Moby Dick

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  1. contevlad
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    Titolo: Moby Dick
    Autore: Herman Melville
    Edito da: Harper & Brothers
    Genere: romanzo
    Anno: 1851
    Trama: La trama del libro si può riassumere assai brevemente come il viaggio della baleniera Pequod, comandata dal capitano Achab, a caccia di capodogli e balene, e in particolare della enorme balena bianca (in realtà un capodoglio) che dà il titolo al romanzo. Tuttavia in Moby Dick c'è molto di più: le scene di caccia alla balena sono intervallate dalle riflessioni scientifiche, religiose, filosofiche e artistiche del protagonista Ismaele, alter ego dello scrittore, rendendo il viaggio un'allegoria e al tempo stesso un'epopea epica.
    Come in Tristram Shandy di Laurence Sterne, il romanzo di Melville è enciclopedico ed allo stesso tempo fortemente digressivo, la lettura deve essere accompagnata dall'interpretazione, in quanto l'autore utilizza un gran numero di citazioni di storie, epiche, shakespeariane, bibliche. Per questo motivo e per le numerose digressioni, Moby Dick può essere considerato un precursore del modernismo, in particolare di James Joyce. La lettura di Moby Dick provoca un forte senso di disorientamento, analogo al sentirsi smarrito tra le profonde oscurità dell'oceano.

    Tratto da Wikipedia


    Libro sottoposto a Lettura collettiva a Giugno 2013.

    moby+dick+1



    Titolo: Moby Dick La Balena Bianca
    Regia: John Huston
    Nazione: Gran Bretagna
    Anno: 1956
    Genere: Avventura
    Cast: Gregory Peck, Orson Welles, Richard Basehart, Francis De Wolff, Harry Andrews, Royal Dano, Leo Genn, James Robertson Justice, Bernard Miles, Edric Connor, Mervyn Johns, Seamus Kelly, Ted Howard, Tom Clegg, Tamba Alleney, Noel Purcell, Philip Stainton, Joseph Tomelty, Friedrich von Ledebur
    Trama: A New Bedford, gran centro baleniero sull'Atlantico, giunge verso la metà del secolo scorso, Ismaele, giovane marinaio in cerca di imbarco. Il compagno di stanza d'Ismaele è il ramponiere polinesiano Quiqeg, col quale il giovane marinaio si reca all'isola di Nantucket, al largo della città, donde partono le baleniere. Ismaele s'imbarca sul "Pequod", che ha per comandante l'inflessibile e fanatico capitano Achab, che nel suo ultimo viaggio ha perduto una gamba, lottando con una balena. Un giorno Achab chiama a raccolta l'equipaggio e, inchiodata all'albero una grossa moneta d'oro, grida che apparterrà a colui, che per primo avrà avvistato Moby Dick, la bianca balena, che ha causato la sua amputazione. Doppiato il Capo Horn, il "Pequod" si dirige verso il Mar del Giappone, dove lo stesso Achab avvista un giorno Moby Dick. Il pilota Parsi ha sentenziato che Achab morrà al termine del viaggio per colpa di un canapo, dopo aver visto due carri funebri, uno di legno e uno non costruito da mano mortale. Ma il capitano non si cura della profezia: fa armare una lancia e la dirige verso il mostro. Giunto appena a contatto col cetaceo, la lancia viene stritolata, benché Achab si getti addirittura nell'enorme bocca della balena, per indurla col rampone a lasciare la preda. Achab si salva a stento, ma continua ad assalire il mostro, aspettando di vibrargli il colpo decisivo. Nella lotta Achab resta impigliato nei canapi che avvolgono la balena e muore strangolato dopo aver visto affondare la sua nave. Dell'equipaggio, si salva solo Ismaele, che viene raccolto da una baleniera.

    Edited by Crispilla - 19/6/2013, 12:32
     
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  2. LouieLouie!
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    ;) bello! Si può aggiungere anche il film giusto? e deve essere nello stesso topic?
     
