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Posts written by ~alyps~

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    !Benvenutissima Kira! :D io sono aly e ti auguro una buona permanenza qui sul forum :D mi raccomando partecipa alle nostre iniziative e lascia commenti in giro per il forum
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    Ahahahah ma certo, avevo in programma di lasciare qualche commentino sui bookstore online, anzi te l'avevo pure promesso :D
    Sui semafori e i tergicristalli ci pensiamo eh :lol:
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    Una volta qualcuno mi disse che, affinché una saga abbia successo, deve fare qualcosa che nessuno ha mai fatto prima, o comunque farlo in maniera nuova e più efficace :D

    Anche dopo una seconda lettura rimango dell'idea che L'eredità della spada, pur presentandosi al primo impatto come fantasy classico, genere che si ripete molto spesso, sia qualcosa di fresco, piacevolmente atipico e sorprendente, che omaggia e nello stesso tempo effettua una presa di distanza dai generi di riferimento, semplici modelli al servizio della storia e non griglie in cui rimanere imbrigliati.

    È un romanzo fantasy, ma anche storico d'ambientazione medioevale, con elementi magici e soprannaturali, ma anche estremamente realistico; è un romanzo d'avventura, ma anche di formazione, per non parlare di una componente di mistero disciolta tra le pagine. Ma prima di tutto è la storia di Arthur e di una vocazione inseguita con ammirevole tenacia, della ferma volontà di conquistarsi un posto nel mondo, in un mondo (quello fantasy) dove molto spesso sono gli eventi a trascinare il protagonista al di fuori del suo nido e non il contrario.
    Una "vocazione", non un banale sogno ad occhi aperti o un comune desiderio di riscatto: si tratta di qualcosa di più intimo, più profondo, più impellente, fonte di un disagio e un'inquietudine interiore su cui è gettata una luce penetrante. Arthur non è un sognatore, non è un romantico, è un personaggio certo animato da ardore, coraggio e un pizzico d'incoscienza, ma anche con i piedi per terra, con un'ambizione elevata, ma alla sua portata, con una quieta e lucida determinazione che lo rendono normale ed eroico allo stesso tempo.

    Alla sua storia, piano, gradualmente, si aggiunge quella di altri personaggi, tra cui spicca quello di Gwinneth, una giovane donna combattente dal carattere fiero e orgoglioso, ma che in fugaci istanti di cedimento lascia intravedere una personalità tormentata e ricca di sfumature. Per me il personaggio più affascinante del romanzo, sorprendentemente magnetico e vibrante per essere uscito dalla penna di un'autrice esordiente.

    La trama è semplice e lineare, quasi scarna, composta da pochi momenti chiave a cui si arriva con un percorso placido e riflessivo. A rendere la lettura di tutte le 600 e più pagine avvincente e appassionante io dico che sono essenzialmente due qualità...

    La prima, come un po' si sarà evinto da quello che ho scritto sopra, è l'introspettività. È abbastanza raro in romanzi dei generi sopra elencati un simile approfondimento psicologico dei personaggi, di cui invece in questo caso sono messi a nudo così sensibilmente stati d'animo, turbamenti, e angosce, siano essi sistematicamente analizzati, siano invece qualcosa di più ineffabile e misterioso, affrontato per rapide pennellate nel corso del romanzo. Così, la storia ambientata in un lontano Medioevo di fantasia si avvicina tantissimo al lettore per mezzo di personaggi molto umani, a tutto tondo e in cui non è difficile immedesimarsi.

    La seconda qualità, che può essere in realtà un'arma a doppio taglio, è la prosa ricca, corposa, avvolgente, dal gusto cinematografico per la ricchezza di dettagli, che permette di visualizzare ambienti e personaggi anche nei loro aspetti più minuziosi: un'espressione, un movimento, un materiale, una luce, un colore. È una prosa che colpisce per la proprietà di linguaggio, la precisione lessicale, la nitidezza, la capacità di immergere a 360 gradi il lettore in un'atmosfera viva e palpitante. Talvolta risulta un po' iperdescrittiva, specie quando il ritmo rallenta o ad esempio anche nel prologo, uno dei miei passi preferiti in assoluto del romanzo, ma in cui, rileggendolo a posteriori, il pathos del momento è reso con una certa ansia descrittiva. Nel bilancio complessivo però la scrittura è così elegante ed immersiva, curata ed esatta, che personalmente mi appaga moltissimo e mi fa assaporare ogni singola parola e dettaglio della storia.

