Fratelli di Pagina

31 Libri per celebrare il 150° dell'unità d'Italia

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  1. Merope Wood
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    Ho cercato di parlarne il meno possibile infatti... <_<
     
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  2. Crispilla
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    A me invece in generale piace I Promessi Sposi...la trama è interessante e a tratti anche divertente secondo me, non scontata.
    Come al solito è la scuola che te lo fa odiare, proponendo sempre quei tre brani di lettura (i Bravi e Don Abbondio, l'Addio Monti e Azzeccagarbugli) che non rispecchiano poi la bellezza e la complessità che si trovano più avanti nel testo, come la conversione dell'Innominato, la storia della Monaca di Monza, la rivolta dei forni e l'arrivo della peste.

    Comunque, per amanti e non, vi consiglio di reperire la parodia veramente esilarante fatta dal trio Marchesini-Solenghi-Lopez. Un capolavoro di genialità comica!
     
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  3. Merope Wood
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    visti!!! davvero meravigliosi...
    noi abbiamo fatto un anno intero quest'opera quindi ci siamo fatti anche tutti questi altri brani di cui stai parlando...
    ma a me non piace i promessi sposi perché non apprezzo biograficamente Manzoni...mi sembra un falso bigotto, pure ai figli sta sulle scatole...
     
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  4. Lily Hume
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    Mi dispiace commentare in ritardo, ma il tempo è quelo che è in questo periodo... -_-
    Leopardi! ammetto che sono sempre stata attratta da queste personalità dalla forte sensibilità e dallo sguardo particolare verso la realtà che li circondava.
    Si parla spesso del pessimismo di Leopardi, che è innegabile in molte sue opere e derivato anche dalle sue precarie condizioni psico-fisiche, che però fa dimenticare spesso la grande importanza che il poeta conferisce all'IMMAGINAZIONE.
    Si questo è sempre stato un aspetto di Leopardi che mi ha affascinata: l'immaginazione, che spesso viene evocata attraverso bellissime metafore o immagini simbolo come nella poesia L'Infinito; l'unico modo per arrivare in qualche modo a una condizione di felicità, illusoria o provvisoria certamente, ma un qualcosa da ricercare ugualmente.
    E anche lui, da grande intelletuale e da italiano, si rendeva conto che il nostro paese unito avrebbe potuto fare molto di più unito, che in tanti statarelli.
    Il patriottismo e un pò di ottimismo non mancavano neanche in lui. :)

    Manzoni! diciamo che personalmente l'ho odiato nel periodo del ginnasio, perchè per due anni ad italiano abbiamo fatto praticamente solo quello... <_<
    Però poi rileggendolo, l'ho apprezzato molto di più: non tanto per il personaggio alquanto scialbo di Lucia, ma soprattutto per personaggi come l'Azzeccagarbugli, Don Rodrigo, Fra Cristoforo, L'Innominato e la Monaca di Monza come diceva anche Cri... quindi nonostante il lieto fine, che poi tanto lieto se ci si pensa bene non lo è, devo dire che mi è rimasto un bel ricordo.
    Ancora una volta è spesso la scuola a non far sapere amare i grandi classici!
     
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  5. Merope Wood
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    anche io ho preferito di gran lunga i personaggi secondari...li ho trovati molto più profondi nelle loro imperfezioni...l'unica a non avere nessuna ombra né nel passato né nel presente é Lucia, che é sempre, dall'inizio alla fine, perfetta, ineccepibile, "puntuale" per citare Foscolo di cui abbiamo già parlato...non impara nulla, non fa granché di per sé...le sue azioni sono conseguenza delle azioni di altri...
    qualunque altro personaggio commette errori o ne ha commessi...e giunge a delle conseguenze che sono frutto di qualcosa che fanno da sé...lei invece é spettatrice degli eventi...le idee e le azioni ce le mettono la madre, Renzo, Don Rodrigo, l'Innominato e tutti gli altri...lei impassibile prega e basta...l'unica cosa che fa é il voto...e guarda caso é frutto di un rapimento deciso da altri e di cui lei é vittima...poi io non le perdono il fatto che sia sparita e basta dopo aver fatto il suo voto un pò matto...sei promessa a Renzo e lui ti ama alla follia? Mi fai il sacrosanto favore di cercarlo e dargli delle spiegazioni...lei si comporta come se tutto le fosse dovuto...solo per il fatto che é timorata di dio, casta e buona...tanto più che...ma ci pensi prima di far le cose? "Madonnina bella...Salvami e resterò casta, rinuncerò al mio amore, dedicherò a te tutta la vita"...cioé in pratica chiedi di essere salvata rinunciando alla felicità per il resto dei tuoi giorni? Sei ben scema allora! Fossi stata al posto di Renzo mi sarei anche arrabbiata, altro che cercarla e fare i salti mortali per sposarla! Ma stai nel tuo brodo che me ne trovo un'altra!



