravi che vi voglio fare un regalo: vi do Dante che vi scriverà lun'opera così bella e così grande che voi non lo potete immaginare.



    Edited by Merope Wood - 1/3/2011, 14:19
     
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  2. Merope Wood
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    elenco opere...

    01. La Divina Commedia, Dante Alighieri (1321)
    02. Decameron, Giovanni Boccaccio (1351)
    03. Il Canzoniere, Francesco Petrarca (1377)
    04. Orlando Furioso, Ludovico Ariosto (1516*)
    05. Ultime lettere di Jacopo Ortis, Ugo Foscolo (1803)
    06. Canzoni (All'Italia), Giacomo Leopardi (1824)
    07. I Promessi Sposi, Alessandro Manzoni (1841)
    08. Storia di un burattino, Carlo Collodi (1881)
    09. Rime Nuove, Giosué Carducci (1887)
    10. Il Piacere, Gabriele D'Annunzio (1888*)
    11. Le Tigri di Mompracem, Emilio Salgari (1900)
    12. Myricae, Giovanni Pascoli (1903)
    13. Piccolo mondo antico, Antonio Fogazzaro (1895)
    14. Così è (se vi pare), Luigi Pirandello (1917)
    15. Allegria di naufragi, Giuseppe Ungaretti (1919)
    16. La coscienza di Zeno, Italo Svevo (1923)
    17. Ossi di seppia, Eugenio Montale (1925)
    18. Se questo é un uomo, Primo Levi (1947)
    19. La casa in collina, Cesare Pavese (1949)
    20. I sogni muoiono all'alba, Indro Montanelli (1960)
    21. Alle fronde dei salici, Salvatore Quasimodo (1967)
    22. Le mie prigioni, Silvio Pellico (1832)
    23. Storia di una capinera, Giovanni Verga (1971)
    24. Le città invisibili, Italo Calvino (1972)
    25. Lettera a un bambino mai nato, Oriana Fallaci (1975)
    26. Il nome della rosa, Umberto Eco (1980)
    27. Il diavolo con le zinne, Dario Fo (1997)
    28. Oceano Mare, Alessandro Baricco (1993)
    29. Amore di carta, Alda Merini (2002)
    30. Gomorra, Roberto Saviano (2006)
    31. Il Peso della Farfalla, Erri De Luca (2009)

    Edited by Merope Wood - 31/3/2011, 18:31
     
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  3. Lily Hume
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    Un grande italiano, il cui studio e approfondimento a scuola purtroppo diviene sempre più superficiale e marginale per tanti motivi. Un vero sbaglio secondo me, visto il successo che le sue opere negli ultimi anni stanno riscuotendo. Forse basterebbe solo cambiare il metodo di insegnamento e di trasmissione del suo sapere e anche i più giovani potrebbero apprezzarlo maggiormente. Anche perchè come diceva Merope, Dante non ebbe mai timore nell'esprimere le proprie idee (basti pensare oltre alla Commedia anche al De Monarchia), anche al costo di patire forti pressioni e conseguenze negative.
     
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  4. Merope Wood
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    Forse bisognerebbe puntare meno sui numeri e più sulle parole...questo é un problema comune a tutta la letteratura...abbiamo tanti grandi scrittori e pochi grandi lettori...il fatto é che la scuola te lo fa odiare...già non tutti hanno questa propensione per la lettura, se ancora non vengono indirizzati ad essa fin da bambini non ce la fanno...pensa ai bambini di prima elementare...quanti genitori leggono ancora per loro? Invece é proprio lì che bisogna prenderli e leggere, leggere, leggere con loro...fargli vedere le parole...perché non é che dall'oggi al domani impari a leggere solo perché sei alle elementari...e se vieni lasciato solo ti trovi di fronte a un muro, la lettura diventa un compito, qualcosa da imparare...e non te la godi più...
    se poi continuando la scuola, come spesso accade, gli insegnanti non sono appassionati nemmeno loro a quello che insegnano, é finita...tu non studi per capire meglio, studi per un voto senza capire nemmeno un pò...
    ed é un vero peccato perché le persone che non leggono si perdono un mondo bellissimo e infinito...se hanno altri interessi sani, che danno loro la possibilità di ragionare e sviluppare uina coscienza, non é un problema, ma purtroppo molti degli "altri interessi" di questo periodo sono tutto fuorché sani...

    io nel mio piccolo cercherò di trasmettere qualcosa in questo mese che passeremo insieme ai grandi della letteratura italiana...
     
