1984

George Orwell

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  1. crysania88
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    Titolo: 1984
    Autore: George Orwell
    Edito da: Mondadori
    Genere: Distopia
    Anno: 1949
    Trama: Il protagonista del romanzo, Winston Smith, è un membro subalterno del partito, incaricato di aggiornare i libri e gli articoli di giornale in modo da rendere riscontrabili e veritiere le previsioni fatte dal partito; egli inoltre si occupa di modificare la storia scritta, contribuendo così ad alimentare la fama di infallibilità del Partito stesso. Apparentemente è un tipo malleabile, ma Winston in realtà mal sopporta i condizionamenti del partito e non riesce a cancellare e riscrivere la propria mente. Accanto a lui agiscono altri due personaggi: Julia, della quale Winston è innamorato (malgrado i divieti del partito) è una giovane che si adatta al partito solo per convenienza, e O'Brien, un importante funzionario nel quale il protagonista vede una figura paterna.

    Nonostante il partito imponga la castità (il sesso è permesso al solo scopo di procreare senza piacere), Winston e Julia diventano amanti e decidono di collaborare con un'organizzazione clandestina di resistenza. Dopo essersi confidati con O'Brien, che i due credono anche lui ribelle, scoprono però che questi è invece un membro della psicopolizia.

    Arrestati, vengono interrogati proprio da O'Brien, il cui fine è far penetrare in Winston, evidentemente refrattario al condizionamento sociopolitico del Socing, la tecnica del Bipensiero attraverso tre fasi: apprendimento, comprensione, accettazione.

    1984 è stato Libro del mese a Febbraio 2011.



    Titolo: Orwell 1984
    Regia: Michael Radford
    Genere: Distopico
    Nazione: Gran Bretagna
    Cast:
    John Hurt: Winston Smith
    Richard Burton: O'Brien
    Suzanna Hamilton: Julia
    Cyril Cusack: Charrington
    Gregor Fisher: Parsons
    James Walker: Syme
    Anno: 1984

    Edited by Crispilla - 22/3/2013, 19:10
     
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  2. Merope Wood
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    io l'ho trovato parecchio pesante quando avevo letto il libro...a distanza di qualche anno la professoressa di inglese ci ha fatto vedere il film e devo dire che mi ha fatto tutt'altra impressione...molto molto bello...
     
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  3. crysania88
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    io l'ho appena finito di leggere e l'ho trovato molto scorevole e anche piacevole da leggere. Scioccante , ma piacevole. mi sono venuti i brividi. non vorrei mai vivere in un mondo del genere. mai u.u
    il film invece non riesco a trovarlo in streaming :ChunChun6:
     
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  4. Crispilla
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    Anche io l'ho visto con la professoressa di inglese! Sarà una tradizione...
    Il libro l'ho comprato, ma non l'ho mai letto...

    Comunque, sposto nella sezione adatta!^_^
     
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  5. Lily Hume
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    Il libro è uno dei miei preferiti, d'altronde fra gli studenti di storia questo libro è un vero must, che non si può non leggere!
    La manipolazione del passato, in particolar modo di quello scritto, è il tema più riuscito. Ma colpisce soprattutto che Orwell l'abbia scritto nel 1948, quando ancora poco si sapeva dei meccanismi interni di molte dittature e totalitarismi. La sua è una critica totale e la compie, raccontandoci di un mondo che in quegli anni poteva essere credibile immaginare come imminente.
     
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  6. Merope Wood
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    comunque di Orwell ho preferito Animal Farm...l'ho letto lo scorso anno e ricordo che mi aveva entusiasmata...scioccata ed entusiasmata...quindi probabilmente dovrei dare un'altra possibilità anche a questo libro ^^
     
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  7. Crispilla
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    Finito di leggere proprio oggi.
    Su anobii gli avrei dato 5 stelle, se non fosse che il capitolo che riporta ampi brani del libro di Goldstein è veramente una noia mortale!
    Tralasciando quello, l'ho trovato di gran lunga più scorrevole ed interessante di quanto immaginassi; mi aspettavo un vero e proprio mattone, ma non è così e a questo punto sono pronta a dire che tutti dovrebbero leggerlo almeno una volta nella vita.
    Inutile ribadire quello che avete già detto e che si evince senza problemi: nel 1950 Orwell aveva già intuito che con lo scorrere dei decenni, la società sarebbe sempre più scivolata verso un materialismo e una svalutazione dei valori; è vero, noi non viviamo sotto dittatura, ma il nostro "Grande Fratello" potrebbe benissimo essere l'apparenza. Quello che gli altri pensano di noi, come ci vedono, il modo in cui ci giudicano è molto più importante di quello che siamo veramente. L'esteriorità conta molto più dell'interiorità, la posizione più della morale, l'azione più dell'intelletto.
     