    Ma ora é il momento di passare a un'altra opera...é stata una scelta un pò particolare, a cavallo tra la "vera" letteratura e la narrativa per ragazzi
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    Storia di un burattino, Carlo Collodi (1881)
    meglio conosciuto come Le Avventure di Pinocchio, é un romanzo di Carlo Lorenzini, noto ai più con lo pseudonimo di Collodi. La data indicata é quella della prima edizione, ma la vera pubblicazione, in cui si inserirono i disegni di Mazzantini, risale a un paio d'anni dopo per opera di una casa editrice di cui onestamente non ricordo il nome.
    Il protagonista é una marionetta ricavata da un pezzo di legno di scarso valore dato da Mastro Ciliegia a Mastro Geppetto. Pinocchio é un burattino dispettoso e sfrontato con la tendenza a dire bugie (che gli fanno allungare il naso) e questo lo caccerà in molti guai.
     
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  6. Crispilla
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    Aggiorno io al posto di Merope.

    Giorno 9.
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    Rime Nuove, Giosué Carducci (1887)

    E' la raccolta delle poesie scritte da Carducci nella ventina di anni precedenti (dal 1860 o 61...confondo sempre gli zeri e gli uni XD). Nell'opera sono inseriti poco più di 100 componimenti divisi in 9 libri in base alla tipologia di poesia (odi, sonetti, ballate...)
    Riguardo all'opera non c'é molto altro da dire...quindi facciamo che disquisire un attimo della biografia di Carducci...curiosità: é stato cacciato da scuola (freqeuntava San Miniato) per la sua condotta decisamente non impeccabile. Per quanto riguarda i suoi affetti ebbe tantissima sfortuna...lo colpirono diversi lutti, alcuni contemporaneamente...il fratello si suicidò (ma secondo un'altra ipotisi venne ucciso dal padre) e il padre morì subito dopo di dolore. Ebbe dei figli che lo aiutarono a superare la perdita dei familiari, ma alcuni gli morirono. Insomma un disastro. Per la cronaca Pianto Antico, una delle sue opere più famose é dedicata appunto alla morte del figlio Dante. Fu molto attivo politicamente, abbracciando prima la ideologia massonica e poi quella di Crispi, e nella fine del 1800 fu proclamato senatore. 2 o 3 ani dopo gli venne conferito il nobel. La morte sopraggiunse poco tempo dopo a causa di una cirrosi epatica (1907).
    Nobel più che meritato ritengo poiché oltre ad essere un ottimo poeta, fu anche un grande conoscitore delle correnti letterarie che si stava sviluppando in tutta Europa (tra l'altro credo che questo che sto dicendo c'entri anche con la motivazione del nobel che francamente non conosco a memoria né ricordo bene).
    beh visto che ne ho parlato prima, per stavolta faccio un eccezione e tradisco il nostro filo portante non andando a cercare una sua poesia dedicata all'Italia, ma riportando Pianto Antico...anche se io personalmente trovo che la genialità Carducciana la si possa meglio vedere in altre sue opere...