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  3. contevlad
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    Stavo finendo il lavoro ;)
     
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  4. LouieLouie!
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    OkOK ;) Belli comunque sia il libro che il film *_*
     
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  5. Crispilla
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    Ecco un altro classico che non ho mai letto...U_U
     
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  6. Crispilla
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    Non ce l'ho fatta ad andare oltre le 200 pagine, non avrei mai pensato che potesse essere così noioso... :ChunChun2:
    Le prime 100 pagine circa le ho letto tutte d'un fiato e, pur provando già un leggero fastidio nei confronti del personaggio di Ismaele, ho trovato molto simpatica tutta la parte del suo incontro con Queequeg, rimanendo anche piacevolmente sorpresa della semplicità con cui viene narrata una situazione ambigua come quella della condivisione del letto matrimoniale (siamo pur sempre a metà dell'800).
    Solo che poi Melville insiste per spiegarmi tutto ciò che c'è da sapere sulle balene e sulla caccia alle balene, dal mito greco al presente, senza svelarmi nulla sul personaggio del quale mi interessa maggiormente sapere, ovvero Achab. Da lì ho cominciato a saltare i capitoli espositivi per leggere solo quelli narrativi, ma verso la pagina 200 appunto, questi diventano sempre più radi e improvvisamente noiosi anche più della storia delle balene, perciò basta, mi sono arresa.
    Lo stile di Melville è decisamente troppo ampolloso per i miei gusti e sicuramente il romanzo sarebbe stato più interessante se fosse stato lungo la metà. Peccato, perchè la trama ha molte potenzialità, con la figura magnetica del capitano Achab e la sua ossessione per la balena bianca... anche se ho trovato un tantino spiacevole che la chiave del libro, il suo vero messaggio, venga svelato da uno degli ufficiali in un dialogo che si trova molto prima della metà del libro. Il senso ultimo della storia è che la vendetta non porta a niente e che, soprattutto, non ci si può vendicare di una bestia, di una creatura che agisce per istinto e non sostenuta da morale, valori, intelletto; sarebbe altrettanto inutile volersi vendicare di un incendio, di una tempesta o di un terremoto. Però questo è un concetto a cui bisognerebbe approdare alla fine, o comunque dopo buona parte della lettura... sbandierarlo così quasi all'inizio non è proprio una mossa saggia.
     
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  7. Silk.
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    C'ho messo un'eternità a leggerlo! Come dici te Cri alcune parti potevano essere del tutto tolte dal libro e renderlo molto più leggerlo. Descrive troppo tutto e questo l'ha reso un libro a tratti veramente noiso. Personalmente sono più propensa a leggere libri più essenziali e scorrevoli. La prima parte sono riuscita a leggeral in poco tempo, poi mi sono persa con la caccia alle balene. Tra poco parto anche io con una lancia a dare la caccia a Moby Dick dopo aver letto così tanto sulla caccia alle balene. Quando l'ho finito ho letteralmente tirato un sospiro di sollievo, è stato come un parto: non vedevo l'ora di finirlo. Mi dispiace, ma l'ho torvato veramente noioso!
     
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  8. Merope Wood
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    Io non sono stata così paziente e ho letto praticamente solo le pagine dispari da un certo punto in poi e quando trovavo qualcosa di interessante mi fermavo. Concettualmente mi piace, e molto, ma nell'atto pratico è stato quantomeno un'esperienza spiacevole.
    In compenso è cresciuta la mia stima per Baricco che è riuscito a rendermelo piacevole sia nella visione del programma che conduceva su rai3 anni addietro nella puntata in cui ne parlò sia nello spettacolo teatrale più recente in cui ha fatto comparire un sacco di gente che mi piace peraltro. Mi ha fatto capire che almeno concettualmente mi piace, però non mi pento di averlo abbandonato alle medie, ora capisco perché lo feci e mi posso finalmente levare un peso dalla coscienza.
     
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7 replies since 4/7/2010, 19:27   282 views
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