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Merope Wood
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Titolo: Italiy in a day - Un giorno da italiani
Regia: Gabriele Salvatores
Genere: Documentario
Nazione: Italia
Anno: 2013
Prodotto da: Indiana
Coprodotto da: Ridley Scott
Trama:
Tramite una campagna pubblicitaria e di comunicazione online la società di produzione Indiana e Gabriele Salvatores hanno chiesto a chiunque lo volesse di riprendere brandelli della propria giornata (tutti nella stessa: il 26 Ottobre 2013) e inviarli. Il risultato sono stati 44.000 video per un totale di 2.200 ore di girato che il regista e la sua squadra ha selezionato e montato per raccontare un giorno nella vita degli italiani oggi.
Riprendendo l'idea di Life in a day (di Kevin Macdonald patrocinato, come questo, da Ridley Scott e la sua casa di produzione) Gabriele Salvatores reinterpetra il medesimo format per contemporaneamente scoprire come l'Italia si racconti e cercare di contribuire a raccontarla attraverso lo specifico filmico, cioè il montaggio. Coerentemente con il "format" originale i video inviati vengono affiancati seguendo le ore del giorno, a partire da tutti quelli girati dopo la mezzanotte, passando alle albe, i risvegli e poi le mattine e via dicendo fino di nuovo alla mezzanotte.. -
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E' un gran bell'esperimento!!! Voglio vedere però quello da cui Salvatores ha preso ispirazione, cioè Life in A Day di Ridley Scott... ho il link di Youtube salvato nei preferiti da tempo, devo solo decidermi...
Ho visto questo film sabato in tv... mi sono stupita di come siano riusciti a creare un lavoro complessivamente coinvolgente... hanno trovato dei leit motiv visivi o tematici tra i brevi spezzoni di video che sono riusciti a dare un senso a tutto quel materiale eterogeneo...
C'è anche del sentimento, ricercato anche con musiche azzeccate: ho riso, sorriso, persino pianto... sì, certe scene nella loro semplicità e spontaneità mi hanno commossa!
Tuttavia ecco, essendo tutti questi video molto molto brevi, disomogenei e girati non da professionisti, il film non ha le tempistiche nè la possibilità di lasciare il segno... non so se è da attribuire alla selezione effettuata, al montaggio serrato, alla qualità dei video inviati o alla natura dell'esperimento (è davvero difficile scegliere!), ma solo una discreta parte di questi video in sè aveva qualcosa da raccontare, pochi sono quelli belli, quelli che rimangono impressi...
mi è dispiaciuto constatare che già pochi giorni dopo mi ero dimenticata la maggior parte di quello che avevo visto, qualche puntolino era rimasto, ma dovevo fare uno sforzo di memoria. Insomma un bell'esperimento, che però non mi ha convinto al 100%. -
Crispilla .
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Avrei voluto vederlo anche io ma... cos'ho guardato alla fine? Boh... non mi ricordo più. Probabilmente qualcosa su Sky. . -
Merope Wood .
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Io l'ho guardato solo perché era Salvatores il regista, devo ammetterlo, mai mi sarei aspettata una cosa del genere. Pensavo al solito risultato balordo, invece col montaggio è riuscito a mettere in piedi qualcosa di toccante. Anche la frammentarietà delle testimonianze a un certo punto mi è passata quasi via di mente.
Io quello di Scotto l'ho visto e devo dire che non l'ho trovato così emotivamente coinvolgente come questo, forse perché aveva una visione più d'insieme mentre questo, concentrandosi su una porzione relativamente irrisoria di umanità riesce ad entrare meglio tra le mura domentiche, nelle cucine, nei letti... E' un film che va guardato a pelle, senza preoccuparsi della qualità, che è ovviamente varia, però devo ammettere, in tutta onestà, che MAI mi sarei aspettata di poter essere così coinvolta, anzi, mi aspettavo piuttosto di trovarlo un tantino noiosetto e invece come niente mi sono trovata alla fine.
Penso sia normale non ricordare tutto di questo film, la memoria tende a selezionare e noi tendiamo a ricordare per prime le cose a cui ci sentiamo più accomunati per il nostro vissuto. Sono certa che, a parte le sequenze "di giunzione" come Parmitano (fantastico) o la ragazza a letto che vengono distribuite nel corso del film per renderlo più omogeneo, ciascuno di noi ricorderà frammenti diversi.
Ad esempio a me una scena che ancora adesso a pensarci fa venire gli occhi lucidi è quella del figlio di mezza età che filma la madre dicendole "Sono tuo figlio, hai 3 figli ti ricordi?" e lei si fa ripetere i loro nomi con quella faccia che non capisci se orgoglio o semplicemente non ricorda perché mi riporta con la mente a uno degli ultimi istanti passati con mia nonna viva.
Poi a un certo punto c'era l'anziana che giocava al solitario che mi ha fatto venire il magone perché io ho mia nonna, quella ancora viva, che è in un momento di depressione e questa è una cosa che fa.
Mi hai fatta morire dal ridere i 2 che leggono a letto e mettono in scena la gag alla Sandra e Raimondo con lei che gli dà la buonanotte e lui che le chiede "Ti dà fastidio se leggo ancora un po'?" "No" e lui inizia a leggere ad alta voce. E' una cosa in cui mi sono ritrovata perché l'ho fatto personalmente...
O la passeggiata nella notte perché c'è silenzio e ci sono le luci belle dell'anteguerra.
O la carrellata di "Io domani parto, me ne vado all'estero" "Io resto" "Io all'estero ci sono e sento la mancanza di casa mia" (fantastico il tipo che racconta alla madre cosa sta mangiando come se stesse facendo un megagalattico pranzo domenicale e poi invece riprende un uovo all'occhio di bue preso da un frigorifero che ha l'aria di essere perennemente vuoto.
E insomma. Ci sono alcuni contenuti "vuoti", vero, ma penso che in parte lo siano anche rispetto a quello in cui noi ci rispecchiamo o meno.
Quello che mi piace di più di questo documentario è anche quello che gli potrei criticare e cioè che manda al diavolo il suo essere documentario a favore di una componente più emotiva.
Rispetto a quello che mi aspettavo comunque mi sono parecchio ricreduta in senso positivo per quello che è riuscito a fare sono pronta a perdonargli anche dei contenuti a volte un tantino superflui, ma che comunque ci stanno.
E boh. Grosso modo sono completamente d'accordo con aly
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Italy in a day - Un giorno da italianiGabriele Salvatores |