    L'albero a cui tendevi
    La pargoletta mano,
    Il verde melograno
    Da' bei vermigli fiori
    Nel muto orto solingo
    Rinverdì tutto or ora,
    E giugno lo ristora
    Di luce e di calor.
    Tu fior de la mia pianta
    Percossa e inaridita,
    Tu de l'inutil vita
    Estremo unico fior,
    Sei ne la terra fredda,
    Sei ne la terra negra;
    Né il sol piú ti rallegra
    Né ti risveglia amor.
     
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  7. Merope Wood
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    Ti ri-ringrazio...stamattina ho provato dal telefono, ma mi si é incantato quindi ho lasciato perdere ^^
     
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  8. Merope Wood
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    Il Piacere, Gabriele D'Annunzio (1889)
    Romanzo di grande importanza per la letteratura italiana poiché introduce nel paese decadentismo ed estetismo, due movimenti molto vicini tra loro che stavano spopolando in tutta Europa.
    Andrea Sperelli é un Dorian Gray tutto italiano, che subordina il piacere, specie quello per l'arte, ad ogni altra cosa. Quest'uomo misura tutte le cose in base alla bellezza che posseggono.
    Molto improtante diventa la donna, la quale é agli antipodi di quella stilnovista. Anche se questo testo ha una particolarità: le donne sono due. Da una parte Elena Muti, sensuale, passionale, che fa riferimento al modello e addirittura ai versi di Goethe, dall'altra Maria Ferres, decisamente più "tradizionale", che riprende un pò il modello stilnovista della donna colta, raffinata, intelligente, legata alla famiglia, devota.
    Trama...Andrea sta aspettando la ex amante, Elena appunto, nel suo studio e comincia la digressione. Ricorda dell'ultimo incontro con Elena in una carrozza, quando questa gli disse che stava per partire. Sentendosi abbandonato Andrea iniziò a corteggiare e conquistare diverse nobildonne finché non si impuntò su una a cui fece una corte serrata destando le ire del suo amante che lo sfidò a duello ferendolo gravemente.
    Andrea andò a curarsi e a trascorrere il periodo di convalescenza nella villa della cugina, dove un giorno arrivò Maria col marito, che però ripartì subito, e la figlia Delfina. Andrea, veramente invaghito dalle qualità della donna, corteggia Maria, la quale dopo un pò cede. Al ritorno del marito i due devono separarsi.
    Andrea torna a Roma e lì reincontra Elena. Da questo momento é diviso tra i sentimenti che prova per l'una e l'attrazione che sente per l'altra. Cerca Elena, ma fugge perché c'é anche il marito. Dopodiché decide di assediare Maria. Partito il marito, Elena cerca Andrea e lo bacia, ma Andrea adesso vuole Maria. Durante una passeggiata, Maria e Andrea si scambiano il primo bacio.
    Poi ci ripensa e vuole Elena che però lo respinge. A questo punto Andrea viene a sapere della rovina del marito di Maria, scoperto a barare. Maria se ne deve andare e si dimostra forte. Andrea la va a trovare un'ultima volta e, durante il viaggio, vede Elena dirigersi dal nuovo amante. Durante l'ultima notte d'amore tra Andrea e Maria, lui pronuncia il nome di Elena. Maria naturalmente lo lascia. E alla fine della fiera Andrea resta solo come un cane.