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  5. Crispilla
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    L'approccio del metodo scolastico è sbagliato in partenza: le cose non andrebbero imparate per ripeterle una volta o due di fronte all'insegnante e poi chi s'è visto s'è visto, andrebbero scoperte, indagate e conservate nella memoria per il puro piacere della conoscenza.
    Esempio: mi è sempre piaciuta l'epica, ma a scuola dove il tempo è quello che è si possono fare soltanto pochi brani. Io allora ho comprato e letto tutta l'Iliade ed è ancora oggi uno dei miei romanzi preferiti.
    Certo, finchè ci sarà gente che crede che un libro di Fabrizio Corona sia letteratura o che si spaventa di fronte a 200 pagine scritte piccole, allora la sfida è persa in partenza...
     
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  6. **Claire**
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    CITAZIONE (Crispilla @ 1/3/2011, 19:15) 
    Certo, finchè ci sarà gente che crede che un libro di Fabrizio Corona sia letteratura o che si spaventa di fronte a 200 pagine scritte piccole, allora la sfida è persa in partenza...

    Se esiste gente del genere siamo proprio messi male :(
    Sono d'accordo con Crispilla a scuola l'approccio con la letteratura è sbagliato e non solo con questa materia.
    Quando andavo alle superiori ho avuto la fortuna di avere un professore di Letteratura che ti spiegava le cose a modo suo, ma ragazze che modo !!!
    L'unico problema è che c'è sempre poco tempo , e molte cose da studiare.
     
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  7. Merope Wood
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    beh...il tempo é quello che é e la carne al fuoco é tanta...secondo me il fatto che si faccia un pò di tutto é buono...però bisognerebbe anche trovare il tempo di leggere in classe...ecco...questa é una cosa che secondo me non si fa più...io ho avuto la fortuna di avere un'insegnante di lettere alle medie che ogni anno metteva tra i libri di testo un libro di narrativa...e lo leggevamo in classe...insieme...lei leggeva e noi seguivamo...una cosa che si dovrebbe fare in seconda elementare, ma che ci ha lasciato una traccia...
    se tu fai questo di conseguenza incuriosisci una persona...ad esempio noi leggevamo molti brani tratti qua e là da vari libri...e tuttora compro dei libri per il semplice fatto che i brani che avevo letto mi avevano incuriosita...
    la letteratura non é una scienza esatta e come tale andrebbe affrontata...ma purtroppo la scuola vuole che la si tratti come una formula e gli insegnanti non sono all'altezza di renderla una materia interessante...nella maggior parte dei casi...
    ricordo che qualche settimana fa 3 libri della top10 erano libri di cucina (e nemmeno scritti da grandi chef)...che amarezza!!!
     
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  8. Merope Wood
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    oggi é il 2 Marzo...seconda opera...siamo ancora un bel pò indietro nel tempo...

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    Decameron, Giovanni Boccaccio (1351)

    Il titolo deriva dal greco e significa "10 giorni".
    E' stato scritto probabilmente tra il 1349 e il 1351 da Giovanni Boccaccio.
    L'opera narra di 7 ragazze e 3 ragazzi fiorentini che per fuggire alla peste si rifugiano in una residenza di campagna per 10 giorni. Per passare il tempo decidono di raccontarsi delle novelle. Ogni giorno decretano un re della giornata che decide il tema che le novelle dovranno rispettare e dopo cena ognuno dei giovani racconta una storia.