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  8. Merope Wood
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    Eh già...
    la posizione conta più dell'intellintelletto
    specie se centra con gli angoli retti ^^
     
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  9. ~Parsifal
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    E' veramente incredibile quanto questo libro possa essere attuale nonostante siano passati sessant'anni dalla sua prima edizione. Mi è piaciuto veramente molto, ne sono rimasto impressionato ed allo stesso tempo affascinato.
    E' anche piuttosto scorrevole e appassiona fin da subito. E’ un po’ più noiosa, come ha detto Crispilla, la parte in cui si riportano dei brani del libro di Goldstein, che però mi è piaciuta lo stesso e non credo sia meno interessante del resto.

    Condivido le idee di Crispilla: anche se non siamo sotto una dittatura, l'amoralità, l'apparenza ed il potere possono essere benissimo il nostro Grande Fratello e, purtroppo, nella società di oggi sembrano venire prima del resto.

     
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    E' anche piuttosto scorrevole e appassiona fin da subito. E’ un po’ più noiosa, come ha detto Crispilla, la parte in cui si riportano dei brani del libro di Goldstein, che però mi è piaciuta lo stesso e non credo sia meno interessante del resto.

    Anch'io ho avuto la stessa impressione sulle parti di Goldstein!

    Mi accingo a commentare il tutto adesso, perché solo due giorni fa ho avuto l'occasione di vedere il film, e mi piaceva l'idea di fare il confronto.
    Libro splendido, frutto di una mente geniale... Orwell certo aveva immaginato un futuro decisamente apocalittico per il 1984, ma nella sua voluta esasperazione aveva visto giusto su molte cose: come dice Cri, la svalutazione dei valori, dunque il regresso degli stimoli, dell'intelligenza, dell'indipendenza nonostante l'avanzamento tecnologico (penso al parlascrivi, alla neolingua... terribile impoverimento della cultura), aggiungerei anche il potere dei mass media di manipolare le informazioni (esemplare il fatto che sui teleschermi si dica una cosa e poi la si contraddica e tutti adoranti, belanti a pendere da ogni parola detta, senza un minimo di critica, di logica), il controllo e il livellamento delle masse esercitato dalla televisione (penso ai 2 minuti d'odio), lo scivolamento verso una progressiva apatia verso quel che ci succede intorno... così forte che ci autoinganniamo che tutto vada bene...
    Il panorama dipinto da Orwell è di una desolazione che non può lasciare indifferenti; ecco perché risulta così efficace!
    L'ho trovato un romanzo davvero stimolante e illuminante; pesante per i contenuti e molto duro (le scene di tortura sono agghiaccianti, insostenibili!), però è una lettura da fare, che sicuramente fa riflettere.

    Passando al film... bè è una diligente trasposizione del romanzo, ma fredda, piatta, senz'anima.
    Pur riprendendo scene e dialoghi puntualmente, il film non riesce a trasmettere efficacemente ad esempio il conflitto interiore di Winston, tra la lucida consapevolezza di essere ingannato dal regime e lo spaesamento per non poter provare le mistificazioni operate. Nel film Winston agisce esattamente come il suo gemello del libro, ma esprimendo sempre e solo passività e una pena infinita. Il desiderio di ribellione che si manifesta nel desiderio proibito di Julia, nella voglia di conoscere realmente com'era la vita prima del regime facendo domande ai prolet, nell'amore eccessivo verso gli oggetti d'antiquariato, testimoni di un passato scomparso, è praticamente inesistente: le scene del libro sono puntualmente rappresentate, ma senza efficacia: Winston non accarezza con venerazione il diario, non si incanta a guardare gli oggetti antichi, non si appassiona leggendo il libro di Goldstein, non guarda Julia in modo diverso dal modo in cui guarda tutto il resto.
    Ottime invece le scenografie, che ricreano perfettamente l'atmosfera desolante e squallida del romanzo... scioccanti ed efficacissime le scene di tortura e la terribile trasformazione di Winston.
    Sicuramente una trasposizione accurata e minuziosa, però troppo monotona e poco personalizzata... sono la prima a infastidirsi delle incongruenze con il libro nelle trasposizioni cinematografiche, però preferisco sicuramente un film che rielabora un romanzo in maniera originale, catturandone anche solo l'essenza, che un film molto fedele ma privo di efficacia... e secondo me quest'ultimo è il caso di questa trasposizione.
     
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  11. Silk.
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    La società che ci descrive Orwell in questo libro non è esistente, però molte dittature presenti nel mondo non credo che si comportino in modo migliore rispetto a quella descritta dall'autore.
    Devo dire che il libro scorre bene, anche se leggere di questa società molto diversa dalla nostra, mi ha lasciato un po' di amarezza in bocca perchè non riesco a credere che esistano ancora delle dittature che fanno degli abomini e passano completamente inosservate nel resto del mondo.
    E' un libro che secondo me dovrebbero leggere tutti, un libro che dovrebbe essere consigliato a chi, sappiamo, ne farà buon uso.
    La cosa che mi ha sconvolto è stata la Neolingua. Il fatto che la lingua venga ridotta a concetti semplici ed elementari distrugge completamente la nascita di un pesiero critico individuale, quindi il nascere di una propria personalità e modo di pensare. E' un fatto alquanto agghiacciante.
     
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10 replies since 26/7/2010, 10:38   191 views
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