    Passando dalla lettura del secondo capitolo a questo, noto con piacere uno stacco: questo primo capitolo della saga è ancora in alcuni momenti un po' troppo rigido e formale, soprattutto nella prima parte: una ricerca di correttezza e del bel periodo fa perdere un po' in spontaneità e immediatezza, e questo anche considerando il modo d'esprimersi d'altri tempi, formale e cortese che in generale nel romanzo si cerca di ricalcare. Talvolta quando parlano ladri e banditi, o anche lo stesso Arthur, si ha una sensazione di artificio. Ma sono tutti aspetti che sono sicura verranno limati con il tempo e, anzi, andando avanti nel corso del romanzo sia la narrazione sia i dialoghi mi sembrano acquistare maggiore naturalezza. Sono sicura che chi avrà modo di leggere il secondo romanzo su questo punto di vista ne rimarrà piacevolmente colpito.

    Per quanto riguarda la storia e i suoi personaggi sono entusiasta :D Se nel corso della prima lettura ero perplessa dal comportamento di alcuni di loro, che mi veniva da attribuire a una certa volontà di piegare la trama verso esiti un po' improbabili nel contesto, ad una seconda lettura mi sono accorta di come nulla sia stato lasciato al caso, di come ogni minima reazione o comportamento insolito faccia parte di un ritratto coerente del personaggio, che è assolutamente appagante ripercorrere alla luce di nuove conoscenze.

    Io mi sono fatta questa teoria sul comportamento di Rayleigh, Gwinneth e Hiram (ma già alla prima lettura) e con questo rispondo indirettamente ad alcune questioni sollevate da Annachì....

    Non è che Hiram o Rayleigh abbiano sovrapposto la figura di Arthur a quella di Garreth, nè per lenire i sensi di colpa come sostiene Gwinneth, nè per una simpatia dettata da una somiglianza caratteriale e magari anche fisica. Secondo me infatti i due uomini hanno ormai elaborato il lutto, hanno relativamente fatto pace con se stessi e il loro inconscio non gioca più brutti scherzi. Hanno invece cercato, forse un po' maldestramente, di aiutare Arthur per aiutare Gwinneth, individuando nel giovane una figura "terapeutica" (ma distinta da Garreth) per la ragazza.
    Rayleigh forse l'ha fatto con maggiore leggerezza, quasi come esperimento, come sfida, oltre che per un'istintiva simpatia per il ragazzo.
    Il padre di Gwinneth, invece, probabilmente ha colto nell'interessamento della figlia per la sorte del ragazzo uno spiraglio di luce straordinario e incomprensibile e che meritava di essere alimentato. Mi viene molto difficile pensare che Hiram abbia facilitato ad Arthur il percorso per diventare cavaliere, trattenendo Gwinneth a Lokrid, solo perché ha individuato nel ragazzo del talento, o perché gli ricordava Garreth. Sicuramente è stato particolarmente disponibile e comprensivo perché addolcito dal ricordo del figlio, e su questo Rayleigh non si sbagliava, ma sicuramente pensava che, attraverso Arthur, avrebbe potuto far breccia nella corazza della figlia.
    D'altra parte Gwinneth è così tormentata e sconvolta perché la presenza di Arthur, inconsciamente, e il comportamento di Rayleigh e di suo padre, hanno risvegliato un trauma che credeva superato. Trovo credibile che, nonostante sia passato tutto quel tempo, ci sia ancora una ferita aperta, per via del carattere della ragazza, per il legame viscerale instaurato con la persona perduta, ma soprattutto le circostanze e la giovane età di Gwinneth al momento della morte del fratello rendono credibile che sia rimasto un segno indelebile.
    Devo dire che tutto il contesto è studiato talmente bene che, nonostante non abbia mai vissuto un lutto così doloroso come può essere la perdita di un fratello, mi sono immedesimata moltissimo in Gwinneth e l'ho capita.