    Ecco se non l'avete fatto io vi consiglio di leggere il Decamerone perché ci sono al suo interno dei racconti veramente interessanti. Da Lisabetta da Messina, a Chichibio e la gru a un'infinità di altre storie...pur rispettando un tema Boccaccio riesce a creare storie molto diverse tra loro...ha una grande fantasia...é impressionante...
     
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  9. Crispilla
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    Chichibio è la gru è sempre stato il mio preferito, e Lisabetta da Messina è quello che mette la testa dell'amato nel vaso?
    Poi mi faceva molto ridere quello del poveretto che cade nel pozzo e poi entra nella bara del vescovo per rubare l'anello...Calandrino?

    Comunque, oggi aggiorno io su commissione:

    Giorno 3
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    Il Canzoniere, Francesco Petrarca (1377)

    La raccolta comprende 366 componimenti: 317 sonetti, 29 canzoni, 9 sestine, 7 ballate e 4 madrigali (lascio a voi il compito di scoprire cosa sono e dirmelo così mi potete dimostrare che state seguendo quest'iniziativa muahahah). Attenzione perché non sono tutte le opere di Petrarca, ma solo qeulle che lui ha scelto di inserire. Pensate che bello. Petrarca si mette lì, nel suo tavolino, alla luce di una candela e comincia una dopo l'altra a rivedere tutte le sue composizioni per dire quali meritano e quali no. Bisogna essere uan grande persona secondo me per riuscire a fare di se stessi una critica tanto costruttiva.
    Tra queste, vista la finalità di questo elenco (e ora vi do un'altro compito e cioé quello di postare le poesie di cui sto parlando doppio muahahah) ci sono Italia mia e Spirito gentil che già hanno in loro il concetto di patria. Quindi vedete? una manciata di anni dopo l'opera di Dante effettivamente già si fa sentire quest'idea di patria. Vi state rendendo conto? Sì? Bravi. No. Andate a rileggervi il commento su Dante XD
    Ritornando ai dati tecnici del canzoniere possiamo dire che quest'opera é interamente dedicata a Laura, la donna amata da Petrarca. Il canzoniere si divide in Rime in vita e Rime in morte di Laura. infatti la donna a un certo punto muore e così il poeta comincia a celebrarla così come la ricorda. Pensate alla grandezza di questo amore. Amori così eterni ce ne sono ben pochi ai giorni d'oggi. Un vero peccato che in questa società consumistica si consumi in fretta anche l'amore.
    Visto che sono brava voglio farvi un regalo. Sono certa che voi tutti riconoscerete questa poesia ^^


    Chiare fresche e dolci acque
    ove le belle membra
    pose colei che sola a me par donna;
    gentil ramo, ove piacque,
    (con sospir mi rimembra)
    a lei di fare al bel fianco colonna;
    erba e fior che la gonna
    leggiadra ricoverse con l'angelico seno;
    aere sacro sereno
    ove Amor co' begli occhi il cor m'aperse:
    date udienza insieme
    a le dolenti mie parole estreme.

    S'egli è pur mio destino,
    e 'l cielo in ciò s'adopra,
    ch'Amor quest'occhi lagrimando chiuda,
    qualche grazia il meschino
    corpo fra voi ricopra,
    e torni l'alma al proprio albergo ignuda;
    la morte fia men cruda
    se questa spene porto
    a quel dubbioso passo,
    ché lo spirito lasso
    non poria mai più riposato porto
    né in più tranquilla fossa
    fuggir la carne travagliata e l'ossa.

    Tempo verrà ancor forse
    ch'a l'usato soggiorno
    torni la fera bella e mansueta,
    e là 'v'ella mi scorse
    nel benedetto giorno,
    volga la vista disiosa e lieta,
    cercandomi; ed o pietà!
    già terra infra le pietre
    vedendo, Amor l'inspiri
    in guisa che sospiri
    sì dolcemente che mercé m'impetre,
    e faccia forza al cielo
    asciugandosi gli occhi col bel velo.