    Morale della Favola: quando ci dai, pensaci XD
     
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  9. Merope Wood
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    Aggiungo una piccola nota a margine. Ho accennato poco e niente a decadentismo ed estetismo, ma avete presente di cosa stiamo parlando? Il Decadentismo ha coinvolto tutta l'Europa, ma é importante anche per un'altro aspetto. E' uno dei movimenti che più ha coinvolto tutte le arti. Sembra banale perché sempre l'avvicendarsi di fasi innovative ad altre più classiche coinvolge più o meno tutte le arti, però in questo caso più che in altri si nota proprio uno stacco brutale nelle opere e anche nelle vite di tutti i più illustri nomi dell'epoca, musicisti, scrittori, pittori...tutti quanti...ed é stato uncambiamento veramente radicale...
    e tutti collaborano con tutti e si conoscono...mai, come con questo movimento, capita che pittori, scrittori, musicisti si conoscano e si infuenzino così tanto...
    é il periodo di Wagner, Baudelaire, Svevo, Klimt, quella gente lì insomma...e tutti si conoscono...
    Wagner sta in Francia e conosce Baudelaire, sono intimi amici...Wagner conosce musicisti sì, ma poi conosce anche poeti, pittori e così via...mai come in questo momento le arti si fondono...
    ne é la riprova la copertina che ho scelto appositamente...sul Piacere di D'Anninzio hanno messo la Giuditta di Klimt...ma vi rendete conto?
    e poi...vi rendete conto del cambiamento? Guardatela questa donna, guardatela un attimo! Vi sembra forse la tipica donna stilnovista? E' una figura angelicata questa? No! Il decadentismo é fatto di peccatori. Le donne sono delle diavolesse. Ti tentano, ti seducono. Labbra rosse come il sangue e capelli neri come la notte. Pensate già solo alla moglie di Wagner, decadentista al 1000%, bella, incredibilmente bella, snella, capelli corvini, labbra di fuoco. Ha fatto le corna a Wagner coi più grandi intellettuali di mezza Europa e alla fine mi pare sia scappata in America con un amico del marito o una cosa simile. E la seconda moglie non era da meno, Cosima si chiamava, era la moglie di Ludovico di Baviera, grande amico del compositore. Alla fine sto tapino ha capito che non c'era nulla da fare ed ha acconsentito a fare annullare il matrimonio, ma pensate allo scandalo che ne uscì.
    Cioé...gente così i decadentisti...
    Baudelaire era un santo? Ma va'. Questo passava le notti nei bordelli più schifosi di Parigi, lo trovavi la mattina in stato catatonico, fumato fino al midollo.
    Maaaa...mi sa che ne parleremo ancora di questo clima europeo ^^
     
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  10. Crispilla
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    Beh uno che scrive una poesia chiamata "Spleen", che lettaralmente non ha traduzione in italiano, se non "umore nero della milza" tanto a posto non può essere...
    detto questo tutto il mio amore a Baudelaire, che è stato l'argomento di letteratura francese che più ho preferito insieme alla Chanson De Roland e al teatro di Molière.

    Per quanto D'Annunzio non mi dispiaccia, soprattutto paragonato ai veristi e realisti che vengono dopo, trovo dei limiti molto forti all'estetismo italiano. Opere elevate come quelle di Wilde per l'Inghilterra e appunto Baudelaire per la Francia non ci sono secondo me.
    Il Piacere avrà anche uno stile molto ricercato, edonistico, ecc. ma resta un romanzetto che parla di un tizio che nel suo studiolo ripensa alle varie donne che ha avuto nella vita.
    Preferisco la poetica di D'Annunzio.
     
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  11. Merope Wood
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    Beh...questo é dovuto al fatto che l'Italia, per via delle sue nobili origini culturali ben radicate nella classicità, é sempre stata riluttante e anche un pò ostica nell'accogliere movimenti innovativi e diversi dal classico...al nord ancora ancora, ma nel centro sud é arrivato poco o niente...tanto più che se guardi Svevo é di Trieste che é al confine, D'Annunzio é un pò particolare, ma comunque sta a nord...naturalmente tutto la grande tradizione decadentista é già stata filtrata dalle Alpi quando arriva a loro...cioé...D'Annunzio, al di là del fatto che per lui nutro una profonda disistima salvo per sporadiche eccezioni, vive abbastanza come un decadente (cioé...rispetto alla vita che hanno condotto Wilde, Baudelaire e qui signori scrittori lì, D'Annunzio é un bravo chirichetto) e scrive abbastanza da decadentista...cioé...leggi il Piacere e dici "baff", lo confronti a Dorian Gray e dici "baff...che vaccata"...quello é...
    però c'é da dire che l'Italia il decadentismo lo ha vissuto così, purtroppo o per fortuna...io poi l'unica cosa che salverei di D'Annunzio é Hermione...e buona parte del merito di questa poesia é dato dalla parodia di Montale...