    Anche il comportamento dei vari personaggi dopo l'investitura mi è parso verosimile. Rayleigh, e qui sono d'accordo con Arthur, è un codardo: non vuole incrinare il rapporto di fiducia che ha costruito con Gwinneth, anche se questo significa andarle contro per difendere il povero Arthur. Si è anche visibilmente pentito per essersi messo in mezzo ad una questione tanto delicata. Gwinneth d'altra parte esercita su tutti i personaggi un'influenza fortissima, anche sul padre, che probabilmente si anche è reso conto della possibilità di aver forzato un po' troppo le cose, di aver investito Arthur con un po' di leggerezza e per questo si fa da parte. Gwinneth poi è furibonda con tutti perché l'hanno messa in una situazione scomoda, credendo di agire per il suo bene, ma con una certa presunzione, ma anche perché si rende conto di quanto Arthur sia stato "usato". Per quanto i suoi modi siano discutibili (e la rabbia con cui conduce Arthur all'esasperazione e quasi alla morte sia del tutto riprovevole) è il personaggio che più stimo all'interno della vicenda perché, paradossalmente, sembra quasi pensare al bene e al futuro del ragazzo forse più di chiunque altro.

    Tutto questo papiro di analisi psicologica dei personaggi che ho scritto sotto spoiler è indice di quanto stimolante sia stato il libro da un punto di vista della caratterizzazione dei personaggi.

    Ecco, l'unico personaggio che sia ad una prima sia ad una seconda lettura, mi è parso troppo sacrificato è stato Maelin. Non perché avrei voluto avesse un ruolo più importante in un capitolo dove già abbiamo diverse presenze "ingombranti", ma perché purtroppo in questo capitolo rimane abbastanza piatto e stereotipato nelle sue reazioni, quasi sempre contrassegnate da un'eccessiva sensibilità.
    Rayleigh invece è un personaggio che amo, riuscitissimo e assolutamente divertente, e che riesce a risultare ironico, ma mai forzato, e a stemperare perfettamente con le sue battute un clima di tensione.
    Per concludere la carrellata sui personaggi, tralasciando Gwinneth su cui ho detto già abbastanza, Arthur è un personaggio che attira su di sé nel corso della narrazione gli stereotipi del ragazzo ingenuo di villaggio che dev'essere iniziato non solo all'arte della spada, ma alla vita vera e propria. In realtà, nonostante a volte la sua ingenuità sia un po' amplificata, in maniera comunque tenera e divertita, ha una personalità così forte, ma soprattutto in evoluzione così continua e tangibile durante il corso della storia, che forse da questo punto di vista è il personaggio più scontato e più soprendente al tempo stesso del romanzo.
    Bazil Boone, altro personaggio di un certo spessore, incarna invece più il cliché del maestro estremamente saggio e severo, ma anche qui la sua ironia e la sua fragilità sono così autentiche che ancora una volta si tratta di un personaggio che lascia un suo segno tutto particolare e malinconico. Il suo aneddoto sul sidro del cugino poi è uno dei punti più belli, sentiti e memorabili del romanzo.

    Ancora qualcosa prima di concludere. Un'altra qualità molto interessante del libro è il rapporto con il soprannaturale. Solitamente la credenza in un mondo soprannaturale in un fantasy è scontato, mentre in questo caso no. Ci troviamo infatti all'interno di un mondo molto umano con elementi soprannaturali, tra cui un personaggio che usa la Magia, una divinatrice e una profezia, credenze sul mondo dei morti, a cui però alcuni personaggi non credono o stentano a credere. Le digressioni in cui si ragiona sul soprannaturale, senza dare nulla per scontato, introducono gradualmente il lettore verso l'accettazione di un mondo fantasy, lasciando però permanere una componente di ambiguità e mistero su di essa che sono molto umani. Tra le altre cose ho trovato delizioso il fatto che l'episodio della divinatrice venga spogliato della sua solennità (attribuitagli dal punto di vista di Arthur) qualche capitolo più avanti, quando personaggi più scaltri e navigati di Arthur mostrano un divertito scetticismo nei suoi confronti. Nel secondo romanzo questo rapporto diventerà ancora più interessante tanto da stimolare il lettore a riflettere sul soprannaturale.