    Da' be' rami scendea,
    (dolce ne la memoria)
    una pioggia di fior sovra 'l suo grembo;
    ed ella si sedea
    umile in tanta gloria,
    coverta già de l'amoroso nembo;
    qual fior cadea sul lembo,
    qual su le treccie bionde,
    ch'oro forbito e perle
    eran quel dì a vederle;
    qual si posava in terra e qual su l'onde,
    qual con un vago errore
    girando perea dir: "Qui regna Amore".

    Quante volte diss'io
    allor pien di spavento:
    "Costei per fermo nacque in paradiso!".
    Così carco d'oblio
    il divin portamento
    e 'l volto e le parole e'l dolce riso
    m'aveano, e sì diviso
    da l'imagine vera,
    ch'i' dicea sospirando:
    "Qui come venn'io o quando?"
    credendo esser in ciel, non là dov'era.
    Da indi in qua mi piace
    quest'erba sì ch'altrove non ò pace.

    Se tu avessi ornamenti quant'ai voglia,
    poresti arditamente
    uscir del bosco e gir infra la gente.
     
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  10. Merope Wood
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    no...non ti avevo commissionato di aggiornare qui, ma solo in bacheca...qui a meno che non te lo dica espicitamente aggiorno io...e comunque avevo detto "se non ci sono nemmeno nel primo pomeriggio"...mi stai rubando il lavoro...si là l'avevo scritto solo per poterlo copiare e incolalre qui oggi...é domenica che ti ho detto che non ci sono quindi ti lascio tutto il necessario...tu devi aggiornare solo se entro le 4 non lo faccio io...cattiva founder ficcanaso <_< XD
     
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    Oddio, devo assolutamente commentare *_*
    Ho una grande passione per la letteratura italiana, ho letto i classici che tutti ritengono noiosi appassionandomene. Ma non vado OT u.u partiamo dalla Divina Commedia: per quanto a scuola ce la facciano odiare, è un'opera frutto di un genio intellettivo, non c'è dubbio! Quale persona è in grado di scrivere un poema del genere così calcolato intorno al numero 3? E a quale mente sarebbe venuta l'idea di un viaggio verso l'aldilà? Noi non ci facciamo caso, ma è grazie a Dante se abbiamo ora questa comune visione di Inferno, Purgatorio e Paradiso.
    Il lessico utilizzato nella Commedia è indubbiamente ricercato e di difficile comprensione, ma tutte le edizioni sono dotate di una spiegazione dei termini più complicati a piè di pagina, quindi il problema non si presenta.

    L'ultimo anno del liceo poi, ci siamo soffermati nello studio degli angeli e demoni dell'opera e l'ho trovato interessantissimo, consiglio agli appassionati di farlo.

    Poi il Decameron credo di averlo letto quasi tutto e TUTTE le novelle mi hanno divertito un sacco, oltre a lasciarmi nella testa storia, usi e costumi del tempo. La fantasia di Boccaccio è stata senza limiti di situazioni e comicità..Storica è la novella di Chichibio, seguita da quella di Andreuccio, poi Calandrino, Lisabetta, Cisti il fornaio,ser Ciappelletto, ecc..
    E non dimentichiamo che nel XVI secolo il Decameron fu addirittura censurato per non essere "fiorentino perfetto" -_-


    Ed infine Chiare, fresche e dolci acque, di Petrarca, con cui ho un rapporto di amore e odio :lol: eh sì, perchè da una parte ammiro il suo modo di scrivere sempre romantico e appassionato nei confronti della sua Laura, dall'altra lo trovo spesso struggente e prolisso. Però questa poesia è una delle mie preferite, insieme ad una della quale al momento non mi sovviene il nome >_< ce l'ho sulla punta della lingua, appena me lo ricordo ve lo dico :D
     