    boh...ci sto pensando e temo di non trovare un grande movimento successivo che ha avuto tutto questo successo in Italia...
    toh...c'é Ungaretti che si innasta con dei capolavori in tutta quella poetica della guerra, ma credo sia più un movimento europeo che si diffonde a macchia di leopardo...nel senso che non c'é uno scambio di idee...qua e là nascono autonomamente dei pensieri comuni a tutta l'Europa causati da un evento comune a tutti...ma un movimento che ti sforni scrittori strepitosi contemporaneamente da Germania, Francia, Inghilterra e dintorni...da un certo punto é stata un'occasione persa per l'Italia, ma d'altro canto ci siamo difesi bene, con nomi di tutto rispetto, sebbene non avessero pensieri pienamente decadenti...
    guarda già solo in questo decennio...abbiamo Carducci, D'Annunzio e Montale, che...buttali via...
     
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  12. Merope Wood
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    E finalmente siamo arrivati al '900...
    é arrivato il momento di parlare di un altro scrittore che, come Collodi, é in bilico tra la letteratura per ragazzi e i veri e propri romanzi
    l'iopera di oggi é:
    Le Tigri di Mompracem, Emilio Salgari (1900)
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    Beh...Chiunque ha avuto la fortuna di leggere fin dall'infanzia ha superato 3 grandi tappe: i libri di Piccoli Brividi e il Battello a Vapore, Moby Dick e compagnia bella e poi Salgari con il ciclo delle avventure di Sandokan e quello altrettanto appassionante dei pirati. E' una tappa fissa, é uno degli ultimi gradini verso i romanzi d'avventura. Il grande cambiamento avviene con lui.
    Personalmente nons aprei decidere quale ho preferito tra Sandokan e l'isola del tesoro, ma per questa volta rispolvereremo la tigre della Malesia, di cui ricordo un cartone animato piuttosto carino peraltro. Ma parliamo di quando ero bambina io quindi un bel pò di tempo fa XD

    senza star lì a raccontarla su su tutta la trama, beh...di certo conoscerete il leggendario Sandokan, la tigre della Malesia, protagonista della serie...a metà tra un fuorilegge, un pirata e un paladino che difende il suo regno...poi c'é l'amico Yanez de Gomera, portoghese che si unisce ai ribelli...e naturalmente non può mancare una presenza femminilie, Marianna, la perla di Labuan, che fa girare la testa a molti uomini, ma che si innamora della nostra tigre...e poi muore di colera la tapina
    e poi ci sono Kammamuri, Tremal-naik, Ada e tutti gli altri...
    bello bello, avvincente direi...
    insomma...una tappa insolita la nostra, ma che merita di essere fatta ^^
     
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  13. Crispilla
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    Concordo pienamente con le tre fasi, però le mie sono state un pò diverse: Piccoli Brividi e Battello a Vapore ok, la fase piratesca io l'ho vissuta con Stevenson e poi mi sono buttata a pesce su Agatha Christie e Tolkien!^^
    Di Salgari ammetto di non aver mai letto nulla, però ricordo anche io il cartone e boh...cos'era una sceneggiato? Quello che aveva per sigla la famosa canzone "Sandokan, Sandokan, giallo il sole e la forza mi da; Sandokan, Sandokan, dammi forza ogni giorno ogni notte e il coraggio verrà".
     
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  14. Merope Wood
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    quello con Kabir Bedi protagonista...sì ho presente quale dici...mi pare fosse tipo o una serie televisiva o una serie di tot film...non ricordo...ho solo memoria di qualche scena in particolare...

    eeeeh...quando eravamo giovani noi sì che c'erano dei bei cartoni...Avatar, Lodoss...poi ci sfrantecavano le balle con Heidi XD
     
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  15. Lily Hume
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    Io da piccolina di Salgari ho letto "Il Corsaro Nero", lo ricordo con piacere... poi il fatto che lo scrittore non avesse mai visitato quei paesi ma si basasse più che altro su resoconti di altri, e nonostante questo il tutto sembra molto verosimile, è molto apprezzabile. La storia di Sandokan invece la conosco anch'io per il cartone animato! adoravo Yanez ^^
     
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84 replies since 1/3/2011, 10:46   1762 views
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