    Il cliffhanger finale ha fatto arrabbiare anche me, ma mi ha fatto anche capire quanto tenessi ai personaggi e questa era ovviamente una cosa molto positiva :D (ma in generale io non sono contraria ai cliffhanger, anzi, ammetto che masochisticamente mi piacciono molto). Credo che tutta la parte dopo l'investitura alimenti la tensione in maniera eccezionale e forse per questo è la parte più intensa del romanzo (insieme al prologo), anche come dialoghi e sfoghi dei personaggi, molto serrati e l'ho letta quasi trattenendo il fiato.

    Un dubbio, una curiosità: ci viene detto poco sui cavalieri ai tempi del romanzo... in particolare il dubbio è questo: c'è un punto in cui Rayleigh dice a Gwinneth, molto contraria riguardo al portare Arthur al cospetto di suo padre, che appunto costui l'avrebbe perdonata se gli avesse portato un aspirante cavaliere, come se fosse qualcosa di straordinario e come se fosse del tutto accettabile interrompere una missione per procurare al proprio regno un aspirante cavaliere. È proprio così rara l'eventualità che si presenti a un sovrano/governatore un aspirante cavaliere o la rarità è il fatto che sia sua figlia a presentarglielo? Quando Boone parla di addestramento di cavalieri parla di tempi lontani?

    Direi che per il momento può bastare, al massimo mi attaccherò ad altri commenti. Credo che si sia capito ormai che, nonostante qualche osservazione critica, sono assolutamente entusiasta del romanzo e sorpresa per la sua qualità, la sua maturità, la sua eccellente scrittura, la sua capacità di rendere i personaggi a tutto tondo, tenendo conto tra l'altro che stiamo parlando di un'autrice esordiente. Forse sì, un po' di stanchezza nella seconda parte l'ho avvertita anch'io perché il ritmo rallenta, perché a livello di trama si aspetta un esito tutto sommato annunciato e i personaggi non variano tantissimo il loro atteggiamento. Però devo dire che nel bilancio complessivo questo passa in secondo piano, che la lettura rimane sempre appassionante e meritevole. E che sono entusiasta del nuovo capitolo e sono fiduciosa nel proseguimento della saga! :D

    P.s. rileggendo il libro non ho trovato (o forse la mia mente ha di nuovo rimosso! :lol: indizi sul fatto che Rayleigh sia un prestante, magro, atletico giovane biondo; per cui credo che continuerò a immaginarmelo come massiccio, imponente, moro e con un codino sulla sommità della testa! :P)

    Edited by ~alyps~ - 16/3/2016, 14:32
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    No ma Cri credo tu ti sia persa qualcosa.... guarda che i due in lizza per il Miglior film erano Spotlight e Revenant, Mad Max non ha mai avuto chance secondo me.... quella sì che sarebbe stata una sorpresa! Sarà che i trailer e i poster sono pieni di "Il miglior film dell'anno!" "Capolavoro!" ecc, sarà che ha vinto il Miglior Cast ai SAG, poi il tema impegnato che piace tanto agli Oscar... mi ricorda quando vinse 12 anni schiavo Miglior film e Regia Cuaron...

    Io non so ancora se sono contenta... va bè il mio preferito sarebbe stato Mad Max: Fury Road, poi Revenant, poi Spotlight credo... però per meritarselo se lo merita, non infuoca d'entusiasmo, però è un bel film, mi ha anche appassionato
    poi Cri Mark Ruffalo è troppo adorabile!!! adesso pensa che sia tipo di parte ahah
    mentre mia sorella si guardava il film le anticipavo che ci sarebbe stato un personaggio che avrebbe adorato... ogni tanto mi mandava messaggi del tipo: la guardia grassoccia che mangia la merendina? no... ah ho capito! il gay grasso che è stato vittima di abusi? ehm no... l'ultimo prete pedofilo? no! ma Marc Ruffalo Bea! Marc Ruffalo! :wub: e lei... ah... e ma non così tanto...