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  12. Merope Wood
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    Riallacciandomi al discorso di vero...beh...senza cadere nel religioso...vogliamo ricordare che l'italiano, checché se ne dica, é merito di quest'uomo? Questo é una che se non c'é una parola che gli piace é capace che se la inventa..se questo si fosse svegliato un giorno con la convinzione che la parola Gatto non gli piace e che d'ora in poi quest'animale si sarebbe chaimato pacioccotto, noi oggi chiameremmo i gatti pacioccotti come termine comune...della serie se una rosa non si chiamasse rosa avrebbe lo stesso profumo? va bene. Allora te lo decido io come si chiama! UN GENIO!!!
    Notiamo un attimo il lavoro che fa con le parole. Questo stabilisce un linguaggio appropriato per ogni luogo: l'inferno ne ha uno più terra a terra, con le parolacce talvolta e con espressioni gergali se serve, poi si arriva in paradiso dopo tutto é più aulico...passando per la durezza delle parole dell'incontro con Lucifero che riprendono le rime petrose (spero abbiate tutti presente cosa sono)...e il bello di tutto ciò é che lui rispetta le cose che ha deciso sempre...pensate all'ultimo canto del paradiso quanto dista dall'ultimo dell'inferno...
    con lucifore sono tutte R e dissonanze...quando invece incontra la madonna le parole sono miele...

    Vergine madre, figlia del tuo figlio
    umile e alta più che creatura
    termine fisso d'etterno consiglio
    tu se' colei che l'umana natura
    nobilitasti sì, che 'l suo fattore
    non disdegnò di farsi sua fattura.

    ma vi rendete conto? bellissimo!
    Queste parole sono una pioggia dorata....invece all'inferno é capace che vede uno che gli é poco simpatico e gli dice "mi fai schiiiifo"
    Lucifero, quando lo nomina lo chiama il "reo vermo" e anche "lo'mperador del doloroso regno"
    e tra l'altro questo'mperador ha nel verso dopo una rima con "ghiaccia"...qualcosa tipo uscia fuore de la ghiaccia...sentite come cambia...una roba qui che ti da proprio un senso di sbandamento, claustrofobia addirittura...non vedi l'ora di andartene...
    invece poi c'é questa madonna bellina bellina lei, che é tutto e il contrario di tutto, ed é tutto quello che di buono può sperare di fare l'umanità...e ti vien voglia di startene lì a contemplarla per ore...

    non fatemi parlar di Dante perché non ve la cavate più...di Dante potrei dire anche tante vaccate, ma giuro di dirle con passione...^^

    comunque vero se mi dici più o meno di cosa parla ti so dire...
     
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    "Vergine bella, che di sol vestita" :D
    SPOILER (click to view)
    grazie a google per l'aiuto nella ricerca :lol:
     
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  14. Merope Wood
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    aaaah...forse ho capito qual'é...quella che a un certo punto fa:
    Vergine sola al mondo senza exempio,
    che ’l ciel di tue bellezze innamorasti

    giusto? carina...un pò pesante, ma carina...
    comunque la mia preferita resta clare fresche e dolci acque...non tanto per il come é scritta quanto per cosa dice e trasmette...ci sono delle immagini al suo interno, come la piggia di fiori che dalla chioma dell'albero cadono per posarsi sul suo grembo, come se la natura rendesse omaggio alla sua bellezza, che sono di un lirismo pazzesco...sembrano quadri più che mere parole...ti sembra addirittura tangibile, visibile, lì, davanti a te...tu stai vivendo Laura attraverso gli occhi del nostro caro Francesco ^^ bello!
     
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  15. Crispilla
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    Adesso arrivo io e rovino la magia...
    A me di Dante ha sempre fatto ridere questo verso, non ricordo più a chi riferito:
    SPOILER (click to view)
    Ed egli avea del cul fatto trombetta

    :lol:
     
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84 replies since 1/3/2011, 10:46   1762 views
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