    Jacob Tremblay è il mio nuovo idolo :wub: crescerà benissimo. Oh sì che emozionante l'In Memorian, poi con Blackbird che amo

    Anche per me il momento più emozionante me è stato la vittoria di Morricone; mi è venuto tipo un nodo in gola, umilissimo e splendido

    Esibizione di Lady Gaga è stata sì bella, cioè lei è bravissima, ma sono contenta che abbia vinto Spectre perché, nonostante l'imbarazzante figura fatta da Sam Smith (voglio sperare che non sia veramente così live e che l'emozione gli abbia tirato un brutto scherzo), la canzone era più raffinata, quella di Lady Gaga era troppo strappa lacrime e strappa oscar... è il tema che è nobile, ma il testo non è che sia tutta sta meraviglia...

    Va bè Di Caprio non parliamone me lo immaginavo ma è stata troppo bella la standing ovation e lui tutto intenerito... awww

    se pensi che l'era dei meme sia finita ti sbagli di grosso Cri... ho trovato ancora cose da far scompisciare.... a parte il montaggio dell'accettazione del premio con Inception che mi ha fatto venire le lacrime agli occhi, ma di minchiate nel genere ne spareranno ancora per un po'! XD



    Comunque una delle premiazioni che mi è piaciuta di più è stata quella per gli effetti speciali di Ex Machina... non se l'aspettava nessuno, anche se li avrebbe meritati, ed è stato tipo bellissimo :wub:
    Mi piace un sacco quando l'Academy mi sorprende in tal modo... io ero lì tutta convinta a dire: se c'è un premio che Mad Max deve meritare è quello degli effetti speciali, e invece... ha preso un macello di altre cose e comunque complessivamente sono contenta.

    Basta sto scrivendo e cercando robe sugli oscar da ore quindi stacco, se mi viene in mente qualcosa aggiungo.

    Ah sì un altro momento che mi ha divertito un sacco è stato l'annuncio stronzissimo della categoria del miglior corto documentario da parte di Louis C.K. :D

    Chris Rock secondo me se l'è cavata egregiamente; il suo modo di affrontare la polemica di Spike Lee è stato brillante; con calma magari mi recupero gli altri interventi perché tra i messaggi e le chiacchiere con le mie coinquiline in realtà un po' di cose sono sfuggite. Siamo state bravissime poi a tenere aperti gli streaming di due diversi siti su due diversi computer così quando si bloccava uno avevamo quell'altro (mentre sistemavamo il primo).

    CITAZIONE
    Ah, aly ho un regalo per te! X

    No vabbè.... ahahahahaha qualcuno ha bevuto un po' troppo ieri notte :D
    gli voglio troppo bene! XD
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    Prima cosa: la commento la grafica di Revenant o aspetto la descrizione? (so già che al momento del sondaggione 2016 rientrerà nella mia top 3)

    Seconda cosa... questa è una delle grafiche più originali, riuscite e innovative che siano mai state fatte! :woot:
    I colori innanzitutto sono splendidi, perfettamente in tema con il cartone; già l'idea dello sfondo con le vetrate della cattedrale e le candele a illuminare il tutto, con il container in trasparenza sopra, era bellissimo, ma poi l'arco della vetrata a incorniciare l'intero forum è stato il colpo di genio! Graziosissime le vetrate per come sono gotiche e carnevalesche insieme e, dopo qualche accorgimento, integrate alla perfezione con il resto della skin.
    Sappiate comunque che questa grafica la sto maledicendo silenziosamente da parecchio perché, nonostante tutto, ancora quelle vetrate mi creano problemi con alcune funzioni XD ma tanto ormai siamo agli sgoccioli...
    La sua bellezza compensa comunque ampiamente i problemi tecnici!
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    CITAZIONE
    Dietro ad un'apparente serietà sappi che tutte e 3 stiamo girando e rigirando la tua presentazione come dei procioni curiosi che rovistano ne cassonetti: un nuovo arrivato? E per giunta di sesso maschile? E' come aver trovato una fetta di pizza ancora intera in un sacco nero!
    Ma questa è un'altra storia.

    Non ci posso credere! ahahahahahahhahahah
    (è vero)

    Benvenuto Francesco! io sono aly e ti auguro una buona permanenza! le presentazioni sono sempre un po' traumatiche; il bello viene quando si commentano libri e film, allora si è più sciolti e ne vengono fuori dibattiti interessanti! Per cui spero di leggerti nei vari topic del forum :D
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    No ma preciso che l'obiettivo delle 3 proposte alla volta è per avere una rosa di possibilità, non per spingere a leggere più libri... (che certo sarebbe comunque bello)
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    Django l'ho visto tante altre volte e devo dire che la sensazione di due film legati insieme non l'ho più (se l'avevo riscontrata all'inizio, non ricordo) riscontrata.... lo reputo superiore a questo, ma in realtà non vorrei fare paragoni perché a modo suo ogni film di Tarantino merita... ho anche rivisto recentemente Le iene, che la prima volta mi era sembrato verboso e troppo sottotono rispetto agli altri, ma alla seconda visione mi è tipo piaciuto tantissimo.
    Sì è lungo (e questa è una delle critiche che ho maggiormente sentito riguardo al film), ma come dici tu non è per niente noioso... anzi. Come sempre i dialoghi sono utilizzati per dilatare la tensione; in più Tarantino attraverso di essi continua a tendere un filo rosso iniziato con Bastardi senza gloria politicizzando, pur in maniera dissacrante, la vendetta dei suoi personaggi o comunque inserendo dei riferimenti alla storia, alle sue guerre e alle sue lotte. In questo caso rimane costante sullo sfondo la guerra di secessione e la condizione dei neri; il personaggio interpretato da Jackson è un po' un erede di Django, diversissimo come caratterizzazione, ma pur sempre un vendicatore, un giustiziere di bianchi. Come fai notare poi Mobray ricorda tantissimo Schultz, ma in realtà anche Hans Landa; sembra quasi che Roth imiti Christoph Waltz e la cosa è piuttosto strana; mia sorella ha sentito dire che gli 8 personaggi richiamano gli 8 film di Tarantino e di conseguenza 8 personaggi già noti, ma guardando il film mi sembra che trovare delle corrispondenze per tutti quanti sia un po' forzato. Ho pensato più che altro che "Gli odiosi 8", a parte il riferimento all'ottavo film di Tarantino, l'assonanza e l'abbreviazione "simpatica" del titolo "The 8ful 8", faccia il verso a "I magnifici sette".

    Finora mi sono un po' persa... dicevo, film lungo, ma per una ragione; film molto sui generis, è un western, un giallo, un action, un drammatico, tutto insieme; la colonna sonora poi viene proprio da un film horror, ho letto che Ennio Morricone si è rifatto, in parte, a delle musiche composte per La cosa, che è proprio un horror, e guardacaso ambientato tra i ghiacci, in un luogo chiuso, mi pare che ci siano delle citazioni anche piuttosto puntuali a questo film. Solito pastiche di film e generi tarantiniano, ma così bizzarro ancora non l'avevo visto.

    CITAZIONE
    Mi sto chiedendo se sia stata una mossa vincente dirci che il caffè era avvelenato prima che si scatenasse il finimondo. Se ragioniamo nelle logiche del giallo, nessuno scrittore sano di mente rivelerebbe il colpo di scena prima che se ne vedano gli effetti. E non sto dicendo che la scena non funzioni, anzi! E' veramente uno spasso star lì ad aspettare che il Boia e il povero cocchiere tirino le cuoia, però... se ci avessero detto dopo che era colpa del caffé? Che era quello il segreto di Daisy? Boh... queste sono le mie pare mentali...

    Il fatto secondo me è che a Tarantino non importa nulla di seguire le logiche del giallo, anzi... più può sovvertirle, più si diverte. Ho trovato molto ironico, se non sì, uno spasso, il fatto che irrompesse dal nulla la voce fuori campo (che ho scoperto essere in originale di Tarantino stesso) a svelarci il colpo di scena e che si attendesse il finimondo... oltretutto il modo in cui sono morti era così assurdo e grottesco da essere comico XD poi mi fa pensare che spesso nei film di Tarantino (così come nei film di Hitchcock ad esempio) noi sappiamo che sta per succedere qualcosa, ma non sappiamo quando, in Tarantino i personaggi nel frattempo continuino a parlare e parlare fino a logorare il povero spettatore... l'apice di questo espediente è raggiunto in Bastardi senza gloria!

    Altre cose mi avevano lasciato un dubbio... cioè in realtà tutto quello che è uscito dalla bocca di Warren :D la storia oscena che il maggiore Warren racconta al vecchio è vera o era solo per provocarlo? alla fine questa benedetta lettera è vera o falsa? (mi pare che alla fine avessi deciso che fosse vera), ma soprattutto... il fatto che Minnie avesse quel cartello sull'ingresso vietato ai messicani è vero o falso (e quindi detto ad hoc per far crollare il messicano)? pensato perché poi nel flashback fanno vedere che Minnie non aveva alcun problema con il messicano e anzi era una donna gentilissima.


    Cose random perché ho fame: Janeth Jason Leigh è stata una rivelazione, mi è piaciuta tantissimo... sì anche a me ha fatto piacere vedere Jackson in un ruolo da protagonista... anch'io comunque ho trovato spiazzante la somiglianza tra il modo di recitare di Waltz in Django e quello di Roth, tra l'altro accentuato da un aspetto esteriore abbastanza simile dei due, la barba, l'abbigliamento, e soprattutto nella caratterizzazione del personaggio... sicuramente sarà voluto, ma anche a me è parso strano...

    Dai speriamo che ne faccia qualcuno in più! Come fa ad essere così previdente??
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    Questo film ha gasato moltissimo anche me :woot:

    Riprendo la "locandina onesta" e dirò "It's FUCKING awesome" solo perché in inglese sembra più fine


    No, davvero, non pensavo che mi sarei entusiasmata tanto per un film d'azione, ma il fatto è che prima di tutto non è un semplice film d'azione, ma qualcosa di più, è un action distopico, con riferimenti alla società odierna declinati in maniera apocalittica, ma anche con un barlume di speranza e redenzione finale che lo rendono umano ed emozionante. Tecnicamente poi è qualcosa di spettacolare ed elettrizzante: montaggio adrenalinico, trucco e costumi pazzeschi, colori così saturi e così brillanti strepitosi. Potente. Travolgente. Una rivelazione...
    Non ho familiarità con il mondo di Mad Max, ma recupererò a breve i film precedenti.
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    Mi sembra giusto... per lo meno in un momento come questo, in cui siamo 3 utenti fissi sostanzialmente... al di là della mancanza di proposte, c'erano problemi anche nello stabilire i 3 vincitori...
    Approvo questo cambiamento!
    Un'altra possibilità sarebbe anche che un utente proponga più di un libro, dei quali poniamo 1 già letto e 1 o 2 a scatola chiusa, però non si propone nè si vota niente, rimangono lì, giusto così per avere una piccola rosa tra cui scegliere come da tradizione e anche perché così si può proporre magari un libro che una delle altre due ha già letto, perché tanto ce ne sarebbero due di scorta (si spera) non letti. In realtà conoscendo i vostri gusti anche con un libro solo vado sulla fiducia, non ho bisogno della rosa... però comunque propongo, poi valutate...
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    Oh che bello, abbiamo un restyling! :woot: devo ammetterlo, rispetto a quello vecchio è più figoso
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    Voto Hero!
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    Bè se Merope ha rinunciato alla trashata con i pesci, rilancio io con Dead sushi

    dead-sushi-3
    (è l'uomo tonno)
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    Mad Max! (con piacere)
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    CITAZIONE
    Ok, a seguito di un dibattito in tag, abbiamo deciso che vince la screen di David Bowie a tavolino.

    Sììì!!! W la professionalità! :lol:

    Propongo questa da C'era una volta in America

    Stasera-in-tv-Cera-una-volta-in-America-su-Rete-4-2
1738 replies since 5/2/2008
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